Archivio Navigazione

Ingredient: Filetti di acciuga

Acciughe Mimosa su letto di Zucchine

Acciughe Mimosa su letto di Zucchine

Affettare le zucchine nel senso della lunghezza ed allo spessore di 0,5 cm, depositarle ordinatamente su di un piatto di portata, condirle con metà dell’ olio evo, sale, pepe, il succo di limone e tenere da parte.
Depositare sopra le zucchine i filetti di acciuga, condirle con il rimanente olio evo, guarnire il piatto a piacere con gli albumi tritati, i tuorli tritati ed il prezzemolo tritato.
Servire in tavola direttamente sul piatto di portata preparato.

Involtini di Acciughe

Involtini di Acciughe

Su di un piatto di portata disporre ordinatamente i filetti di acciuga appiattiti, versarvi sopra la purea di pesce preparata ed arrotolarli su sé stessi e tenere da parte.
In una ciotola mettere il burro lavorarlo con un cucchiaio al silicone per renderlo soffice e cremoso, aggiungere 1 cucchiaio di pasta di acciughe e amalgamare bene.
Mettere il composto ottenuto in una sac a poche con bocchetta liscia e piccola, far scendere a cordoncino il composto sugli involtini di acciuga.

Acciughe alla Laziale

Acciughe alla Laziale

Distribuire su tutta la superfice di un piatto di portata, alternandoli, i filetti di acciuga, i pezzi di peperoni gialli e rossi, le fettine di pomodoro tra un ingrediente e l’altro.
Spolverizzare con il prezzemolo tritato e sale i pezzi di peperone.
Spolverizzare con il basilico tritato le fettine di pomodoro.
Irrorare il piatto con l’olio evo.

Acciughe alla Calabra

In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere le uova a rassodare per 9 minuti alla ripresa del bollore, ferle raffreddare sotto acqua corrente, sgusciarle e separare i tuorli dagli albumi.
Mettere i tuorli in un piatto fondo, tritarli e salarli.
Gli albumi sono da utilizzare per altre preparazioni.
Distribuire su tutta la superfice di un piatto di portata, alternandoli, i filetti di acciuga, i filetti di peperoni gialli, rossi, verdi e mettere i capperi ed i tuorli tritati tra un filetto e l’altro.
Spolverizzare tutto il piatto con il prezzemolo tritato.
Irrorare il piatto con l’olio evo.

Acciughe alla Portoghese

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere lo spicchio di aglio, la cipolla tritata, l’alloro, il timo e far rosolare per 5 minuti a fuoco moderato.
Togliere la padella dal fuoco, unire la farina mescolare bene, rimettere la padella sul fuoco moderato e mescolare per amalgamare bene il tutto.
Aggiungere la passata di pomodoro, sale, pepe, lo zucchero e cuocere per 30 minuti, mescolare ogni tanto.
Togliere la salsa dal fuoco, togliere lo spicchio d’aglio e far raffreddare completamente.
Distribuire la salsa su tutta la superfice di un piatto di portata, depositare a raggera i filetti di acciuga, mettere i capperi tra un filetto e l’altro. Spolverizzare tutto il piatto con il prezzemolo tritato.
Irrorare il piatto con un po’ di olio evo.

Acciughe alla Russa

Disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In un piatto fondo mettere l’aceto, 2 pizzichi di sale, frustare, aggiungere l’olio e continuare a frustare fino ad amalgamare bene la vinaigrette e tenere da parte.
Lavare le patate, metterle n una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, lessarle, scolarle, lasciarle raffreddare, pelarle, tagliarle a rondelle, disporle, ordinatamente in un unico strato, su di un piatto di portata e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere le uova a rassodare per 9 minuti alla ripresa del bollore, ferle raffreddare sotto acqua corrente, sgusciarle, tritarle e tenere da parte.
Condire con la vinaigrette le rondelle di patate disposte sul piatto di portata, distribuire al centro del piatto, sulle patate, il caviale, disporre le acciughe intorno al caviale, mettere in torno le uova sode tritate.
Servire direttamente in tavola il piatto di portata preparato.

Nota
Le Acciughe alla Russa sono un antipasto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena importante in famiglia o con amici.

Il caviale è un alimento che si ottiene attraverso la lavorazione e la salatura delle uova delle diverse specie di storione, cioè di pesci che appartengono alla famiglia Acipenseridae. Il caviale granulare ha una consistenza cremosa ed è formato da piccoli grani morbidi, di gusto delicato.
Prodotti analoghi al caviale si producono anche con uova di altri pesci, tra i più noti quello ottenuto da uova di salmone, spesso chiamato “caviale rosso” o ikura e da uova di lompo (Cyclopterus lumpus) e vengono artificialmente colorate di rosso o di nero. In questi casi il valore commerciale è inferiore e il prodotto ha indicazioni differenti a seconda del paese, spesso il nome caviale viene fatto precedere dalla specie di pesce in questione, anche se per caviale tecnicamente si intende quello di storione, mentre gli altri prodotti andrebbero più propriamente chiamati uova di pesce.
Le tre specie di Caviale sono prodotte dallo:
1) storione beluga (il corretto nome commerciale in lingua italiana è storione ladano) può raggiungere i nove metri di lunghezza per una tonnellata e mezzo di peso. Era presente, un tempo, anche nelle acque italiane; oggi è il più raro quindi anche il più costoso. Vive pure in mare aperto ed è l’unico storione che si nutre prevalentemente di pesce. Raggiunge la maturità femminile a circa 20 anni e può fornire anche 150 kg di caviale.
2) Ossietra (Osetra, Oscietra o Asetra), proveniente dallo storione russo Acipenser gueldenstaedtii, dallo storione persiano Acipenser persicus e dall’ Acipenser nudiventris (specie divenuta ormai rarissima). Sono storioni di media taglia e possono pesare 20–60 kg, dando un caviale dal gusto morbido e leggero aroma di nocciola, con una colorazione fra il marrone scuro e il nocciola. Da molti viene considerato il caviale più raffinato. Ha una granatura media. L’Ossietra reale (spesso scritto anche Oscietra reale) può arrivare ai 200 kg, con uova grosse di colore marrone dorato. Si contraddistingue per l’etichetta di colore giallo. Lo storione siberiano Acipenser baerii produce un caviale spesso confondibile con l’Ossietra e talvolta fraudolentemente etichettato come tale.
3) Sevruga, proveniente da Acipenser stellatus (il nome commerciale in lingua italiana è storione stellato), uno storione di piccole dimensioni che arriva fino a 25 kg di peso e supera raramente il metro e cinquanta di lunghezza. È quindi caratterizzato da uova più piccole (2 mm circa di diametro), colore dal grigio chiaro al grigio antracite, aromatico. Si contraddistingue per l’etichetta di colore rosso o arancio.
In generale più chiaro è il colore delle uova e maggiore sarà il prezzo di vendita. I gradi sono: 0 (colore più scuro), 00 (tono medio), 000 (tono chiaro) e i più costosi sono spesso chiamati “royal caviar” o “imperial caviar”. Oggi il sistema di classificazione utilizzato in acquacoltura tende ad essere diverso. Il grado di maturazione viene controllato strettamente, mentre diventa più importante considerare altri parametri qualitativi quali sapore e consistenza. Il più costoso in assoluto è il rarissimo Almas, altrimenti detto caviale bianco, che viene confezionato in scatole d’oro a 24 carati: può costare 24.000 euro al chilogrammo ed è caratterizzato da un colore straordinariamente chiaro, estremamente raro in Natura. Oggi caviale con colore simile viene ottenuto in allevamento da esemplari albini selezionati. Lo storione ladano (noto a livello internazionale come beluga) era abbondante nel fiume Po e la sua cattura per il consumo e la produzione di caviale è ben documentata nel Rinascimento.
Attualmente il caviale italiano è ottenuto esclusivamente da storioni allevati e da diversi anni un allevamento di Calvisano risulta essere il primo al mondo per produzione e vendita, il caviale italiano in genere è il più venduto e apprezzato del mondo.
Il caviale si apprezza in purezza, dato il pregio, il costo e il fine aroma; cucinare con il caviale è sconsigliabile e non permette di gustarlo appieno. Eventualmente può essere accostato, in piatti freddi o leggermente tiepidi, ad amidi dal sapore leggero quali quelli delle patate, del riso e della pasta: è celebre la preparazione di Gualtiero Marchesi con gli spaghetti. L’alimento, che un tempo raggiungeva il mercato senza la protezione della refrigerazione durante il trasporto, quindi caratterizzato da sapori più intensi, veniva spesso accompagnato da pane e burro, limone a spicchi o servito all’uso russo con bliny e panna acida o al cartoccio con una noce di burro o con uova alla coque. Altri modi di servire le qualità meno pregiate sono accompagnarle con cipolline fresche tritate o uova sode tritate.
Si serve mantenendolo ben freddo e, per questo scopo, si trovano contenitori appositi fatti in modo che la ciotola di servizio resti immersa in un letto di ghiaccio tritato. Per il contatto con il caviale vengono usati utensili e contenitori in osso, corno, madreperla, cristallo o vetro, evitando materiali metallici non rivestiti, l’unico utilizzabile è l’oro, che possano alterare il sapore e il colore del caviale; tradizionalmente si accompagna con Champagne o Vodka ben ghiacciata. Il caviale andrebbe consumato il giorno stesso nel quale il contenitore viene aperto; se questo non fosse possibile, si consiglia di ricoprirlo con pellicola posta direttamente sopra, in modo da evitare il più possibile il contatto con l’aria e di metterlo in frigo, immergendo il contenitore nel ghiaccio. Non si deve surgelare per non alterare la consistenza e l’integrità dei grani.

Sfincione Palermitano

In una padella antiaderente mettere a scaldare 2 cucchiai di olio evo.
Aggiungere la cipolla e far rosolare, unire la salsa di pomodoro e cuocere per 10 minuti a fiamma moderata.
Togliere l’impasto dal forno spento, metterlo in una teglia da forno unta con olio evo e stenderlo nella teglia.
Distribuire sull’impasto i filetti di acciughe, il soffritto di pomodoro e far riposare per 10 minuti.
Spolverizzare la superfice dello sfincione con il restante caciocavallo, il pangrattato, 2 cucchiai di olio evo e l’origano.
Infornare nel forno caldo a 250°C per 25 minuti o fino a doratura.

Melanzane alla Calabrese

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere il trito di acciughe, l’aglio tritato, prezzemolo tritato e far rosolare per 2 minuti mescolando.
Aggiungere i pomodori a listarelle, salare, pepare e far addensare il sugo per 15 minuti a fuoco moderato, mescolare ogni tanto.
Depositare ordinatamente su di un piatto di portata metà delle fettine di melanzane fritte, stendere su di esse il sugo al pomodoro preparato e ricoprirle con l’altra metà delle fettine di melanzane fritte.

Manzo alla Anconetana

Mettere, in una padella antiaderente il burro e l’olio a scaldare a fiamma moderata.
Aggiungere la carne e far rosolare in ogni sua parte, girando la carne ogni tanto.
Aggiungere il brodo vegetale e far cuocere la carne per 120 minuti a fiamma bassa ed a padella coperta, girare il manzo ogni tanto.
Togliere la carne dalla padella, aggiungere, nel sugo rimasto, le acciughe tritate, il prezzemolo tritato, i capperi tritati e cuocere fino al primo bollore, togliere dal fuoco e mescolare.
Sul piano di lavoro tagliare a fette la carne e depositarle su di un piatto di portata.
Filtrare, al colino fine, il sugo e versarlo sulle fette di carne.

Spaghetti di Spoleto

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere la salsa di pomodoro, salare, pepare, unire il composto di tartufi e cuocere fino al primo bollore, togliere dal fuoco e tenere da parte.
In una pentola con 5 litri di acqua far raggiungere l’ebollizione.
Buttare gli spaghetti cuocere secondo le indicazioni scritte sulla confezione dal produttore.
Scolare gli spaghetti, metterli in padella con il sugo ai tartufi e mescolare bene.

Costate di Maiale alla Veneta

Costate di Maiale alla Veneta:
In una padella antiaderente capiente mettere a scaldare 40gr di burro.
Aggiungere le costate preparate e farle rosolare bene da ambo le parti.
Colare il burro di cottura dalle costate, aggiungere in padella l’aceto e far cuocere le costate a fiamma bassa, rigirarle almeno una volta.
Togliere le costate dalla padella e depositarle su di un piatto di portata caldo e tenere da parte.
Nell’intingolo rimasto in padella stemperare le acciughe, la farina, il burro rimasto, mescolare e cuocere fino a che sarà addensato.
Versare la salsina preparata sulle costate tenute da parte.

Asparagi alla Piemontese

In una ciotola mettere i tuorli sodi premerli con una forchetta in modo che diventino un composto liscio, aggiungere le acciughe tritate, 2 tuorli crudi, versare l’olio a filo e mescolare con un cucchiaio al silicone in modo da formare una salsa omogenea e morbida.
Aggiungere, la mostarda tritata, il prezzemolo, ½ cucchiaino di aceto, 2 cucchiai di succo di limone, sale, pepe e mescolare bene.
Versare la salsa preparata sopra gli asparagi depositati ordinatamente sul piatto di portata.

Frittata alla Piemontese

In una ciotola sfregare l’aglio al suo interno, sbattere le uova, con il prezzemolo tritato, sale, pepe e noce moscata.
Aggiungere il tonno a dadini, le acciughe tritate e mescolare bene.
In una padella antiaderente larga mettere a scaldare 2 cucchiai di olio evo ed il burro.
Versare le uova sbattute e fare una frittata normale, girare la frittata aiutandosi con un coperchio, a meno che non si usi la pad

Trota alla Piemontese

Trota alla Piemontese:
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucinala trota o le trote.
Togliere le pinne, le interiora, la lisca centrale, lavarla ed asciugarla con carta assorbente da cucina.
Avvolgerla in un panno pulito, immergerla nella pescera con 400cl di acqua, sale e cuocere per 25 minuti.
Scolarla e depositare sul letto di patate preparato precedentemente.
Decorare il piatto depositando intorno alla trota la giardiniera sotto aceto a piacere.

Peperoni Verdi ripieni

Peperoni Verdi ripieni:
Mettere all’interno di ogni peperone sul fondo una goccia di olio evo.
Riempire con 1 cucchiaio di pangrattato, 1 cucchiaio di olio evo, 1 cucchiaio di pomodori,1 cucchiaio di acciughe, 1 cucchiaino di prezzemolo, 1 cucchiaino di aglio e mescolare delicatamente all’interno di ogni peperone, aggiungere ancora pangrattato a finire il riempimento del peperone, versare sopra il pangrattato ancora un po’ di olio evo.
Depositare in buon ordine i peperoni su di una teglia da forno rivestita da certa da forno ed oliare ciascun peperone.
Infornare a forno caldo a 180°C per 25 minuti o fino al formarsi di una crosticina dorata su ciascun peperone.

Lumache alla Romana

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere l’aglio a dorare, appena dorato toglierlo dal tegame.
Mettere in padella le acciughe, i pomodori a pezzi, le foglie di menta, pepe, sale, i peperoni a pezzi e cuocere per 15 minuti a fiamma moderata.
Aggiungere le lumache sgusciate e cuocerle per 45 minuti a fiamma bassa.
Servire in tavola calde nella pentola di cottura o ad ogni commensale su piatto individuale con il suo sughetto.

Tinche e Piselli

In una padella antiaderente capiente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere la cipolla tritata, l’aglio, le acciughe a pezzetti e far rosolare a fiamma moderata.
Aggiungere le tinche cuocerle a fiamma bassa per 5 minuti, rigirandole per farle insaporire.
Versare il vino bianco e far evaporare.
Aggiungere la salsa di pomodoro, coprire la padella con il suo coperchio e cuocere per 10 minuti a fiamma bassa.
Aggiungere i piselli, cuocere per 15 minuti almeno a fiamma bassa ed a padella coperta.

Abbacchio alla Romana

In una padella antiaderente capiente mettere a scaldare il burro.
Aggiungere i pezzi di agnello, far rosolare in ogni loro parte.
Unire l’aglio, le acciughe, il rosmarino, il vino bianco coprire la padella con un coperchio e cuocere per 30 minuti a fiamma bassa.
Togliere la carne dalla padella e depositarla su piatto di portata con il suo sugo.

Spinaci con le Acciughe

In una padella capiente a bordi alti mettere il burro a sfrigolare.
Aggiungere le acciughe farle sciogliere al fine di ottenere una salsa omogenea.
Aggiungere gli spinaci cuocerli 20 minuti a fiamma bassa.
Unire il latte e rigirare più volte gli spinaci in modo che si intridano di latte e continuare la cottura per 3 minuti a fiamma bassa.
Unire il sale, il pepe, e cuocere ancora per 2 minuti a fiamma bassa.

Rombo con Salsa ai Capperi

In una padella antiaderente mettere a scaldare i 50gr di burro.
Aggiungere la farina, i capperi tritati, le acciughe tritate, 1 cucchiaio di latte, sale, pepe e mescolare bene, a fuoco basso facendo attenzione di non far bollire la salsa.
Versare sopra il rombo la salsa preparata e distribuirla bene su tutto il pesce.
Guarnire con il prezzemolo tritato.

Involtini alla Certosina

In una padella antiaderente larga mettere a scaldare l’olio evo.
Mettere a rosolare gli involtini preparati in ogni loro parte, ben distesi nella padella e non sovrapposti, a fuoco moderato.
Aggiungere il vino bianco, far evaporare.
Unire i funghi strizzati e cuocere a padella coperta a fiamma bassa per 25 minuti, girarli ogni tanto.
Disporre, in bell’ordine, gli involtini su di un piatto di portata, eliminando gli stecchini.
Aggiungere nella padella di cottura degli involtini, nel sugo rimasto, i capperi ed i cetriolini affettati mescolare bene e versare sugli involtini.

Morchelle alla Italiana

In una padella antiaderente capiente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere la cipolla tritata e far rosolare per 5 minuti, a fiamma moderata.
Unire i funghi, il marsala, 4 cucchiai di salsa bianca, vedi nota, cuocere, a fiamma bassa, per 20 minuti.
Aggiungere 1 noce di burro, i filetti di acciuga, il succo di limone, il prezzemolo tritato e finire la cottura per 7 minuti.

Uova Piccanti

In una padella antiaderente mettere a scaldare 2 cucchiai di olio evo.
Aggiungere lo spicchio d’aglio e farlo rosolare.
Togliere l’aglio, mettere in padella le acciughe, il prezzemolo ed i capperi cuocere per 10 minuti a fuoco moderato.
Togliere la padella dal fuoco, versare il contenuto in una ciotola, aggiungere aceto, 1 cucchiaio di olio evo, sale, pepe e frullare il composto con minipimer ad immersione al fine di ottenere una salsa liscia ed omogenea.
Versare la salsa ottenuta sulle uova.

Baccalà alla Piemontese

Baccalà alla Piemontese:
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo a fuoco moderato.
Unire l’aglio e le acciughe spezzettate a mano.
Aggiungere i pezzi di baccalà e far rosolare in ogni loro parte, girandoli ogni tanto.
Dopo qualche minuto togliere l’aglio, e continuare la cottura del baccalà a fiamma moderata.
A baccalà tenero togliere dal fuoco, versare sopra il succo di limone.

Melanzane Piccanti

In una padella antiaderente mettere a scaldare metà del burro e far soffriggere le melanzane scolate fino a doratura, rigirandole e tenere da parte.
In una pentola mettere il rimanente burro a scaldare.
Aggiungere la cipolla tritata, il prezzemolo, l’aglio, i capperi, i sottaceti, le acciughe, il cetriolo, tutti tritati, unire l’aceto, il sale pepe, ed il brodo vegetale, mescolare bene, far bollire per 15 minuti a fuoco moderato.
Aggiungere le melanzane e far bollire il tutto per 30 minuti a fuoco moderato.

Manzo alla Certosina in Terracotta

Mettere, in una pentola di terracotta, con lo spargifiamma sotto, l’olio evo ed il burro a scaldare a fiamma moderata.
Aggiungere la carne legata, 1 grattata di noce moscata, sale, pepe e far rosolare in ogni sua parte, girando la carne ogni tanto.
Aggiungere le acciughe tritate, il prezzemolo tritato con 200cl di brodo vegetale.
Mettere il suo coperchio di terracotta sulla pentola e cuocere per 120 minuti a fiamma bassa, girare il manzo ogni tanto.
Togliere la carne dalla pentola, slegarla, tagliarla a fette e depositarla su piatto di portata.
Filtrare, al colino fine, il sugo rimasto in pentola e versarlo sulle fette di carne.

Manzo bollito in Insalata

Mettere in una insalatiera capiente i dadi di manzo, il prezzemolo tritato, la cipollina affettata finemente, i capperi, i cetriolini, il sale, il pepe e mescolare bene.
In una tazza mettere la senape, l’olio, l’aceto, le acciughe tritate, l’aglio e mescolare bene fino a far sciogliere la senape.
Versare il composto della tazza nella insalatiera, mescolare bene e far marinare per 1 ora, prima di servire togliere l’aglio intero.

Salsa Ravigote

Mettere tutte le erbe nel tritatutto al fine di ottenere un composto molto fine.
Unire i filetti d’acciughe, i capperi dare ancora un giro di tritatutto.
Trasferire il tutto in una ciotola capiente, aggiungere 1 tuorlo di u

Salsa del Papa

In una padella antiaderente mettere la cipolla tritata fine con un pezzetto di burro e far prendere colore alla cipolla.
Aggiungere 4 cucchiai di acqua, i capperi, le olive e far bollire, a fuoco moderato, per 10 minuti.
Unire l’aceto, la farina, un pezzetto di burro e cuocere per 5 minuti.
Aggiungere l’acciuga tritata e mescolare bene.

Salsa universale

Mettere nel mixer: il tonno sgocciolato, i filetti d’acciughe, i capperi, le olive nere snocciolate, l’aglio, il rosmarino, il sale ed il pepe.
Frullare bene il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e versare la crema ottenuta in una ciotola, aggiungendo a filo l’olio evo.
Mescolare con cura.

Caviar de Provence

Mettere tutti gli ingredienti preparati nel frullatore, frullare prima a bassa velocità, infine per qualche attimo ad alta, fino ad ottenere una salsa omogenea della consistenza di una purea.
Se si vuole ottenere una salsa più omogenea e raffinata, passarla al colino fine.

Sugo di carciofi

Sugo di carciofi Il Sugo di carciofi è una ricetta tradizionale della cucina ligure, leggera e dal gusto delicato. Il Sugo di carciofi è per un primo piatto genuino e saporito, perfetto per un pranzo od una cena fra amici. Il Sugo di carciofi è un gustoso primo piatto semplice da realizzare e poco calorico. Per…

Carciofi ripieni alla salsiccia o alla acciuga

Riempire i carciofi con il ripieno partendo dal cuore e andando verso l’esterno tra una foglia e l’altra.
Mettere in una pentola un dito d’acqua con il succo di 1 limone.
Adagiare i carciofi nella pentola uno di fianco all’altro con le foglie verso l’alto ed aggiungere un filo d’olio evo su ogni carciofo.
Coprire la pentola con un coperchio e far cuocere per 30 minuti, a fuoco moderato, dal bollore.
Controllare che l’acqua non evapori tutta.

Pizza come da Spontini fatta in casa versione invernale

Schiacciare la polpa di pomodoro e condirla con sale, pepe, origano, acciughe e olio e tenere da parte.
Sgocciolare la mozzarella, tagliarla ben asciutta a fette regolari di 5mm di spessore e tenere da parte.
Stendere la salsa sulla pizza ed infornare alla temperatura più alta possibile (nei forni di casa, 250 °C).
Dopo 15 minuti disporre la mozzarella, in maniera molto fitta e bucherellate la pizza: 5 minuti e sarà pronta.

Pizza come da Spontini fatta in casa versione estiva

Schiacciare la polpa di pomodoro e condirla con sale, pepe, origano, acciughe e olio e tenere da parte.
Sgocciolare la mozzarella, tagliarla ben asciutta a fette regolari di 5mm di spessore e tenere da parte.
Stendere la salsa sulla pizza ed infornare alla temperatura più alta possibile (nei forni di casa, 250 °C).
Dopo 15 minuti disporre la mozzarella, in maniera molto fitta e bucherellate la pizza: 10 minuti e sarà pronta.