Anatra in Salmì di nonna Amabile
L’Anatra in Salmì di nonna Amabile è un piatto ricco e consistente, molto gustoso. L Anatra in Salmì di nonna Amabile è un secondo piatto di cacciagione annoverato tra le carni nere o scure.
L’Anatra in Salmì di nonna Amabile può essere servita nelle cene
o pranzi informali in famiglia o tra amici
Per l’Anatra in Salmì di nonna Amabile
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare molto bene l’anatra in acqua tiepida,
asciugare con carta assorbente da cucina e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:
- il limone e tenere da parte.
- gli aghi di rosmarino e tenere da parte.
- Pelare l’aglio e tenere da parte.
Togliere le interiora all’ anatra, tagliare le zampe.
Lavarla ancora ed asciugare bene
con carta assorbente da cucina.
Su di un tagliere fare un battuto con:
rosmarino, aglio, scorza di limone,
pancetta, sale e pepe, tritare molto bene.
Riempire l’anatra con il battuto.
Mettere l’anatra con il dorso appoggiato
ad una teglia da forno con l’olio evo.
Aggiungere un bicchiere di acqua o brodo vegetale.
Infornare a forno caldo 180°C.
Prima che abbia riassorbito l’acqua aggiungere
½ bicchiere di vino bianco secco.
Lasciar cuocere per 60 minuti o fino a doratura completa.
Servire in tavola su piatto di portata.
Nota
L’Anatra in Salmì di nonna Amabile
è un piatto ricco e consistente, molto gustoso.
L Anatra in Salmì di nonna Amabile è un secondo piatto di cacciagione
annoverato tra le carni nere o scure.
Può essere servita nelle cene o pranzi informali in famiglia o tra amici.
Anatra (o anitra, dal latino anas)
è il nome comune di un importante numero di uccelli anseriformi,
generalmente migratori appartenenti alla famiglia degli Anatidi.
Si tratta di una definizione priva di valore sistematico,
in quanto raggruppa specie appartenenti
a svariati generi e sottofamiglie diverse;
in linea generale il termine “anatra”
si applica alle specie di Anseriformi di dimensioni inferiori
e con spiccato dimorfismo sessuale,
in contrapposizione ad oca,
che definisce al contrario specie di grande mole e prive di dimorfismo.
Le anatre hanno abitudini diverse a seconda della specie,
ma sono, assai più delle oche, legate all’acqua;
tutte le specie sono infatti ottime nuotatrici.
Gli ambienti più frequentati dalle anatre sono gli stagni e i laghi,
ma possono trovarsi anche lungo le coste marine,
i piccoli corsi d’acqua o addirittura le fontane
e i laghetti artificiali dei parchi urbani.
Alcune specie sono allevate nei giardini quali uccelli ornamentali,
in virtù della colorazione variopinta,
soprattutto dei maschi.
Le specie più spiccatamente acquatiche non hanno un buon coordinamento
dei movimenti sulla terraferma;
altre si trovano invece a proprio agio in entrambi gli ambienti.
L’anatra non è una specie monofiletica.
La maggior parte delle razze derivano infatti dal germano reale,
ma esistono varietà che discendono invece dall’anatra muta;
molti incroci industriali utilizzati per la produzione di carne
e di foie grass sono incroci sterili tra le due specie precedenti.
La carne di anatra è molto apprezzata come alimento
e il volatile è soggetto ad allevamento a scopo culinario.
Particolarmente apprezzata in Francia,
è famosa la cottura di ali,
cosce e petto d’anatra nel grasso del volatile stesso,
piatto noto come “confit de canard”,
così com’è nota la preparazione culinaria del petto di anatra,
il ” magret”.
Per molto tempo si è creduto che il verso dell’anatra non producesse l’eco.
Tale fatto è stato smentito da studi specifici
che hanno dimostrato che il verso produce un’eco come qualunque altro suono,
ma che tale eco è solitamente difficile da rilevare
a causa delle sue peculiarità timbriche.
L’anatra, per tenersi le uniche parti del corpo scoperte
(becco e zampe) al caldo, le inserisce sotto l’ala.