Ingredienti
- 1kg Anatragià pulita
- 1 noce Burro
- 6 foglie Salvia
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Anitra al Cartoccio
L’Anitra al Cartoccio è un secondo piatto saporito ed appetitoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici.
Per l’Anitra al Cartoccio
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
l’anitra già pulita e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di salvia e tenere da parte.
Salare e pepare esternamente ed internamente l’anitra,
mettere anche le foglie di salvia sia internamente che esternamente.
Legare l’anitra con le ali e le cosce aderenti il corpo.
Avvolgere ben stretta l’anitra in uno
o più fogli di alluminio per alimenti unti di burro.
Depositare il cartoccio su di una leccarda da forno.
Infornare a forno caldo a 200°c per 90 minuti.
Togliere dal forno, levare la carta di alluminio
e posare l’anitra su piatto di portata.
Servire in tavola su piatto di portata
o dividerla in pezzi e servire ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
L’Anitra al Cartoccio si può accompagnare con verdure cotte a piacere, patate al forno o con verdure crude a piacere.
Anatra (o anitra, dal latino anas) è il nome comune di un importante numero di uccelli anseriformi, generalmente migratori appartenenti alla famiglia degli Anatidi. Si tratta di una definizione priva di valore sistematico, in quanto raggruppa specie appartenenti a svariati generi e sottofamiglie diverse; in linea generale il termine “anatra” si applica alle specie di Anseriformi di dimensioni inferiori e con spiccato dimorfismo sessuale, in contrapposizione ad oca, che definisce al contrario specie di grande mole e prive di dimorfismo. Le anatre hanno abitudini diverse a seconda della specie, ma sono, assai più delle oche, legate all’acqua; tutte le specie sono infatti ottime nuotatrici. Gli ambienti più frequentati dalle anatre sono gli stagni e i laghi, ma possono trovarsi anche lungo le coste marine, i piccoli corsi d’acqua o addirittura le fontane e i laghetti artificiali dei parchi urbani. Alcune specie sono allevate nei giardini quali uccelli ornamentali, in virtù della colorazione variopinta, soprattutto dei maschi. Le specie più spiccatamente acquatiche non hanno un buon coordinamento dei movimenti sulla terraferma; altre si trovano invece a proprio agio in entrambi gli ambienti. L’anatra non è una specie monofiletica. La maggior parte delle razze derivano infatti dal germano reale, ma esistono varietà che discendono invece dall’anatra muta; molti incroci industriali utilizzati per la produzione di carne e di foie grass sono incroci sterili tra le due specie precedenti. La carne di anatra è molto apprezzata come alimento e il volatile è soggetto ad allevamento a scopo culinario. Particolarmente apprezzata in Francia, è famosa la cottura di ali, cosce e petto d’anatra nel grasso del volatile stesso, piatto noto come “confit de canard”, così com’è nota la preparazione culinaria del petto di anatra, il ” magret”. Per molto tempo si è creduto che il verso dell’anatra non producesse l’eco. Tale fatto è stato smentito da studi specifici che hanno dimostrato che il verso produce un’eco come qualunque altro suono, ma che tale eco è solitamente difficile da rilevare a causa delle sue peculiarità timbriche. L’anatra, per tenersi le uniche parti del corpo scoperte (becco e zampe) al caldo, le inserisce sotto l’ala.
Un commento Nascondi i commenti
Ottima ricetta, la proverò nei prossimi giorni! 😀