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Badduzze di Sicilia

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Ingredienti

Regolare le porzioni
600gr carne di vitello
50gr Burro
500gr Passata di pomodoro
50gr mollica pane
3 spicchi Aglio
1 ciuffetto Prezzemolo
3 Uova
1 cucchiaio Concentrato di pomodoro
30gr Farina 00
50gr Pangrattato
100gr Parmigiano Reggiano
1/2 bicchiere Latte
2 cucchiai Olio Evo
qb Noce moscata
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

31,1g
Proteine
251k
Calorie
12,9g
Grassi
8,8g
Carboidrati
1,1g
Zuccheri

Badduzze di Sicilia

Badduzze di Sicilia

Caratteristiche:
  • Tradizionale

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere le badduzze impanate e far dorare a fiamma vivace in ogni loro parte girandole ogni tanto fino a doratura completa.
Depositarle su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.
Mettere le badduzze in una padella capiente a bordi alti, versare sopra la passata di pomodoro, il cucchiaio di concentrato, il burro, sale, pepe e mescolare.
Coprire la padella far cuocere per 25 minuti a fiamma bassa, mescolare ogni tanto ed aggiungere un po’ di acqua se la preparazione asciugasse troppo.

  • 60
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Badduzze di Sicilia

Le Badduzze di Sicilia sono un secondo piatto rustico, saporito ed appetitoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici o per un buffet.

Per le Badduzze di Sicilia
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

In una ciotola mettere la mollica di pane ad ammollare con il latte
per almeno 30 minuti, strizzarla e tenere da parte.

Mettere in un piatto piano la farina e tenere da parte.

Mettere in un piatto piano il pangrattato e tenere da parte.

Mettere in una ciotola 1 uovo intero
ed 1 tuorlo sbattere con 1 forchetta e tenere da parte.

Mettere in una ciotola 1 uovo intero
ed i 2 albumi sbattere con 1 forchetta e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.

Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.

In una ciotola capiente mettere la carne trita,

la mollica di pane strizzata, l’aglio tritato, metà del prezzemolo tritato,
il parmigiano, 1 pizzico di sale, 2 grattate di noce moscata,
2 macinate di pepe, l’uovo intero ed il tuorlo sbattuti
ed impastare bene il tutto, con le mani,
in modo da ottenere un composto omogeneo.

Prendere un po’ per volta dei pezzi di composto preparato
e con le mani infarinate formare delle polpette grosse come una prugna.

Passarle nell’uovo intero e nei 2 albumi sbattuti,
rotolarle nel pangrattato e tenere da parte.

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.

Aggiungere le badduzze impanate e far dorare a fiamma vivace
in ogni loro parte girandole ogni tanto fino a doratura completa.

Depositarle su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.

Mettere le badduzze in una padella capiente a bordi alti,
versare sopra la passata di pomodoro, il cucchiaio di concentrato,
il burro, sale, pepe e mescolare.

Coprire la padella far cuocere per 25 minuti a fiamma bassa,
mescolare ogni tanto ed aggiungere un po’ di acqua se la preparazione asciugasse troppo.

Mettere le badduzze preparate su di un piatto di portata
e spolverizzare con il restante prezzemolo tritato.

Servire in tavola su piatto di portata o ad ogni commensale,
porzionato, su piatto individuale.

 

 

 

Nota

Le Badduzze di Sicilia non sono altro che delle polpette di carne che fanno parte della tradizione culinaria siciliana.

Le Badduzze di Sicilia si possono accompagnare con verdura cotta a piacere, con patate lesse o con verdura cruda.

Vitello (dal latino vitellus, diminutivo di vitulus) è il nome del bovino maschio di età inferiore ai 12 mesi, di peso inferiore ai 250 kg.

Rispetto alle relative carni da cucina, si distinguono due tipi di vitello:

Vitello comune, bovino precocemente svezzato e alimentato con foraggi e mangimi

Vitello sanato (o semplicemente “sanato”), vitello maschio castrato alimentato fino al raggiungimento del peso indicato, esclusivamente con latte e, negli ultimi mesi prima della macellazione, latte addizionato con uova

Data la giovane età di macellazione del bovino, la carne di vitello è considerata “bianca”.

Con questa denominazione s’intendono i bovini macellati in età compresa tra i 12 e i 18 mesi. La carne di vitellone, considerata anch’essa “bianca”, contiene meno acqua di quella del più giovane vitello, con differenze che vanno dal 20% al 30% in meno.

Si tratta di carne meno tenera, ma più gustosa di quella del vitello.

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Chef Ricettiamo

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La mia collezione personale di ricette. Provale sono tutte state preparate e provate personalmente. Buon appetito :D

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