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Bicciolani

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Ingredienti

Regolare le porzioni
200gr Farina 00
50gr Farina di mais
200gr Burro
2 Tuorli
1 Uova
1 limone
1 cucchiaino Cacao amaro
50gr Zucchero
1 cucchiaino Cannella in polvere

informazioni Nutrizionali

4,9g
Proteine
351k
Calorie
16,2g
Grassi
47,3g
Carboidrati
4,9g
Zuccheri

Bicciolani

Bicciolani

Caratteristiche:
  • Tradizionale

In una ciotola capiente mettere lo zucchero, il burro a pezzetti e frustare con lo sbattitore elettrico al fine di ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Aggiungere la buccia di limone grattugiata, la cannella, il cacao e frustare con lo sbattitore elettrico al fine di ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Aggiungere, ancora, la farina bianca, la farina gialla, l’uovo intero, i 2 tuorli e frustare con lo sbattitore elettrico al fine di ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Far riposare il composto ottenuto tutta la notte coperto da un canovaccio pulito.
Mettere l’impasto sul piano di lavoro e con il mattarello stenderlo allo spessore di 0,8 cm.
Tagliare dall’impasto steso delle strisce lunghe 5cm e larghe 2,5cm, infarinarle leggermente, scrollarle per far perdere la farina in eccesso.
Depositare i biscotti su di una leccarda da forno, rivestita da carta da forno, leggermente distanziati fra di loro.
Infornare a forno caldo a 180°C fino a colorazione dei biscotti che devono essere secchi e scuri.

  • 50
  • Serves 6
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Bicciolani

I Bicciolani sono ottimi da servire con il thè, per la merenda o per la prima colazione.

Per i Bicciolani
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

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L’impasto dei Bicciolani si deve preparare la sera prima
per utilizzarlo la mattina seguente.

Togliere il burro dal frigorifero
e lasciarlo a temperatura ambiente.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
il limone, grattugiare la scorza e tenere da parte.

In una ciotola capiente mettere lo zucchero,
il burro a pezzetti e frustare con lo sbattitore elettrico
al fine di ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Aggiungere la buccia di limone grattugiata, la cannella,
il cacao e frustare con lo sbattitore elettrico al fine di ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Aggiungere, ancora, la farina bianca, la farina gialla,
l’uovo intero, i 2 tuorli e frustare con lo sbattitore elettrico
al fine di ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Far riposare il composto ottenuto tutta la notte
coperto da un canovaccio pulito.

Mettere l’impasto sul piano di lavoro
e con il mattarello stenderlo allo spessore di 0,8 cm.

Tagliare dall’impasto steso delle strisce lunghe 5cm e larghe 2,5cm,
infarinarle leggermente, scrollarle per far perdere la farina in eccesso.

Depositare i biscotti su di una leccarda da forno, rivestita da carta da forno,
leggermente distanziati fra di loro.

Infornare a forno caldo a 180°C fino a colorazione dei biscotti
che devono essere secchi e scuri.

Togliere dal forno e far raffreddare.

Servire in tavola su piatto di portata
o su alzatina per dolci.

 

 

Nota
I Bicciolani sono biscotti originari della tradizione pasticcera di Vercelli.

I Bicciolani si possono conservare a lungo in una scatola di metallo ben chiusa.

La farina alimentare (dal latino farīna, derivato da far «farro») è il prodotto della macinazione dei frutti secchi o dei semi di varie piante: si ha farina di grano, di mais, di orzo, di farro, di riso, di avena, di segale, di castagne, di ceci, di mandorle, di grano saraceno. Comunemente però indichiamo col nome di farina, senza specificarne l’origine, quella ottenuta dal grano tenero (Triticum aestivum) e usata per la panificazione, in pasticceria e in cucina. La farina di grano duro, usata per la panificazione e la produzione di pasta alimentare, prende il nome di “semola”.

Una “farina” è un prodotto macinato fine; alla vista non sono distinguibili i singoli frammenti e al tatto risulta come una polvere impalpabile, come il talco o la polvere di cacao.

La farina 00 è quella più raffinata e priva di particelle di crusca e cruschello.

La farina integrale è quella con la più alta percentuale di cruschello e crusca, la legge italiana impone dei limiti che sono 1,3%-1,7% di presenza di ceneri (nella tabella qui sotto il valore delle ceneri corrisponde al valore di sali minerali). Il grano tenero macinato veramente in modo integrale possiede mediamente una percentuale di ceneri (sali minerali) che varia dal 2 al 2,2%, quindi nella farina integrale normalmente commercializzata una parte della crusca è asportata.

La proprietà più importante della farina è il fattore di panificabilità (chiamato spesso “Forza”, cioè la capacità di resistere nell’arco del tempo alla lavorazione. La Forza della farina deriva dalla qualità del grano macinato per produrla, quindi dal suo contenuto proteico, in particolare di quello di unità proteiche insolubili in acqua gliadine e glutenine. Queste proteine semplici poste a contatto con l’acqua e grazie all’azione meccanica dell’impastare, formano un complesso proteico detto glutine, che costituisce la struttura portante dell’impasto. Si tratta di un complesso viscoelastico stabilizzato da legami di natura covalente (ponti di solfuro, etc.) e non (legami idrogeno, ionici, interazioni di tipo idrofobico, forze di Van der Waals, etc.) che trattiene sia i componenti dell’impasto, microrganismi compresi, sia i gas, metaboliti secondari ecc. che si sviluppano all’interno nella struttura.

Le farine in commercio al dettaglio hanno un fattore di panificabilità variabile. Solitamente quella delle farine 0 e 00 generiche si aggira sul W 150, quella delle 00 specifiche per prodotti non lievitati (creme, torte a lievitazione chimica come il plum-cake, biscotti, crostate) dal W 80 al W 150, quella delle 00 e 0 specifiche per pizza dal W 200 al W 280, quella delle 00 specifiche per dolci lievitati intorno al W 300. Le farine chiamate manitoba portano il nome della provincia del Manitoba (Canada) di cui è originario il grano con cui sono prodotte; attualmente questa varietà è coltivata in tutto il mondo. La farina manitoba presenta un alto contenuto proteico e conseguentemente una maggiore capacità di assorbimento dei liquidi, maggiore elasticità e resistenza, comunque queste proprietà non implicano un maggior valore del fattore di panificabilità (forza) per cui non è detto che le farine manitoba siano più forti di altre varietà.

Le confezioni per uso domestico oramai indicano spesso sia il valore W della farina sia la composizione del prodotto. Se non è presente il valore di W, una qualche indicazione è data dal contenuto proteico. Quest’ultimo è sempre dichiarato ed è espresso in grammi e in percentuale nella tabella dei valori nutrizionali. Una farina 00 standard ne contiene ca. 9,5 g, una manitoba ca. 12,5. Più è alto il contenuto proteico, più la farina è da ritenersi forte e più lungo è il tempo minimo richiesto per la lievitazione.

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Chef Ricettiamo

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La mia collezione personale di ricette. Provale sono tutte state preparate e provate personalmente. Buon appetito :D

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