Borlotti all’Uccelletto

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Borlotti all’Uccelletto

I Borlotti all’Uccelletto sono un contorno appetitoso e semplicissimo da preparare, un modo diverso per gustare i fagioli.

Per i Borlotti all’Uccelletto
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di salvia e tenere da parte.

Sgranare i fagioli, lavarli sotto acqua corrente,
scolarli e tenere da parte.

In una pentola a bordi alti mettere a sfrigolare il burro
e l’olio evo.

Aggiungere i fagioli, la salvia, pepe, sale e far soffriggere,
a fuoco moderato, fino all’assorbimento di tutto il burro ed olio,
mescolare bene.

Aggiungere la salsa di pomodoro
e continuare la cottura per 20 minuti a fiamma bassa,
mescolando ogni tanto.

Togliere le foglie di salvia
e mettere i fagioli in un piatto di portata.

 

Servire in tavola su piatto di portata
o ad ogni commensale su piatto individuale.

 

 

Nota
I Borlotti all’Uccelletto sono un ottimo e saporito contorno della tradizione culinaria toscana.

I Borlotti all’Uccelletto sono un gustoso contorno per carni lesse e selvaggina.

Si può gustare come piatto unico vegetariano accompagnato da fette di pane abbrustolite.

Il nome all’uccelletto era dato, anticamente, perché solitamente i Borlotti all’Uccelletto si servivano per accompagnare i piatti di uccelli di selvaggina.

Il fagiolo (Phaseolus vulgaris ) è una pianta della famiglia delle Leguminose anche detta Fabaceae o Papilionaceae, originaria dell’America Centrale. Fu importato, a seguito della scoperta dell’America, in Europa dove esistevano unicamente fagioli di specie appartenenti al genere Vigna, di origine Subsahariana. I fagioli del genere Phaseolus si sono diffusi ovunque soppiantando il gruppo del mondo antico, in quanto si sono dimostrati più facili da coltivare e più redditizi (rispetto al Vigna la resa per ettaro è quasi doppia).

Il fagiolo viene coltivato per i semi, raccolti freschi (fagioli da sgranare) o secchi, oppure per l’intero legume da mangiare fresco (fagiolini, o cornetti). Le varietà a ciclo vegetativo più lungo, nelle regioni temperate sono seminate in primavera, quelle a ciclo più breve in estate. Nel caso dei fagioli rampicanti è necessaria la collocazione di sostegni. I semi di fagiolo crudi ed anche i frutti acerbi sono spesso causa di avvelenamenti nei bambini, poiché i fagioli vengono da essi riconosciuti come alimento. Solo tramite una lunga cottura viene distrutta la proteina velenosa (fasina).

Varietà tipiche italiane:

Fagiolo tianese o fagiolo di Tiana. Prodotto agroalimentare tradizionale della Regione Sardegna. -Borlotto nano di Levada, Prodotto agroalimentare tradizionale – Fagiolino Meraviglia di Venezia Prodotto agroalimentare tradizionale – Fagiolo bianco di Pigna – Fagiolo della regina Gorga – Fagiolo di Atina – Fagiolo di Caria – Fagiolo di Mandia, inserito tra i prodotti tradizionali del Cilento della Regione Campania, sono coltivati sui terreni di Mandia di Ascea nel Parco Nazionale del Cilento. – Fagiolo di Controne Prodotto Agroalimentare Tradizionale – Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese IGP – Fagiolo di Negruccio di Biella -Fagiolo di Saluggia Prodotto agroalimentare tradizionale -Fagiolo di Sarconi IGP -Fagiolo di Sorana IGP -Fagiolo Gialèt Prodotto agroalimentare tradizionale -Fagiolo Scalda Prodotto agroalimentare tradizionale – Fagiolo Tondino di Villaricca (NA) – Fagiolo Zolfino – Fasola Posenata di Posina (var. fagiolo di Spagna) Prodotto agroalimentare tradizionale – Fasou de’ Brebbie (Fagiolo di Brebbia)Fagiolo a pisello del Turano –

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