Ingredienti
- 1kg Cappello del preteo noce di manzo
- 1 spicchio Aglio
- 1 Cipolle rosse
- 2 Carote
- 2 coste Sedano
- 2 foglie alloro
- 1 rametto rosmarino
- 2 bacche di ginepro
- 1 pezzetto Cannella
- 5 grani Pepe
- 750cl Vino rosso
- 2 cucchiai Olio Evo
- qb Sale
Direzione
Brasato di Manzo al Vino Rosso in Terracotta
Il Brasato di Manzo al Vino Rosso in Terracotta è un secondo piatto molto gustoso. Il Brasato al Vino Rosso in Terracotta è una ricetta di carne in umido tipica del Nord- Italia ed in particolare della Lombardia.
Per il Brasato di Manzo al Vino Rosso in Terracotta
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, tritare la gamba di sedano
e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla
e tenere da parte.
Lavare, la carota
e tenere da parte.
In una ciotola capiente mettere il pezzo di carne,
dopo averlo accuratamente asciugato con carta assorbente da cucina
e ripulito dal sangue e grasso.
Aggiungere le verdure tritate nella ciotola
in modo da ricoprire la carne.
Unire l’aglio, il rosmarino,
i chiodi di garofano,
l’alloro e versarvi sopra il vino rosso di buona qualità.
Coprire con pellicola per alimenti
e lasciar marinare per almeno 10 ore in luogo fresco ed asciutto
meglio se in frigorifero.
Prelevare la carne dalla marinata,
tamponarla delicatamente con carta assorbente per alimenti
per asciugarla.
Tenere da parte la marinatura.
Mettere in una pentola di terracotta,
con lo spargifiamma sotto,
sul fuoco moderato e scaldare un filo d’olio.
Rosolare la carne in ogni lato per farla dorare.
Unire il liquido della marinata
con tutti i suoi ingredienti.
Coprire la pentola con il suo coperchio di terracotta
e cuocere per 180 minuti a fuoco basso,
di tanto ogni tanto girare la carne
e le verdure.
A metà cottura aggiungere sale e pepe.
A brasato pronto,
prelevarlo ed affettarlo sul piano di lavoro
lasciandolo al caldo.
Frullare il liquido di cottura
e le verdure con un minipimer ad immersione.
Rimettere il composto ottenuto in padella per farle scaldare ed addensare,
filtrarlo al colino fine, versare sulle fette di carne.
Servire in tavola su piatto di portata
o ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
Per esaltare il gusto del brasato, il vino più indicato è il Barolo, ma si può utilizzare un altro rosso di buona qualità come il Gutturnio, il Barbaresco, l’Inferno ecc.
Il nome “Brasato” deriva dal termine dialettale “brasa”, che indica la brace, infatti la pentola con la carne e le verdure veniva posta a cuocere tra le braci per molte ore.
Brasato, stufato, spezzatino rappresentano le tradizioni della carne in umido. Sono secondi piatti tipici della tradizione contadina, per le quali vengono utilizzati i tagli più poveri e meno pregiati della carne di manzo, resi morbidi e gustosi dai tempi di cottura lenti. Lo spezzatino può essere realizzato con diversi tagli e diversi animali, ma deve il suo nome al fatto che la carne si presenta in piccoli pezzi, che a fine cottura si sfaldano: più il taglio di carne sarà venato di grasso, più tenderà a sfaldarsi nel corso della lenta cottura. Lo stufato è caratterizzato da pezzi di carne un po’ più grandi, solitamente di manzo o vitello, cotti nel brodo o nel vino sempre per lunghe ore, che assumono un gusto forte ed una colorazione più scura. Il brasato è invece fatto da pezzi grandi (o addirittura volatili interi), prima rosolati e poi cotti in poco liquido (sempre brodo o vino, talvolta anche del latte) e arricchiti da verdure. Il brasato al Barolo è un piatto tipico della cucina tradizionale Piemontese ed è il secondo di carne più conosciuto nel novero dei brasati e si prepara proprio utilizzando l’omonimo vino rosso del Piemonte.