Ingredienti
- 1kg Pesce mistotriglie, sogliole, palombo, merluzzo ecc. pulito
- 300gr Seppie
- 1 Cipolle rosse
- 2 spicchi Aglio
- 1 ciuffetto Prezzemolo
- 1/2 bicchiere Vino bianco secco
- 2 cucchiai aceto
- 60gr Passata di pomodoro
- 4 cucchiai Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Brodetto alla Triestina
Il Brodetto alla Triestina è un piatto unico gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.
Per il Brodetto alla Triestina
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare sotto acqua corrente,
asciugare con carta assorbente da cucina,
i pesci, tagliare a pezzi i pesci più grossi
e tenere da parte.
Lavare, le seppie sotto acqua corrente,
staccare i tentacoli, togliere le interiora.
togliere l’osso, levare la sacca dell’inchiostro
facendo attenzione di non romperla, togliere gli occhi laterali
e la pelle, rilavarle sotto acqua corrente,
asciugarle con carta assorbente da cucina,
tagliarle a striscioline e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla
e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.
In una padella antiaderente capiente
mettere a scaldare l’olio evo.
Unire le seppie, pepe, sale
e cuocere per 25 minuti a fiamma bassa,
unire il vino bianco e mescolare ogni tanto.
Aggiungere gli altri pesci,
1 bicchiere di acqua tiepida sufficiente a coprire tutto il pesce,
continuare la cottura per 20 minuti a fiamma bassa.
Togliere il pesce dalla padella con un mestolo forato
facendo sgocciolare in padella il liquido di cottura,
depositarlo su di un piatto di portata
e tenere da parte.
Nella padella di cottura del pesce con il suo fondo di cottura,
mettere la cipolla tritata, l’aglio ed il prezzemolo tritati
e far rosolare per 5 minuti a fiamma moderata.
Aggiungere la passata di pomodoro ed 1 bicchiere di acqua calda
e far bollire per 45 minuti a fiamma bassa.
Aggiungere il pesce,
l’aceto e continuare a cuocere per altri 10 minuti.
Versare il brodetto in una zuppiera calda.
Servire in tavola direttamente nella zuppiera
o ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
Il Brodetto alla Triestina è un piatto tipico della tradizione culinaria del Friuli Venezia Giulia.
Le seppie o Sepiidae sono una famiglia di molluschi cefalopodi marini diffusi nelle acque tropicali-temperate. Presentano 10 appendici circumorali retrattili: 8 braccia di pari lunghezza e 2 lunghe appendici dotate di ventose denticolate, adibite alla difesa e spesso alla riproduzione. L’animale presenta anche occhi sporgenti con una pupilla molto sviluppata e a forma di W. Le specie di dimensioni maggiori non superano i 50 cm, e possono raggiungere i 12 kg di peso. Presentano una conchiglia interna detta “osso di seppia” e una sacca per l’inchiostro, posta in prossimità dell’ano, che viene espulso quando la seppia si sente minacciata. Possiedono una spiccata capacità mimetica, e possono cambiare il proprio colore, grazie alla presenza nel derma di una ricca rete di cromatofori, dal marrone al nero, dal giallo al rosso. Alcune specie sono dotate di bioluminescenza. Si nutrono di granchi, piccoli pesci, gamberetti, vermi acquatici, piccoli polpi e altri molluschi. Vengono generalmente predate da delfini, squali, grandi pesci, foche e altre seppie. Le uova, di colore scuro, vengono deposte in grappoli, e vengono comunemente dette “uva di mare” Le specie della famiglia Sepiidae hanno una distribuzione tropicale-temperata, con un inusuale pattern biogeografico: sono infatti presenti tanto sulle coste occidentali del Pacifico che su quelle orientale dell’Atlantico, nonché nel Mediterraneo, ma sono assenti su entrambi i versanti costieri delle Americhe. Sono organismi bentonici, cioè che vivono nei fondali. Si possono trovare facilmente sia su fondali sabbiosi che su quelli rocciosi; prediligono in genere le basse profondità della piattaforma continentale, ma sono state segnalate sino a 600 m. Il nero di seppia è il liquido scuro secreto dalle seppie; per estensione si può intendere il liquido secreto dalle ghiandole di altri cefalopodi come il polpo, il calamaro ecc. In passato lo si usava come inchiostro, oggi è usato in cucina. Si usa prettamente come condimento, nella cucina italiana è adoperato prevalentemente per i primi piatti a base di pasta in particolare nella cucina siciliana e per il risotto al nero di seppia nelle cucine veneziana e toscana. Quest’ultimo piatto è tipico anche delle cucine catalana (arròz negro) e croata (crni riżot). Il nero di seppia una volta estratto va poi conservato in ambiente refrigerato.