Budino al Limone o Arancia o Mandarino
Il Budino al Limone o Arancia o Mandarino è un dessert ottimo da proporre a fine pasto a familiari od amici.
Per il Budino al Limone o Arancia o Mandarino disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Separare i tuorli dagli albumi in 2 ciotole diverse.
Montare a neve ben ferma gli albumi con lo sbattitore elettrico e tenere da parte.
Spremere i limoni o le arance o i mandarini nello spremiagrumi, secondo quello che si è deciso di fare e tenere il succo da parte.
Grattugiare le bucce dei limoni o delle arance o dei mandarini, secondo quello che si è deciso di fare e tenere da parte.
In una ciotola mettere lo zucchero, il burro, la farina, 3 tuorli, il succo e la scorza dei limoni o delle arance o dei mandarini, secondo quello che si è deciso di fare, il latte e mescolare bene.
Unire gli albumi montati a neve e mescolare delicatamente dal basso verso l’alto.
Versare il composto ottenuto in un contenitore per budino e metterlo in una pentola per cottura a bagnomaria.
Infornare a forno caldo a 180°C per 45 minuti.
Sfornare, far raffreddare e mettere in frigorifero fino al momento dell’uso.
Servire in coppette, a piacere, mettere su ogni coppetta un po’ di panna montata.
Nota
La cottura a bagnomaria deriva dal nome della sorella di Mosè che appunto si chiamava Maria e che era un alchimista ed inventrice di procedimenti innovativi anche culinari.
Il limone (Citrus limon) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutaceae. Il nome comune limone si può riferire tanto alla pianta quanto al suo frutto.
Secondo alcuni studi genetici, il limone è un antico ibrido, probabilmente tra il pomelo ed il cedro, ma da secoli è una specie autonoma, la quale si riproduce per innesto e talea. Il limone è un albero che raggiunge dai 3 ai 6 metri di altezza. I germogli e i petali sono bianchi e violetti. La fioritura primaverile produce i frutti migliori, la cui raccolta dura poi tutto l’inverno, da Novembre ad Aprile o Maggio. La seconda fioritura, a volte forzata nelle piantagioni commerciali, avviene in Agosto e Settembre, i frutti si possono raccogliere da maggio in poi, subito dopo quelli invernali. In condizioni favorevoli, un albero adulto può dare da 600 a 800 frutti all’anno. In media, la buccia del limone può raggiungere il 40% del peso complessivo, un altro 3% è rappresentato dai semi. Pur trattandosi di una media il dato fa capire che il frutto non viene coltivato solo per il succo. Dalla buccia, molto apprezzata per la produzione di canditi si estraggono anche essenze e pectina. Dai semi si estrae l’olio e gli avanzi si impiegano nell’alimentazione animale.
Con la buccia del limone si produce un liquore, il Limoncello, nato in Campania e diffuso in tutto il mondo. La parte del frutto più comunemente utilizzata è il succo che rappresenta fino al 50% del suo peso, contiene 50-80 grammi/litro di acido citrico, che conferisce il tipico sapore aspro e diversi altri acidi organici tra cui l’acido malico, l’acido ascorbico o Vitamina C 0,5 g/l). Il succo pastorizzato si mantiene senza conservanti per almeno un anno e viene usato come ingrediente di vari alimenti e bevande. Il succo concentrato viene invece sottoposto ad ulteriore lavorazione e consumato nell’industria conserviera. Dal succo del limone si produce la limonata, una bevanda a base di succo di limone, acqua e zucchero.
L’elevata concentrazione di vitamina C contenuta nel limone rende questo frutto di notevole importanza per la tutela della salute. Inoltre, l’alto contenuto di vitamina C nel limone è utile per combattere i sintomi dell’influenza.