Calamaretti al pomodoro e zafferano

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Calamaretti al pomodoro e zafferano

I Calamaretti al pomodoro e zafferano sono un gustoso secondo piatto di pesce facile veloce da realizzare. I Calamaretti al pomodoro e zafferano sono gli amanti di questi deliziosi molluschi una ricetta semplice ma di grande effetto. 

Per i Calamaretti al pomodoro e zafferano
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, pulire i calamaretti eliminando la cartilagine trasparente,
gli occhi ed il becco corneo, conservare le vescichette con l’ inchiostro,
asciugare con carta assorbente da cucina e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.

Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.

Lavare, tagliare a pezzi la gamba di sedano e tenere da parte.

Pulire, lavare, tritare le cipolle e tenere da parte.

Pelare l’aglio e tenere da parte.

In una padella antiaderente mettere le cipolle ed il sedano
e farli appassire con 4 cucchiai d’olio.

Unire la passata di pomodoro, lasciarla restringere un po‘.

Aggiungere i calamaretti su fuoco vivace.

Bagnarli con il vino bianco.

Unire lo zafferano (o peperoncino rosso tritato),
l’aglio, l’inchiostro dei calamari e cuocere per 15 minuti.

Prima di togliere dal fuoco aggiungere il prezzemolo tritato.

Aggiustare di sale e pepe.

 

Mettere i calamaretti su di un piatto di portata
e servirli irrorati con il sughetto di cottura filtrato.

 

 

Nota
I Calamaretti al pomodoro e zafferano sono perfetti per portare in tavola un piatto profumato e invitante. I Calamaretti al pomodoro e zafferano sono un classico di mare da servire come secondo oppure come antipasto ed eventualmente con il sugo si può condire la pasta.

Il calamaro (Loligo vulgaris Lamarck, 1798), conosciuto anche come calamaro europeo o calamaro comune, è un mollusco cefalopode della famiglia Loliginidae. Il nome comune ha lo stesso etimo di “calamaio”, dal greco kalamos (calamo), che da astuccio per le penne è passato a indicare nel medioevo il vasetto dell’inchiostro, con allusione quindi alla forma del mollusco e al secreto difensivo di colore nero che emette quando minacciato (analogo al nero di seppia). È caratterizzato da una conchiglia interna (detta gladio o penna) e un corpo allungato con pinne laterali che raggiungono l’estremità posteriore della sacca. Possiede 10 arti ricoperti da più file di ventose, divisi tra 8 braccia e 2 tentacoli, questi ultimi di maggior lunghezza. Il colore è roseo-trasparente con venature rosso scuro e violetta. Raggiunge una lunghezza di 30–50 cm. Si trova abbondante nelle acque costiere a partire dal Mare del Nord fino a quelle del Mare Mediterraneo e lungo la costa occidentale dell’Africa. Questa specie vive dalla superficie fino a profondità di 500 m e viene estensivamente sfruttata dall’industria della pesca. Molte sono le ricette, in cucina, che riguardano questo mollusco, dai calamari alla romana, ai calamari fritti, ai calamari in umido ecc. tutte appartenenti alla dieta mediterranea.

 

 

Gamberoni all’imperiale

 

Involtini di gamberi in pasta fillo

 

 

Linguine al cartoccio allo scoglio

 

 

 

 

 

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