Ingredienti
- 500gr Calamari
- 1 limone
- 2 Carciofi
- 1 finocchio
- 1 Cetrioli
- 1 Peperone verde
- 1 Sedanobianco
- 1 foglia alloro
- 1 rametto Timo
- 1/2 litro aceto
- 3 cucchiai Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Calamaretti con Ortaggi
I Calamaretti con Ortaggi sono un piatto versatile si possono servire come antipasto o come secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena, a base di pesce, in famiglia o con amici o per un buffet.
Per i Calamaretti con Ortaggi
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Spremere un limone nello spremiagrumi
e tenere il succo da parte.
Pulire, togliere le foglie più dure,
tagliare i carciofi in fettine sottili,
tuffarli in acqua acidulata con il succo di limone
e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
il finocchio, tagliare la parte verde, togliere le prime coste più dure,
affettarlo sottilmente e tenere da parte.
Pelare, il peperone, pelarlo con il pela-verdure,
eliminare il torsolo, i semi e le coste interne bianche,
tagliarlo a filetti e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
la foglia di alloro e tenere da parte.
Lavare, le foglie di timo, asciugarle in centrifuga
e tenere da parte.
Pelare, lavare, il cetriolo, tagliarli a fettine sottili,
depositarle su di un piatto inclinato, salarle
e lasciar perdere acqua per almeno 30 minuti
e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
il sedano, tagliarlo a fettine e tenere da parte.
Sciacquare i calamaretti sotto acqua corrente.
Prendere i calamaretti per la testa con una mano
e con l’altra i tentacoli, tirare fino a dividerlo in due parti.
Buttare le interiora che si trovano una parte attaccata ai tentacoli
e l’altra all’interno della testa.
Infilare un dito nella testa del calamaro e togliere tutti i residui di interiora.
Togliere l’osso del calamaro (gladio o penna) situato all’interno della testa.
Sciacquare sotto acqua corrente.
Togliere la pelle del calamaro
partendo dalla base della testa verso la parte appuntita.
Fare una piccola incisione alla base,
e da lì partire per toglierla.
Sciacquare sotto acqua corrente.
Dai tentacoli, eliminare il becco.
Togliere gli occhi del calamaro con le forbici.
Togliere la pelle dai tentacoli fin dove è possibile.
Se il calamaro è grosso togliere anche le ventose.
Sciacquare sotto acqua corrente.
In una pentola con ½ litro di aceto e ½ litro di acqua bollente leggermente salata,
mettere a lessare i calamaretti, il timo, la foglia di alloro,
4 grani di pepe, per 60 minuti a fiamma moderata.
Scolarli, far raffreddare, tagliarli a filetti
e metterli al centro di un piatto di portata.
Intorno ai calamaretti sistemare in bell’ordine i cetrioli a fettine,
i carciofi a fettine, il peperone a filetti, il finocchio a fettine,
il sedano bianco a fettine e condire con olio, sale,
pepe e succo di limone.
Servire in tavola
direttamente sul piatto di portata.
Nota
Il calamaro (Loligo vulgaris Lamarck, 1798), conosciuto anche come calamaro europeo o calamaro comune.
Il calamaro è un mollusco cefalopode della famiglia Loliginidae.
Il nome comune ha lo stesso etimo di “calamaio”, dal greco kalamos (calamo), che da astuccio per le penne è passato a indicare nel medioevo il vasetto dell’inchiostro, con allusione quindi alla forma del mollusco e al secreto difensivo di colore nero che emette quando minacciato (analogo al nero di seppia). È caratterizzato da una conchiglia interna (detta gladio o penna) e un corpo allungato con pinne laterali che raggiungono l’estremità posteriore della sacca.
Possiede 10 arti ricoperti da più file di ventose, divisi tra 8 braccia e 2 tentacoli, questi ultimi di maggior lunghezza. Il colore è roseo-trasparente con venature rosso scuro e violetta. Raggiunge una lunghezza di 30–50 cm.
Si trova abbondante nelle acque costiere a partire dal mare del Nord fino a quelle del Mar Mediterraneo e lungo la costa occidentale dell’Africa. Questa specie vive dalla superficie fino a profondità di 500 m e viene estensivamente sfruttata dall’industria della pesca[
La riproduzione avviene tra gennaio e luglio, periodo in cui si avvicinano alle coste. La femmina depone uova piuttosto grandi, in ammassi gelatinosi e tubolari.