Calamari alla Toscana
I Calamari alla Toscana sono un antipasto o un secondo piatto gustoso e saporito, da proporre in un pranzo o cena a base di pesce.
Per i Calamari alla Toscana disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, scolare, le bietole tagliarle grossolanamente e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.
Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.
Sciacquare il calamaro sotto acqua corrente.
Prendere il calamaro per la testa con una mano e con l’altra i tentacoli, tirare fino a dividerlo in due parti.
Buttare le interiora che si trovano una parte attaccata ai tentacoli e l’altra all’interno della testa.
Prendere le vescichette contenenti il nero e metterle in una ciotola con acqua tiepida per almeno 30 minuti e tenere da parte.
Infilare un dito nella testa del calamaro e togliere tutti i residui di interiora. Togliere l’osso del calamaro (gladio o penna) situato all’interno della testa.
Sciacquare sotto acqua corrente.
Togliere la pelle del calamaro partendo dalla base della testa verso la parte appuntita.
Fare una piccola incisione alla base, e da lì partire per toglierla.
Sciacquare sotto acqua corrente.
Dai tentacoli, eliminare il becco.
Togliere gli occhi del calamaro con le forbici.
Togliere la pelle dai tentacoli fin dove è possibile.
Se il calamaro è grosso togliere anche le ventose.
Sciacquare sotto acqua corrente.
Tagliare con le forbici i calamari ad anelli e tenere da parte.
In una padella antiaderente capiente mettere a scaldare l’olio evo ed il burro.
Aggiungere la cipolla tritata, l’aglio tritato e far rosolare bene.
Aggiungere i calamari ad anelli e far rosolare per 20 minuti, fino a doratura, mescolare ogni tanto.
Unire la salsa di pomodoro, sale, pepe e cuocere a fiamma bassa per 120 minuti e mescolare di tanto in tanto.
Aggiungere le bietole, le vescichette col nero e cuocere ancora per 8 minuti a fiamma bassa, mescolare bene.
Spolverizzare con il prezzemolo tritato.
Servire in tavola su piatto di portata se servito come antipasto o servire ogni commensale su piatto individuale se servito come secondo piatto, aumentando la dose individuale di ogni commensale.
Nota
I Calamari alla Toscana, se serviti come secondo piatto, si accompagnano con verdure cotte o crude a piacere.
Il calamaro (Loligo vulgaris Lamarck, 1798), conosciuto anche come calamaro europeo o calamaro comune.
Il calamaro è un mollusco cefalopode della famiglia Loliginidae.
Il nome comune ha lo stesso etimo di “calamaio”, dal greco kalamos (calamo), che da astuccio per le penne è passato a indicare nel medioevo il vasetto dell’inchiostro, con allusione quindi alla forma del mollusco e al secreto difensivo di colore nero che emette quando minacciato (analogo al nero di seppia). È caratterizzato da una conchiglia interna (detta gladio o penna) e un corpo allungato con pinne laterali che raggiungono l’estremità posteriore della sacca.
Possiede 10 arti ricoperti da più file di ventose, divisi tra 8 braccia e 2 tentacoli, questi ultimi di maggior lunghezza. Il colore è roseo-trasparente con venature rosso scuro e violetta. Raggiunge una lunghezza di 30–50 cm.
Si trova abbondante nelle acque costiere a partire dal mare del Nord fino a quelle del Mar Mediterraneo e lungo la costa occidentale dell’Africa. Questa specie vive dalla superficie fino a profondità di 500 m e viene estensivamente sfruttata dall’industria della pesca.
La riproduzione avviene tra gennaio e luglio, periodo in cui si avvicinano alle coste. La femmina depone uova piuttosto grandi, in ammassi gelatinosi e tubolari.