Ingredienti
- 12 Canocchieo pannocchie o cicale di mare
- 1 Cipolle rosse
- 2 spicchi Aglio
- 500gr Passata di pomodoro
- 2 cucchiai Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Canocchie alla Veneta
Le Canocchie alla Veneta sono un secondo piatto molto gustoso, ideale da servire in pranzi o cene a base di pesce con amici e parenti.
Per le Canocchie alla Veneta
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare sotto acqua corrente molto bene,
le canocchie o pannocchie o cicale di mare,
asciugarle con carta assorbente da cucina,
tagliare le branchie aguzze e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.
Pelare l’aglio e tenere da parte.
In una padella capiente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere la cipolla tritata
e far rosolare per 5 minuti a fuoco moderato,
mescolare bene.
Unire la passata di pomodoro,
aglio, sale, pepe e cuocere per 5 minuti.
Aggiungere le canocchie
e far cuocere per 25 minuti a fiamma bassa
e padella coperta.
Versare tutto il contenuto della padella
in una zuppiera calda.
Servire in tavola nella zuppiera.
Nota
Le Canocchie alla Veneta sono un piatto della tradizione culinaria veneta, in dialetto viene denominato “Canocie Sofigade” perché sono soffocate, annegate nella salsa di pomodoro.
Le Canocchie alla Veneta si accompagnano con polenta, come vuole la tradizione veneta.
La Pannocchia o Canocchia (Squilla mantis Linnaues 1758) è un crostaceo della famiglia degli Squillidae che può raggiungere una lunghezza massima di 20 cm. Nel linguaggio comune viene a volte chiamata “cicala di mare”, termine usato però anche per Scyllarus Arctua, specie appartenente a famiglia e ordine differenti con cui non va confusa.
Ha una corazza di colore bianco-grigiastra con riflessi rosati e con due caratteristiche macchie ovali bruno-violacee sulla coda simili a occhi, volti a ingannare il predatore e attrarlo laddove l’esoscheletro è maggiormente resistente. La forma è allungata. Vive ad una profondità che va dai 10 m ai 200 m sui fondi sabbiosi, fangosi costieri, spesso in prossimità della foce dei fiumi o dello sbocco dei canali. È un pesce solitario, vive durante il giorno in gallerie scavate nel fondo e di notte esce alla ricerca di cibo o per la riproduzione.
Viene generalmente catturata con le reti a strascico o le reti da posta.
La femmina depone numerose uova durante la primavera. Dalle uova nascono delle piccole larve che trascorrono una lunga vita in piena acqua, come costituenti del plancton, prima di subire la metamorfosi.