Ingredienti
- 500gr Farina 00
- 250gr Zucchero
- 250gr Burro
- 200gr Mandorle
- 4 Uova
- 1 limonesolo scorza
- 1 bustina Lievito
Direzione
Cantucci alle mandorle
I Cantucci alle mandorle o cantuccini o biscotti di Prato sono uno dei maggiori vanti dolciari della cucina tradizionale toscana. Nel 2011 nasce l’associazione di produttori “Assocantuccini” con l’ obiettivo di ottenere il riconoscimento di IGP, Indicazione Geografica Protetta che le viene conferito nell’agosto del 2015.
Per i Cantucci alle mandorle disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In un pentolino antiaderente, mettere il burro e scioglierlo a bagnomaria.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, il limone e grattugiarlo.
Mettere nella planetaria con gancio tutti gli ingredienti con il burro sciolto ed impastare molto bene fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
Con il composto ottenuto, preparare dei filoncini schiacciati larghi al massimo 2/3 dita.
Disporli su di una teglia da forno rivestita da carta da forno non più di tre filoncini per infornata, altrimenti gonfiandosi in cottura si attaccano l’un l’altro.
Infornare a 200° C per 15 minuti.
Toglierli dal forno e tagliarli subito obliquamente con taglio a 45° a fette di 2cm.
Rimettere, i cantucci ottenuti su teglia da forno rivestita da carta da forno, in forno a 170° C per 3 minuti o fino a doratura.
Togliere i cantucci dal forno e farli raffreddare.
Servire in tavola su piatto di portata o su alzatina per dolci.
Vino consigliato:
Vin Santo doc
Nota
I cantucci si possono fare al cioccolato sostituendo le mandorle con la stessa quantità di gocce di cioccolato.
I cantucci o cantuccini o biscotti di Prato sono uno dei maggiori vanti dolciari della cucina tradizionale toscana. Nel 2011 nasce l’associazione di produttori “Assocantuccini” con l’ obiettivo di ottenere il riconoscimento di IGP, Indicazione Geografica Protetta che le viene conferito nell’agosto del 2015. Il dizionario dell’ Accademia della Crusca nel 1691 ne diede la seguente definizione: “biscotto a fette, di fior di farina, con zucchero e chiara d’uovo”. I cantucci più famosi del tempo erano prodotti a Pisa, mentre le mandorle entrarono a far parte degli ingredienti soltanto in alcune varianti, quali i “biscottelli” dell’epoca diCaterina de’ Medici, per diventare elemento fondamentale a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Nel XIX secolo Antonio Mattei, pasticcere di Prato mise a punto la ricetta divenuta poi classica, con la quale ricevette numerosi premi a fiere campionarie in Italia e all’estero, tra cui una menzione speciale all’ Expo Universale di Parigi del 1867 La bottega di “Mattonella” , nome popolare del biscottaio, esiste ancora oggi a Prato ed è considerata la depositaria della tradizione dei cantucci.