Ingredienti
- 20 Fiori di zucca
- 30gr Burro
- 40gr Parmigiano Reggiano
- 1/2 litro olio arachidi
- 2 spicchi Aglio
- 1 ciuffetto Prezzemolo
- 200gr Lombata di manzo
- 100gr salame
- 2 Tuorli
- 1/2 bicchiere Vino bianco secco
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Caponet Piemontese
Il Caponet Piemontese un piatto versatile si può servire come antipasto o come contorno gustoso e saporito, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per il Caponet Piemontese
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.
Pulire i fiori di zucca con carta assorbente da cucina,
togliere con un coltellino i gambi e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
la noce di manzo e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato,
tritare finemente il salame e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a scaldare i 30gr di burro.
Aggiungere la noce di manzo e rosolarla in ogni sua parte a fiamma vivace.
Unire il vino bianco, cuocere per 30 minuti a fiamma moderata
ed a pentola coperta, rigirare di tanto in tanto.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato,
tritare finemente la noce di manzo e tenere da parte.
Mettere in una ciotola la carne tritata, il salame tritato,
l’aglio tritato, il prezzemolo tritato, il parmigiano, i tuorli,
1 pizzico di sale, 4 macinate di pepe,
mescolare bene per amalgamare il tutto.
Con il composto preparato riempire delicatamente i fiori di zucca.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio di arachidi.
Adagiare i fiori di zucca ripieni e friggerli girandoli delicatamente da ambo i lati.
Prelevarli dalla padella con un mestolo forato
e disporli su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.
Mettere i caponet piemontesi su di un piatto di portata e salarli.
Servire in tavola su piatto di portata
o porzionata su piatto individuale ad ogni commensale.
Nota
La zucchina o zucchino (Cucurbita pepo L.) è una specie della famiglia delle Cucurbitaceae i cui fruttisono utilizzati immaturi. È una pianta annuale con fusto erbaceo flessibile strisciante o rampicante, gracile. Venne importata in Europa intorno al 1500 dopo la scoperta dell’America.
È una pianta monoica, cioè pianta che produce fiori unisessuali, uno maschile e uno femminile, portati però dalla stessa pianta. Il fiore maschile porta ilpolline, e ha lo scopo di impollinare il fiore femminile che porta l’ovario, che una volta impollinato, questo possa diventare il frutto. Il fiore maschile una volta prodotto il polline che feconderà il fiore femminile, ha finito il suo scopo ed è destinato a seccarsi, mentre il fiore femminile produrrà il frutto. L’impollinazione viene fatta per opera di insetti (impollinazione entomofila), per lo più api e bombi. I frutti hanno numerose forme e colori, a seconda delle varietà e delle coltivazioni prodotte dall’uomo.
Le zucchine entrano da sole o con altre verdure in varie preparazioni alimentari. Tra i primi compaiono a volte come condimento della pasta o come uno dei principali ingredienti del minestrone. I loro fiori vengono utilizzati per fritture, a volte ripieni. Le zucchine finemente affettate possono anche venire cucinate in carpione e servite come antipasto. I modi di utilizzo sono diversi a seconda delle forme e dimensioni: si possono utilizzare lessati, o, nel caso delle zucchine, fritti dopo averli tagliati a fettine e impanati, altri ancora al forno.
Il fiore di zucca o fiore di zucchino (chiamato anche fiorillo), dal colore giallo-arancione, è molto utilizzato in campo culinario; per questo vengono utilizzati prevalentemente i fiori maschili quelli che hanno il gambo, chiamato peduncolo, sottile e che sono destinati, dopo l’impollinazione a seccare. Vengono pertanto colti quando sono ancora turgidi e usati generalmente fritti. Volendo usare i fiori femminili, ma già di maschili ve ne sono a sufficienza, si devono recidere con delicatezza, senza danneggiare l’ovario cui sono portati ove non danneggiarlo e così perderlo. Pertanto, come già detto il fiore si usa solitamente fritto, per ricavarne piatti come gli sciurilli napoletani, i fiori di zucca in pastella “alla romana” o il Caponet Piemontese.