Ingredienti
- 1 Peperone rosso
- 1 costa Sedano
- 1 Melanzana
- 1 spicchio Aglio
- 2 Uova
- 40gr Parmigiano Reggiano
- 1 Peperoncino
- 1 rametto Maggiorana
- 4 cucchiai Olio Evo
- qb Sale
Direzione
Carbonara vegetariana
La Carbonara vegetariana è un piatto tradizionale italiano rivisitato in chiave vegetariana. La Carbonara vegetariana è una variante vegetariana della classica carbonara, ma ugualmente gustosa.
Per la Carbonara vegetariana
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:
- il peperone, tagliare a piccoli dadini e tenere da parte
- il sedano, tagliare a piccoli dadini e tenere da parte
- la melanzana, tagliare a piccoli dadini e tenere da parte
- la maggiorana e tenere da parte
- il peperoncino e tenere da parte.
Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.
Lavare, tagliare a piccoli dadini,
la gamba di sedano e tenere da parte.
In una larga padella antiaderente,
versare 2 cucchiai di olio,
lo spicchio d’aglio ed un pezzetto di peperoncino.
Scaldare l’olio a fiamma bassa per 1 minuto.
Aggiungere nella padella il peperone,
la melanzana ed il sedano, lasciare cuocere per un altro minuto.
A fiamma più intensa,
aggiungere la maggiorana e cuocere il tutto per 15 minuti.
Spegnere il fuoco e tenere da parte.
Rompere le uova in una piccola ciotola insieme al restante olio,
aggiungendo il parmigiano e mescolando accuratamente
per rendere cremoso il composto.
Scolare la pasta al dente e versarla nella padella con le verdure,
aggiungendo la crema di uova e parmigiano.
Accendere il fuoco,
mescolare con cura e lasciare cuocere per 2 minuti.
Servire in tavola su piatto di portata
o ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
La Carbonara vegetariana è buona e gustosa.
La Carbonara vegetariana è facile da realizzare è un primo piatto vegetariano veloce e gustoso.
La melanzana o Solanum melongena è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, coltivata per il frutto commestibile. La melanzana viene importata in Medio Oriente e nel Mediterraneo nel VII secolo e quindi non ha un nome latino o greco. In Italia venne inizialmente chiamata petonciana o anche petronciano. Per evitare fraintendimenti sulle sue proprietà, la prima parte del nome venne mutata in mela dando così origine al termine melangiana e poi melanzana. Il nome melanzana, in particolare, veniva popolarmente interpretato anche come mela non sana, proprio perché non è commestibile da cruda. Dalla forma araba con l’articolo (al-bādhingiān) derivano invece la forma catalana (albergínia) e francese (aubergine). La melanzana è una pianta erbacea, eretta, alta da 30 cm a poco più di un metro. I fiori grandi, solitari, sono violacei o anche bianchi. I frutti sono bacche grandi, allungate o rotonde, normalmente nere, commestibili dopo la cottura. La melanzana è originaria dell’India. Sebbene esistano innumerevoli documenti che dimostrano la coltivazione della melanzana nell’area del sud-est asiatico sin dalla preistoria, sembra che in Europa fosse sconosciuta fino al XVI secolo. La diffusione in Europa di nomi derivati dall’arabo e la mancanza di nomi antichi latini e greci indicano che fu portata nell’area mediterranea dagli arabi agli inizi del Medioevo. La melanzana cruda ha un gusto amaro che si stempera con la cottura, che rende inoltre l’ortaggio più digeribile e ne esalta il sapore. La melanzana ha la proprietà di assorbire molto bene i grassi alimentari, tra cui l’olio, consentendo la preparazione di piatti molto ricchi e saporiti. Per questi motivi la melanzana è consumata preferibilmente cotta. Si consuma fritta, cotta al forno o grigliata; alcune preparazioni tipiche sono: le melanzane alla parmigiana, la moussakà, la ratatouille, la pasta alla Norma e la Caponata.