0 0
Carciofi alla Calabrese

Condividilo sul tuo social network:

Oppure puoi semplicemente copiare e condividere questo URL

Ingredienti

Regolare le porzioni
8 Carciofi piccoli
1 cucchiaino origano
30gr Pangrattato
2 spicchi Aglio
60gr Pecorino
3 cucchiai Olio Evo
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

3,1g
Proteine
5,8k
Calorie
0,6g
Grassi
12g
Carboidrati
1g
Zuccheri

Carciofi alla Calabrese

Carciofi alla Calabrese

Caratteristiche:
  • Tradizionale

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere l’aglio, schiacciarlo con i rebbi di una forchetta e far rosolare.
Togliere l’aglio e mettere gli spicchi di carciofo, salare, aggiungere ½ bicchiere di acqua calda, coprire la padella e cuocere a fiamma moderata per 40 minuti.
Mescolare di tanto in tanto ed aggiungere qualche cucchiaio di acqua calda se la preparazione risultasse troppo asciutta.
Prima di togliere i carciofi dal fuoco spolverizzarli con il pecorino, pangrattato ed origano, mescolare bene e depositarli su di un piatto di portata.

  • 55
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

Condividi
Pubblicità

Carciofi alla Calabrese

I Carciofi alla Calabrese sono un contorno gustoso ottimo da servire a pranzo od a cena con familiari ed amici o per un buffet.

Per i Carciofi alla Calabrese
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Pelare l’aglio e tenere da parte.

Pulire, togliere le foglie più dure, tagliare le spine,
i gambi, tagliarli a spicchi e tenere da parte.

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.

Aggiungere l’aglio, schiacciarlo con i rebbi di una forchetta e far rosolare.

Togliere l’aglio e mettere gli spicchi di carciofo, salare,
aggiungere ½ bicchiere di acqua calda,
coprire la padella e cuocere a fiamma moderata per 40 minuti.

Mescolare di tanto in tanto ed aggiungere qualche cucchiaio di acqua calda
se la preparazione risultasse troppo asciutta.

Prima di togliere i carciofi dal fuoco spolverizzarli con il pecorino,
pangrattato ed origano, mescolare bene e depositarli su di un piatto di portata.

Servire in tavola
direttamente sul piatto di portata preparato.

 

 

Nota

I Carciofi alla Calabrese sono un ottimo contorno, si possono servire per accompagnare pesci e carni al forno.

Il carciofo (Cynara scolymus ) è una pianta della famiglia delle Asteracaee coltivata in Italia ed in altri Paesi per uso alimentare e, secondariamente, medicinale. Il carciofo è una pianta erbacea perenne alta fino a 1,5 metri, provvista di un rizoma sotterraneo dalle cui gemme si sviluppano più fusti, che all’epoca della fioritura si sviluppano in altezza con una ramificazione dicotomica. Le varietà di carciofo sono classificate secondo diversi criteri.

I principali sono i seguenti: in base alla presenza e allo sviluppo delle spine si distingue fra varietà spinose e inermi.

Le prime hanno capolini con brattee terminati con una spina più o meno robusta, le inermi hanno invece brattee mutiche o mucronate. In base al colore del capolino si distingue fra varietà violette e verdi.

In base al comportamento nel ciclo fenologico si distingue fra varietà autunnali o rifiorenti e varietà primaverili o unifere.

Le prime si prestano alla forzatura in quanto possono produrre capolini nel periodo autunnale e una coda di produzione nel periodo primaverile.

Le seconde sono adatte alla coltura non forzata in quanto producono capolini solo dopo la fine dell’inverno.

Fra le varietà più famose si annoverano il Brindisino, il “Paestum” (carciofo IGP proveniente dall’omonima città della magna Grecia di Capaccio-Paestum), Spinoso sardo (coltivato anche in Liguria con il nome di Carciofo spinoso d’Albenga), il Catanese, il Verde di Palermo, il Carciofo di Montelupone verde, il Romanesco, il Mazzaferrata di Cupello, il Violetto di Toscana, il Precoce di Chioggia, il Violetto di Provenza, il Violetto di Niscemi. Le varietà di maggiore diffusione in passato erano il Catanese, lo Spinoso sardo e il Violetto di Provenza, fra i tipi autunnali forzati, e il Romanesco e il Violetto di Toscana fra quelli primaverili non forzati. Lo Spinoso sardo, una delle varietà più apprezzate nel mercato locale ed in alcuni mercati dell’Italia settentrionale ha subito un drastico ridimensionamento dagli anni novanta a causa della ridotta pezzatura media dei capolini e della minore capacità produttiva rispetto ad altre cultivar (Tema, Terom, Macau, ecc.).

Il basso contenuto calorico del carciofo fa sì che sia specialmente indicato nelle diete dimagranti.

I fiori, contengono il lab-fermento (chimosina), che si usa come caglio del latte. La cucina Ligure valorizza molto questo ingrediente, che, per il fatto di maturare in primavera, diventa in tale periodo il componente di una variante della locale torta pasqualina, specialità tradizionalmente a base di bietole. Specialità della cucina Romana sono invece il Carciofo alla Romana (stufato in olio di oliva, brodo vegetale, prezzemolo, aglio e mentuccia), il carciofo alla Giudia fritto in olio di oliva, i carciofi fritti in pastella e l’insalata di carciofi (crudi a lamelle).

Anche nella cucina siciliana, dove specialmente nella piana di Gela, e nella vicina Niscemi, vengono prodotti una larga fetta dell’output nazionale, il carciofo ricopre un ruolo di rilievo, venendo utilizzato in molte pietanze ed anche consumato in occasione di festività locali e religiose.

(Visited 674 times, 1 visits today)
Pubblicità
Pubblicità
Chef Ricettiamo

Chef Ricettiamo

La mia collezione personale di ricette. Provale sono tutte state preparate e provate personalmente. Buon appetito :D

Cappone Ripieno
precedente
Cappone Ripieno
Cardi alla Lombarda
Prossimo
Cardi alla Lombarda
Cappone Ripieno
precedente
Cappone Ripieno
Cardi alla Lombarda
Prossimo
Cardi alla Lombarda

Aggiungi i tuoi commenti

Translate »