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Carciofi alla Diavola

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Ingredienti

Regolare le porzioni
8 Carciofi piccoli
1 ciuffetto Prezzemolo
50gr mollica pane
1 cucchiaio Capperi sotto sale
1 spicchio Aglio
3 cucchiai Olio Evo
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

3g
Proteine
5,7k
Calorie
0,6g
Grassi
13g
Carboidrati
1g
Zuccheri

Carciofi alla Diavola

Carciofi alla Diavola

Caratteristiche:
  • Tradizionale

In una pentola con acqua bollente leggermente salata mettere i carciofi e far lessare per 10 minuti a fiamma moderata.
Disporre i carciofi lessi ordinatamente in una teglia da forno imburrata.
Aprirli centralmente, riempirli con il composto preparato.
Allinearli in una teglia da forno unta di olio, cospargere i carciofi con i 2 cucchiai di olio evo, pepare, salare, e bagnare con ½ bicchiere di acqua tiepida.
Infornare a forno caldo a 200°C per 20 minuti.
Bagnarli di tanto in tanto con il liquido di cottura.

  • 35
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Carciofi alla Diavola

I Carciofi alla Diavola sono un contorno gustoso ottimo da servire a pranzo od a cena con familiari ed amici o per un buffet.

Per i Carciofi alla Diavola
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

In una ciotola con acqua tiepida mettere la mollica di pane,
strizzarla, tritarla e tenere da parte.

Pelare, tritare l’aglio
e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.

Lavare i capperi sotto acqua corrente, tritarli
e tenere da parte.

Pulire, togliere le foglie più dure, tagliare le spine,
i gambi e tenere da parte.

In una ciotola mettere l’aglio tritato, la mollica di pane tritata,
il prezzemolo tritato, i capperi tritato, pepe, sale, 1 cucchiaio olio evo
e mescolare bene per amalgamare bene il composto.

In una pentola con acqua bollente leggermente salata mettere i carciofi
e far lessare per 10 minuti a fiamma moderata.

Disporre i carciofi lessi ordinatamente in una teglia da forno imburrata.

Aprirli centralmente, riempirli con il composto preparato.

Allinearli in una teglia da forno unta di olio,
cospargere i carciofi con i 2 cucchiai di olio evo,
pepare, salare, e bagnare con ½ bicchiere di acqua tiepida.

Infornare a forno caldo a 200°C per 20 minuti.

Bagnarli di tanto in tanto con il liquido di cottura.

Sfornare i carciofi,
depositarli su di un piatto di portata.

 

Servire in tavola
direttamente sul piatto di portata preparato.

 

 

 

Nota

I Carciofi alla Diavola sono un ottimo contorno, si possono servire per accompagnare pesci e carni al forno.

Il carciofo (Cynara scolymus ) è una pianta della famiglia delle Asteracaee coltivata in Italia ed in altri Paesi per uso alimentare e, secondariamente, medicinale. Il carciofo è una pianta erbacea perenne alta fino a 1,5 metri, provvista di un rizoma sotterraneo dalle cui gemme si sviluppano più fusti, che all’epoca della fioritura si sviluppano in altezza con una ramificazione dicotomica. Le varietà di carciofo sono classificate secondo diversi criteri.

I principali sono i seguenti: in base alla presenza e allo sviluppo delle spine si distingue fra varietà spinose e inermi.

Le prime hanno capolini con brattee terminati con una spina più o meno robusta, le inermi hanno invece brattee mutiche o mucronate. In base al colore del capolino si distingue fra varietà violette e verdi.

In base al comportamento nel ciclo fenologico si distingue fra varietà autunnali o rifiorenti e varietà primaverili o unifere.

Le prime si prestano alla forzatura in quanto possono produrre capolini nel periodo autunnale e una coda di produzione nel periodo primaverile.

Le seconde sono adatte alla coltura non forzata in quanto producono capolini solo dopo la fine dell’inverno.

Fra le varietà più famose si annoverano il Brindisino, il “Paestum” (carciofo IGP proveniente dall’omonima città della magna Grecia di Capaccio-Paestum), Spinoso sardo (coltivato anche in Liguria con il nome di Carciofo spinoso d’Albenga), il Catanese, il Verde di Palermo, il Carciofo di Montelupone verde, il Romanesco, il Mazzaferrata di Cupello, il Violetto di Toscana, il Precoce di Chioggia, il Violetto di Provenza, il Violetto di Niscemi. Le varietà di maggiore diffusione in passato erano il Catanese, lo Spinoso sardo e il Violetto di Provenza, fra i tipi autunnali forzati, e il Romanesco e il Violetto di Toscana fra quelli primaverili non forzati. Lo Spinoso sardo, una delle varietà più apprezzate nel mercato locale ed in alcuni mercati dell’Italia settentrionale ha subito un drastico ridimensionamento dagli anni novanta a causa della ridotta pezzatura media dei capolini e della minore capacità produttiva rispetto ad altre cultivar (Tema, Terom, Macau, ecc.).

Il basso contenuto calorico del carciofo fa sì che sia specialmente indicato nelle diete dimagranti.

I fiori, contengono il lab-fermento (chimosina), che si usa come caglio del latte. La cucina Ligure valorizza molto questo ingrediente, che, per il fatto di maturare in primavera, diventa in tale periodo il componente di una variante della locale torta pasqualina, specialità tradizionalmente a base di bietole. Specialità della cucina Romana sono invece il Carciofo alla Romana (stufato in olio di oliva, brodo vegetale, prezzemolo, aglio e mentuccia), il carciofo alla Giudia fritto in olio di oliva, i carciofi fritti in pastella e l’insalata di carciofi (crudi a lamelle).

Anche nella cucina siciliana, dove specialmente nella piana di Gela, e nella vicina Niscemi, vengono prodotti una larga fetta dell’output nazionale, il carciofo ricopre un ruolo di rilievo, venendo utilizzato in molte pietanze ed anche consumato in occasione di festività locali e religiose.

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La mia collezione personale di ricette. Provale sono tutte state preparate e provate personalmente. Buon appetito :D

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