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Caviar de Provence

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Ingredienti

Regolare le porzioni
120gr Filetti di acciuga sotto sale
200gr Olive nere liguri o taggiasche
2 cucchiai Capperi sotto sale
1 limone solo succo
2 bicchieri Olio Evo
qb Pepe

informazioni Nutrizionali

20,3g
Proteine
131
Calorie
Grassi
Carboidrati
Zuccheri

Caviar de Provence

Caviar de Provence

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Mettere tutti gli ingredienti preparati nel frullatore, frullare prima a bassa velocità, infine per qualche attimo ad alta, fino ad ottenere una salsa omogenea della consistenza di una purea.
Se si vuole ottenere una salsa più omogenea e raffinata, passarla al colino fine.

  • 10
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Caviar de Provence

Il Caviar de Provence è una salsa tipica della Provenza chiamata anche tapenade. Il Caviar de Provence spalmato su crostini di pane casereccio leggermente abbrustoliti diventa un ottimo accompagnamento agli aperitivi.

 

Per il Caviar de Provence
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:

  • le olive nere, snocciolarle e tenere da parte
  • le acciughe e tenere da parte
  • i capperi e tenere da parte.

Spremere un limone nello spremiagrumi
e tenere il succo da parte.

Mettere tutti gli ingredienti preparati nel frullatore,
frullare prima a bassa velocità, infine per qualche attimo ad alta,
fino ad ottenere una salsa omogenea della consistenza di una purea.

Se si vuole ottenere una salsa più omogenea e raffinata,
passarla al colino fine.

Usare la salsa per tutte le preparazioni per cui necessiti il suo uso
o la si voglia utilizzare.

 

 

Note
Le dosi sono per 250gr di salsa
La salsa non deve essere mai riscaldata.

Il Caviar de Provence è eccellente anche usata come salsa a crudo per gli spaghetti, o per il riso bollito e condito, prima, con 1 noce di burro crudo.

L’acciuga o alice (Engraulis encrasicolus (Linnaeus, 1758)) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Engraulidae di grande importanza economica. Acciuga deriva dal latino volgare apiua o apiuva per il classico aphyē, dal greco ἀφύη aphýē, nome di un piccolo pesce. Il termine alice, di area italiana meridionale, napoletana e siciliana (alici), deriva dal latino hallēx, allēx, alēc, hallēc o allēc, -ēcis, una salsa simile al garo, fatta con interiora fermentate di pesce, e a sua volta dal greco ἁλυκόν halykón, da confrontare con ἁλυκίς halykís (“salamoia”)

La specie è diffusa nell’Oceano Atlantico orientale, tra la Norvegia ed il Sud Africa. È presente e comune anche nei mari Mediterraneo , Nero e D’Azov. Alcuni esemplari sono stati catturati nel canale di Suez; si tratta quindi di una delle poche specie di pesci mediterranei che hanno intrapreso una migrazione verso il Mar Rosso in senso contrario a quello dei migranti lessepsiani. Si alimenta di giorno. Si nutre di zooplacton, le prede principali sono crostacei copepodi e stadi larvali di molluschi.

L’acciuga è una delle specie ittiche più importanti per le marinerie del mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico temperato caldo europeo. La sua cattura avviene con vari metodi (reti da strascico, reti da posta, ecc.), ma principalmente con un’apposita rete da circuizione nota come ciànciolo, in cui i banchi di acciughe e altri piccoli pesci pelagici vengono attratti da fonti luminose (lampàre). Nell’area mediterranea il bacino più produttivo risulta il mar Adriatico con l’80% dello sbarcato italiano. La misura minima per la commercializzazione nella UE è di 9 cm.

L’acciuga ha carni buone che vengono consumate sia fresche (ad esempio ripiene), sia conservate in svariati modi: sotto sale, sott’olio, come pasta d’acciughe, ecc. Le acciughe conservate entrano a loro volta in numerose ricette; ad esempio in Piemonte, dove in passato grazie alla conservazione sott’olio o sotto sale erano uno dei pochi pesci di mare tradizionalmente disponibili, oltre che alla base della bagna càuda sono utilizzate come antipasto sotto forma di acciughe al verde.

È oggetto, soprattutto nel mar Adriatico, di sovvrapesca. Si stima che la sola flotta di Chioggia in estate rigetti in mare tra le 6 e le 9 tonnellate al giorno di acciughe (e sardine) morte, per ogni coppia di navi, a causa del prezzo di mercato non remunerativo. Gli stock ittici si sono notevolmente ridotti nell’arco degli ultimi decenni

 

Bisca

 

 

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Chef Ricettiamo

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La mia collezione personale di ricette. Provale sono tutte state preparate e provate personalmente. Buon appetito :D

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