Cavolfiore al Prosciutto

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Cavolfiore al Prosciutto

Il Cavolfiore al Prosciutto è un contorno gustoso e saporito, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.

Per il Cavolfiore al Prosciutto disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Pelare l’aglio e tenere da parte.

Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato,
tagliare a striscioline il prosciutto crudo e tenere da parte.

Togliere le foglie ed il torsolo al cavolfiore, tagliarlo a cimette,
lavarlo sotto acqua corrente e tenere da parte.

In una pentola piena di acqua bollente salata,
mettere a lessare le cimette di cavolfiore per 25 minuti a fiamma moderata.

Scolarle, metterle in una ciotola e far raffreddare.

In una padella antiaderente capiente mettere a sfrigolare il burro.

Aggiungere l’aglio, schiacciarlo con una forchetta e farlo rosolare.

Eliminare l’aglio.

Aggiungere il prosciutto crudo a striscioline,
le cimette di cavolfiore, pepe, sale
e cuocere per 5 minuti mescolando.

Depositare le cimette con il prosciutto
ordinatamente su di un piatto di portata.

Servire in tavola direttamente su piatto di portata
o ad ogni commensale su piatto individuale.

 

 

Nota

Il Cavolfiore al Prosciutto può accompagnare carni al forno od arrostite.

Il cavolfiore (Brassica oleracea L. var. botrytis) è una varietà di Brassica Olearacea. Il cavolfiore è caratterizzato da un’inflorescenza, detta testa o palla, costituita da numerosi peduncoli fiorali, molto ingrossati e variamente costipati.

L’infiorescenza a corimbo, che può assumere una varia colorazione (bianca, paglierina, verde, violetta) costituisce la parte commestibile dell’ortaggio.

Il cavolfiore ha numerose varietà, che vengono distinte in base all’epoca di maturazione, per cui vi sono varietà precocissime (raccolte ad ottobre), precoci (raccolte a novembre-dicembre), invernali (raccolte a gennaio-febbraio) e tardive (raccolte da marzo a maggio).

Oltre alle più diffuse varietà con l’infiorescenza bianca esistono altre con differenti colorazioni, come ad esempio il cavolfiore verde di Macerata o il cavolfiore violetto di Catania.

Il cavolfiore può essere consumato bollito, fritto, arrostito o cotto al vapore. Può essere usato come contorno o anche come piatto principale, nella preparazione di zuppe di verdura.

Contrariamente a ciò che si pensa, questo ortaggio può essere mangiato anche crudo, misto alle insalate.

Si deve prendere solo la parte superiore del “fiore”, le cosiddette testine, il resto si può usare cotto come al solito, e tagliarle a fettine sottili il più possibile.

Queste, aggiunte alle verdure miste, saranno una prelibatezza.

Un buon misto può essere fatto da varietà diverse di cicorie, lattughe e indivie.

E ancora, spinaci, cavolo cappuccio o verza, sempre tagliati sottili, cetriolo, pomodoro, rucola, valerianella o gallinella che dir si voglia, erba cipollina, tarassaco e infine cipolla, sempre tagliata.

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