Ingredienti
- da 1 kg Cavolfiore
- 50gr Olive nere
- 50gr Olive verdi
- 30gr Capperisotto sale
- 4 Filetti di acciugasotto olio
- 3 spicchi Aglio
- 1 ciuffetto Prezzemolo
- 3 cucchiai Olio Evo
- 1 cucchiaio aceto
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Cavolfiore alla Terronica
Il Cavolfiore alla Terronica è un contorno gustoso e saporito, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.
Per il Cavolfiore alla Terronica
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Togliere le foglie ed il torsolo al cavolfiore,
tagliarlo a cimette, lavarlo sotto acqua corrente
e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Pelare, l’aglio e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato,
tagliare a fettine le olive verdi e nere
e tenere da parte.
Lavare i capperi sotto acqua corrente,
strizzarli e tenere da parte.
Sgocciolare i filetti di acciuga dall’olio di conservazione,
tagliarle a pezzetti e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente salata,
mettere a lessare le cimette di cavolfiore
per 25 minuti a fiamma moderata.
Scolarle, metterle in una ciotola e far raffreddare.
In una insalatiera mettere l’aglio schiacciato con i rebbi di una forchetta,
le olive verdi e nere a filetti, i pezzetti di acciuga, i capperi,
il prezzemolo tritato, olio evo, aceto bianco,
pepe macinato al momento, sale
e mescolare bene.
Eliminare l’aglio, aggiungere le cimette di cavolfiore
e mescolare bene.
Servire in tavola direttamente nell’insalatiera
o ad ogni commensale
su piatto individuale.
Nota
Il Cavolfiore alla Terronica può accompagnare carni o pesci lessati.
Il cavolfiore (Brassica oleracea L. var. botrytis) è una varietà di Brassica Olearacea. Il cavolfiore è caratterizzato da un’inflorescenza, detta testa o palla, costituita da numerosi peduncoli fiorali, molto ingrossati e variamente costipati.
L’infiorescenza a corimbo, che può assumere una varia colorazione (bianca, paglierina, verde, violetta) costituisce la parte commestibile dell’ortaggio.
Il cavolfiore ha numerose varietà, che vengono distinte in base all’epoca di maturazione, per cui vi sono varietà precocissime (raccolte ad ottobre), precoci (raccolte a novembre-dicembre), invernali (raccolte a gennaio-febbraio) e tardive (raccolte da marzo a maggio).
Oltre alle più diffuse varietà con l’infiorescenza bianca esistono altre con differenti colorazioni, come ad esempio il cavolfiore verde di Macerata o il cavolfiore violetto di Catania.
Il cavolfiore può essere consumato bollito, fritto, arrostito o cotto al vapore. Può essere usato come contorno o anche come piatto principale, nella preparazione di zuppe di verdura.
Contrariamente a ciò che si pensa, questo ortaggio può essere mangiato anche crudo, misto alle insalate.
Si deve prendere solo la parte superiore del “fiore”, le cosiddette testine, il resto si può usare cotto come al solito, e tagliarle a fettine sottili il più possibile.
Queste, aggiunte alle verdure miste, saranno una prelibatezza.
Un buon misto può essere fatto da varietà diverse di cicorie, lattughe e indivie.
E ancora, spinaci, cavolo cappuccio o verza, sempre tagliati sottili, cetriolo, pomodoro, rucola, valerianella o gallinella che dir si voglia, erba cipollina, tarassaco e infine cipolla, sempre tagliata.