Ingredienti
- 1 da 1kg Cavolfiore
- 300gr Passata di pomodoro
- 10 Filetti di acciugasotto olio
- 20gr Burro
- 2 spicchi Aglio
- 1 rametto rosmarino
- 3 cucchiai Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Cavolfiore in Salsa di Pomodoro
Il Cavolfiore in Salsa di Pomodoro è un contorno gustoso e saporito, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.
Per il Cavolfiore in Salsa di Pomodoro
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Togliere le foglie ed il torsolo al cavolfiore,
lavarlo sotto acqua corrente e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
il rosmarino e tenere da parte.
Pelare, tritare finemente l’aglio
e tenere da parte.
Sgocciolare le acciughe dall’olio di conservazione,
tritarle e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata,
mettere a sbollentare il cavolfiore per 10 minuti a fiamma moderata.
Scolarlo, farlo raffreddare un po’ e tagliarlo a pezzetti.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo ed il burro.
Aggiungere l’aglio tritato, le acciughe tritate, il cavolfiore a pezzetti,
il rosmarino e cuocere per 5 minuti mescolando.
Unire la passata di pomodoro, ½ litro di acqua tiepida, pepe, sale,
mescolare bene, coprire la padella e cuocere per 25 minuti a fiamma bassa,
mescolare di tanto in tanto.
A cottura ultimata versare il cavolfiore in salsa di pomodoro in una insalatiera.
Servire in tavola direttamente nell’insalatiera
o ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
Il Cavolfiore in Salsa di Pomodoro può accompagnare carni o pesci in umido o lessati.
Il cavolfiore (Brassica oleracea L. var. botrytis) è una varietà di Brassica Olearacea. Il cavolfiore è caratterizzato da un’inflorescenza, detta testa o palla, costituita da numerosi peduncoli fiorali, molto ingrossati e variamente costipati. L’infiorescenza a corimbo, che può assumere una varia colorazione (bianca, paglierina, verde, violetta) costituisce la parte commestibile dell’ortaggio.
Il cavolfiore ha numerose varietà, che vengono distinte in base all’epoca di maturazione, per cui vi sono varietà precocissime (raccolte ad ottobre), precoci (raccolte a novembre-dicembre), invernali (raccolte a gennaio-febbraio) e tardive (raccolte da marzo a maggio). Oltre alle più diffuse varietà con l’infiorescenza bianca esistono altre con differenti colorazioni, come ad esempio il cavolfiore verde di Macerata o il cavolfiore violetto di Catania.
Il cavolfiore può essere consumato bollito, fritto, arrostito o cotto al vapore.
Può essere usato come contorno o anche come piatto principale, nella preparazione di zuppe di verdura. Contrariamente a ciò che si pensa, questo ortaggio può essere mangiato anche crudo, misto alle insalate.
Si deve prendere solo la parte superiore del “fiore”, le cosiddette testine, il resto si può usare cotto come al solito, e tagliarle a fettine sottili il più possibile.
Queste, aggiunte alle verdure miste, saranno una prelibatezza.
Un buon misto può essere fatto da varietà diverse di cicorie, lattughe e indivie. E ancora, spinaci, cavolo cappuccio o verza, sempre tagliati sottili, cetriolo, pomodoro, rucola, valerianella o gallinella che dir si voglia, erba cipollina, tarassaco e infine cipolla, sempre tagliata