Cavolini di Bruxelles al Prosciutto
I Cavolini di Bruxelles al Prosciutto sono un contorno gustoso e saporito, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.
Per i Cavolini di Bruxelles al Prosciutto
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato,
tagliare a dadini il prosciutto cotto e tenere da parte.
Togliere le foglioline esterne ai cavolini,
lavarli sotto acqua corrente e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata,
mettere a lessare i cavolini per 20 minuti a fiamma moderata.
In una padella antiaderente mettere a sfrigolare 60gr di burro.
Scolare i cavolini e disporli ordinatamente in un sol strato
nella padella con i dadini di prosciutto cotto
e far insaporire per 8 minuti
mescolando di tanto in tanto.
In una padella antiaderente capiente
mettere a sfrigolare i restanti 40gr di burro.
Disporre ordinatamente in un sol strato nella padella i crostini di pane
e far dorare da ambo le parti.
Mettere i cavolini di Bruxelles
su di un piatto di portata contornati dai crostini di pane.
Servire in tavola
direttamente sul piatto di portata.
Nota
Per limitare il cattivo odore, emanato dai cavoli, mettere nell’acqua di cottura 1 foglia di alloro.
I Cavolini di Bruxelles al Prosciutto si possono accompagnare a carni o pesci al forno.
Il cavolo di Bruxelles è una cultivar di Brassica oleracea.
La parte commestibile è costituita dai germogli ascellari della pianta, i cavolini o cavoletti di Bruxelles.
Questa cultivar è nota anche come Brassica oleracea var. gemmifera DC., nome ritenuto sinonimo di Brassica oleracea.
I germogli ascellari, di forma globulare, crescono alla base delle foglie principali e sono costituiti da foglioline embricate, l’una che copre una o due sottostanti, come i carciofi. Il portamento di questa pianta ricorda il cavolo nero toscano e la coltura è molto simile.
Per crescere, la pianta, predilige un clima fresco, tipico del nord Europa.
È però sensibile alle temperature troppo basse, oltre che al caldo eccessivo.
I cavolini, solitamente, vengono consumati cotti al vapore e poi spalmati con un po’ di burro.
A volte viene aggiunto del limone.
Ma ci sono svariate ricette che si ispirano a questa verdura.
Quando vengono cotti, tutti i cavoli emanano un cattivo odore perché sono ricchi di composti di zolfo, che vengono liberati dalla cottura.
I solfuri, in gran parte svaniscono al 90% dopo 8 minuti di cottura, e l’estrazione è totale dopo 16 minuti.
Tuttavia, tutti i cavoli contengono anche sostanze nutrizionali molto utili, per le quali è stato ipotizzato anche una funzione di prevenzione del cancro.
Poiché tali sostanze si disperdono con la cottura, alcuni ricercatori suggeriscono di cuocerli nella pentola a pressione, in modo da ridurre sia il tempo di cottura sia la perdita di tali sostanze, ottenendo anche una minor diffusione di cattivi odori.
È molto utile, nei casi in cui è possibile, ad esempio in insalata e nei crauti, usare anche i cavoli non cotti, dato che essi contengono in condizione non modificata sostanze utili, anche composti dello zolfo, e vitamine, infatti alcune vitamine, come la vitamina C, si degradano con la cottura.