Ingredienti
- 1kg Cavolo Nero
- 2 spicchi Aglio
- 4 cucchiai Olio Evo
- 2 cucchiai Vino bianco secco
- 1/2 cucchiaino Peperoncinoin polvere
- qb Sale
Direzione
Cavolo Nero alla Molisana
Il Cavolo Nero alla Molisana è un contorno gustoso e saporito, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per il Cavolo Nero alla Molisana
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Pelare l’aglio e tenere da parte.
Lavare le foglie di cavolo nero per eliminare eventuali residui di terra,
tagliarle a filetti, scolarle e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata,
mettere a lessare i filetti di cavolo nero per 15 minuti a fiamma moderata.
Scolarlo e depositarlo su di un piatto di portata.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere l’aglio, schiacciarlo con una forchetta e far rosolare.
Eliminare l’aglio, mettere i filetti di cavolo nero, sale, pepe,
peperoncino e cuocere a fiamma moderata per 15 minuti, mescolare di tanto in tanto.
Dopo 10 minuti aggiungere il vino bianco, far evaporare e portare a termine la cottura,
mescolare di tanto in tanto.
Servire in tavola su piatto di portata
o ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
Il Cavolo Nero alla Molisana è un ottimo contorno per accompagnare arrosti di maiale o di manzo al forno.
Il cavolo (Brassica oleracea) è una pianta appartenente alla famiglia delle brassicacee, è una pianta biennale che forma in genere una rosetta di foglie durante il primo anno di vita. Il secondo anno si forma una inflorescenza più o meno alta che porta numerosi fiori gialli a quattro petali. Oltre che per l’alimentazione umana i cavoli delle diverse cultivar vengono utilizzati come foraggio o come pianta ornamentale.
Il più rinomato tra i cavoli neri è quello toscano.
La pianta è coltivata da lunghissimo tempo e nel corso dei secoli ne sono state selezionate molte varietà e cultivar. La forma selvatica dalla quale hanno avuto origine tutte queste tipologie (talvolta indicata come Brassica oleracea subsp. oleracea), è originaria delle coste atlantiche dell’Europa occidentale.
Le diverse varietà di cavoli hanno numerosi impieghi in cucina.
Sono molto usati nella cucina italiana, e anche in quella europea e asiatica, sia crudi sia cotti. Per ciascuna varietà esistono ricette e utilizzi particolari.
Quando vengono cotti, tutti i cavoli emanano un cattivo odore perché sono ricchi di composti di zolfo, che vengono liberati dalla cottura.
I solfuri, in gran parte svaniscono al 90% dopo 8 minuti di cottura, e l’estrazione è totale dopo 16 minuti.
Tuttavia, tutti i cavoli contengono anche sostanze nutrizionali molto utili, per le quali è stato ipotizzato anche una funzione di prevenzione del cancro. Poiché tali sostanze si disperdono con la cottura, alcuni ricercatori] suggeriscono di cuocerli nella pentola a pressione, in modo da ridurre sia il tempo di cottura sia la perdita di tali sostanze, ottenendo anche una minor diffusione di cattivi odori.
È molto utile, nei casi in cui è possibile (ad esempio in insalata e nei crauti) usare anche i cavoli non cotti, dato che essi contengono in condizione non modificata sostanze utili (anche composti dello zolfo), e vitamine (infatti alcune vitamine, come la vitamina C, si degradano con la cottura).