Chimichurri
Il Chimichurri è una salsa verde tipica dell’Argentina ma apprezzata in tutta l’America Latina. Il Chimichurri è una salsa salutare ideale per ogni occasione. Il Chimichurri si usa anche nella marinatura delle preparazioni per la carne alla griglia.
Per il Chimichurri
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di prezzemolo e tenere da parte.
Pelare l’aglio, eliminare il germoglio verde interno,
soprattutto quando l’aglio non è più novello e tenere da parte.
Frullare bene tutti gli ingredienti per 30 secondi.
Versare questa salsa in una ciotola
e lasciarla riposare per almeno 3 ore
in modo che possa sviluppare tutto il suo aroma.
Al momento di servirla dare una mescolata con una forchetta
in modo da amalgamare di nuovo bene tutti i suoi ingredienti.
Servire in tavola in salsiera ad uso di tutti i commensali.
Usare la salsa per tutte le preparazioni per cui necessiti il suo uso
o la si voglia utilizzare.
Nota
Questa salsa di origine argentina (si pronuncia cimiciurri) è ottima da mettere sulle carni alla griglia o arrosti.
Si conserva per qualche giorno in frigorifero.
Il chimichurri e la salsa criolla sono le 2 salse che accompagnano l’asado. Il Chimichurri è una salsa molto saporita che esalta il sapore della carne. Il Chimichurri è l’ingrediente segreto che accompagna ed esalta ogni grigliata in stile Argentino.
L’aglio (Allium sativum ) è una pianta coltivata bulbosa, assegnata tradizionalmente alla famiglia delle Lilliaceae.
Il suo utilizzo primo è quello di condimento, ma è ugualmente usato a scopo terapeutico per le proprietà congiuntamente attribuitegli dalla scienza e dalle tradizioni popolari.
A causa della sua coltivazione molto diffusa l’aglio viene considerato quasi ubiquitario, ma le sue origini sono asiatiche (sono state rintracciate nella Siberia sud-occidentale), velocemente diffusosi nel bacino mediterraneo e già conosciuto nell’antico Egitto.
L’odore caratteristico dell’aglio è dovuto a numerosi composti organici di zolfo tra cui l’ alliina ed i suoi derivati, come l’allicina ed il disolfuro di diallile.
La pianta non ama il freddo autunno-invernale. Allora comincia ad afflosciarsi, fino a seccarsi del tutto. È a questo punto che il tubero sotterraneo andrebbe raccolto. I bulbi che invece si lasciano in loco, rivegeteranno l’anno seguente, coi primi caldi. L’aglio in cucina è molto utilizzato come condimento, ad esempio come ingrediente per salse come Bagna cauda, pesto, aioli, tzatziki . La parte commestibile sono i bulbilli (spicchi). Si consuma crudo o cotto, fresco o secco, intero, a fettine, tritato, in polvere. Talvolta gli spicchi vengono utilizzati per insaporire la pietanza ma non vengono direttamente consumati.
Nel folclore europeo, si riteneva che l’aglio tenesse lontani i vampiri e si indossava in un sacchetto intorno al collo. Questa tradizione si può collegare al fatto che i vampiri erano considerati dei “parassiti” e conseguentemente l’aglio, avendo proprietà antibatteriche, li teneva lontani.
Il suo potere antisettico era noto fin dall’antichità: nel Medioevo i medici usavano delle mascherine imbevute di succo d’aglio per proteggersi dalle infezioni e tutt’oggi è ampiamente usato nella medicina popolare.
Si consigliava di tenere l’aglio addosso la notte che precede il 24 giugno (S. Giovanni Battista) insieme ad altre erbe per proteggersi dalle streghe che in quella data, secondo la tradizione, celebrerebbero il grande sabba annuale che coincide con il solstizio d’ Estate.