Ingredienti
- 1kg Cime di rapa
- 50gr Burro
- 1pezzetto Peperoncino
- 3 spicchi Aglio
- 1/2 bicchiere Vino bianco secco
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Cime di Rapa alla Laziale
Le Cime di Rapa alla Laziale sono un secondo piatto gustoso e saporito, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.
Per le Cime di Rapa alla Laziale
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Pulire, lavare, il pezzo di peperoncino
e tenere da parte.
Pelare l’aglio e tenere da parte.
Eliminare le foglie più dure, i torsoli dalle cime di rapa
e lavare bene in acqua corrente.
In una padella antiaderente mettere a scaldare il burro.
Aggiungere il pezzo di peperoncino, gli spicchi di aglio,
schiacciarli con i rebbi di una forchetta e far imbiondire.
Togliere dalla padella aglio e peperoncino, mettere le cime di rapa,
salare, pepare e cuocere per 25 minuti a fiamma moderata.
Bagnare di tanto in tanto con il vino bianco e mescolare.
A cottura ultimata trasferire le cime di rapa
su di un piatto di portata con il loro sugo.
Servire in tavola
direttamente su piatto di portata.
Nota
Le Cime di Rapa alla Laziale sono un ottimo accompagnamento a bistecche cotte in padella.
Le Cime di Rapa alla Laziale sono un piatto tipico della tradizione culinaria del Lazio.
La cima di rapa o Brassica Rapa subsp. sylvestris var. esculenta è un ortaggio tipico dell’agricoltura italiana, coltivato soprattutto in quattro regioni: Lazio, Puglia, Molise e Campania, nelle quali si estende il 95% della superficie agricola dedicata a questa pianta. Introdotta dagli emigranti italiani, la sua coltivazione si è estesa anche all’estero, negli USA ed in Australia.
Della pianta si consumano le infiorescenze in boccio (dette anche friarielli, nel napoletano, broccoletti o broccoli di rapa) insieme alle foglie più tenere che le circondano, secondo ricette che, in generale, fanno riferimento alla tradizione locale nelle diverse regioni. Per la sua caratteristica di vegetare e produrre con basse temperature è considerato un ortaggio autunnale o invernale, di cui si consiglia l’uso per il contenuto in sali minerali, vitamine e fattori antiossidanti. La cima di rapa è largamente utilizzata e molto diffusa nella cucina tradizionale meridionale, in particolare in quella pugliese e campana.
Viene consumata cotta e rappresenta l’ingrediente principale di numerosi piatti tipici della cucina pugliese, tra cui le famose “orecchiette alle cime di rape”, gli “strascinati e cime di rape”, le “rape stufate col peperoncino”, “fave e rape”, “cime di rapa lesse condite con olio evo”. Un ampio utilizzo si ha in abbinamento alla salsiccia, per cui è nota una specialità campana: la pizza con i sasicc’ e friarielli e una simile pugliese: la puccia con rape e salsiccia del tarantino. Si preferisce l’uso di giovani esemplari, non più di 15 cm, per via del loro sapore meno amaro.
Nella zona di Mottola, invece, si preferisce l’uso di esemplari più adulti, tra 25 e 30 cm, accompagnati da un sugo di lumache di terra.