Ingredienti
- 700gr Ceciin scatola
- 1 spicchio Aglio
- 1 Carote
- 1 Cipolla
- 1 costa Sedano
- 200gr Rape
- 50gr Lardo
- 5 cucchiai Olio Evo
- 16 Fetta di pane
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Cisrà Piemontese in Terracotta
Lo Cisrà Piemontese in Terracotta è un primo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.
Per lo Cisrà Piemontese in Terracotta disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Sciacquare sotto acqua corrente i ceci per eliminare il liquido di conservazione e tenere da parte.
Lavare, le rape, pelarle, tagliarle a fettine e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.
Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.
Pelare, lavare, la carota, tritarla e tenere da parte.
Lavare, pestare con la lama di un coltello la gamba di sedano, tagliarla a pezzettini e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tritare il lardo e tenere da parte.
Mettere le fette di pane cosparse con 2 cucchiai di olio evo su di una leccarda da forno, ricoperta da carta da forno, leggermente distanziati gli uni dagli altri.
Infornare a forno caldo a 180°C per 5 minuti, sfornare e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare i ceci per 20 minuti dalla ripresa del bollore.
Mettere, in una pentola di terracotta, con lo spargi-fiamma sotto, 3 cucchiai di olio evo a scaldare a fiamma moderata.
Aggiungere il lardo tritato, la cipolla, la carota, il sedano, l’aglio tutti tritati, sale, pepe, mescolare bene e far rosolare.
Unire i ceci, le rape a fettine e 1 litro di acqua calda.
Mettere il suo coperchio di terracotta sulla pentola e cuocere per 60 minuti a fiamma bassa, mescolare di tanto in tanto.
Se la preparazione asciugasse troppo aggiungere acqua calda.
Servire in tavola direttamente nella pentola di terracotta.
Mettere nelle 4 fondine dei commensali 4 fette di pane abbrustolito ciascuno e versare sopra, con un mestolo. la zuppa di ceci e rape.
Nota
Lo Cisrà Piemontese in Terracotta non è altro che una zuppa di ceci e rape, piatto tradizionale della cucina Piemontese.
ll cece (Cicer arietinum) è una pianta erbacea della famiglia delle Fabaceae.
I semi di questa pianta sono i ceci, legumi ampiamente usati nell’alimentazione umana che rappresentano un’ottima fonte proteica.
Il nome deriva dal latino cicer. È noto che il cognome di Cicerone discendeva da un suo antenato che aveva una caratteristica verruca a forma di cece sul naso.
L’epiteto specifibo “arietinum” si riferisce invece alla somiglianza che hanno i semi con il profilo della testa di un ariete.
È stata una delle prime colture domesticate; il cece coltivato deriva da forme selvatiche del genere Cicer, probabilmente da Cicer Reticolatum.
Le specie selvatiche si sono originate probabilmente in Turchia, mentre le prime testimonianze archeologiche della coltivazione del cece risalgono all’età del bronzo e sono state rinvenute in Iraq; i ceci si diffusero in tutto il mondo antico: antico Egitto, Grecia antica, Impero Romano.
Il cece è la terza leguminosa per produzione mondiale, dopo la soia e il fagiolo; la coltivazione avviene principalmente in India e Australia.
In Italia la coltivazione non è molto diffusa a causa delle basse rese e della scarsa richiesta; viene consumato principalmente in Liguria e in Toscana, dove piatti tipici a base di ceci sono la Farinata e la Panissa, nelle regioni centrali come minestra e nelle regioni meridionali insieme con la pasta.
In Sicilia ne viene utilizzata la farina per produrre le Panelle, l’impasto a base di farina di ceci viene fritto nell’olio.
Questa pianta trova le sue condizioni ottimali in ambienti semiaridi, nei climi temperati viene seminato a fine inverno, data la sua scarsa resistenza al freddo, e raccolta durante l’estate.