Coniglio alla Bellunese
Il Coniglio alla Bellunese è un secondo piatto saporito ed appetitoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici.
Per il Coniglio alla Bellunese
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:
- le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
- il rametto di rosmarino e tenere da parte
- le foglie di salvia e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla e l’aglio
e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
il coniglio, con un coltello ben affilato tagliarlo sul dorso per tutta la sua lunghezza,
premere con le mani in modo di aprirlo completamente
e tagliarlo a pezzi.
Prelevare dal coniglio il fegato ed il cuore,
pulirli, lavarli sotto acqua corrente,
asciugare con carta assorbente da cucina
e tritarli con un coltello ben affilato.
Mettere i pezzi di coniglio in una padella capiente con olio evo,
burro, la cipolla tritata, le foglie di salvia, il rosmarino,
pepe, sale e far rosolare in ogni loro parte rigirandoli ogni tanto.
A rosolatura completata unire il fegato ed il cuore tritati,
il prezzemolo e l’aglio tritati, il vino bianco
e far cuocere per 40 minuti a fiamma moderata.
Togliere dal fuoco
e posare su di un piatto di portata.
Servire in tavola su piatto di portata
o ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
Il Coniglio alla Bellunese si può accompagnare con insalatina fresca o con patatine fritte o verdura cotta a piacere.
Con il termine coniglio si definisce un gruppo di animali appartenente alla famiglia dei leporidi anche se il termine viene spesso usato per indicare la specie coniglio europeo Oryctolagus Cuniculus.
La parola italiana “coniglio”, come in francese, provenzale e portoghese, deriva dal latino cuniculus, cioè buca sotterranea, con riferimento alle tane scavate dagli animali.
Nonostante l’idea di animale placido che l’opinione pubblica ha dei conigli, questi animali possono rivelarsi particolarmente aggressivi fra loro: in particolare i maschi, pur mostrando rituali aggressivi come lo spruzzare la propria urina sui contendenti, generalmente rispondono a eventuali sfide attaccando immediatamente e ferendosi anche gravemente con morsi, graffi e calci. I conigli sono animali erbivori, che si nutrono di una vasta gamma di materiali di origine vegetale, dall’erba alle foglie alle radici.
Per ricavare il massimo quantitativo di nutrimento disponibile dal cibo, i conigli sono soliti reingerire parte delle proprie feci (cosiddetti “ciecotrofi”) per rielaborarne il contenuto, degradato dalla flora batterica, ed ottenere così alcuni nutrienti essenziali.
Il coniglio è una fonte alimentare di carne bianca e magra, quindi molto adatta alle esigenze nutrizionali umane. La carne di coniglio si può trovare in commercio da allevamento tradizionale o carne di coniglio da allevamento estensivo o meglio ancora da carne di coniglio ottenuta mediante il rispetto del “disciplinare biologico”.
La carne di coniglio è da molti considerata, come quella di trota e di vitello, un alimento ipoallergenico, perciò le sue proteine non producono alcuna allergia alimentare.
La carne di coniglio è utilizzata per la produzione di omogeneizzati per i neonati.
La carne di coniglio è estremamente magra e poco calorica, possiede un’ottima percentuale di proteine ed una quantità di colesterolo molto bassa.
La carne di coniglio contiene potassio, ferro, fosforo e vitamina PP.