Coniglio alla Emiliana
Il Coniglio alla Emiliana è un secondo piatto gustoso e saporito ottimo da gustare con familiari ed amici tutto l’anno.
Per il Coniglio alla Emiliana disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, il coniglio già pulito, tagliarlo in 4 pezzi e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di salvia, tritarle e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, gli aghi di rosmarino, tritarli e tenere da parte.
Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere i 4 pezzi di coniglio, la salvia, il rosmarino, l’aglio tutti tritati, le bacche di ginepro, pepe, sale, irrorare con olio evo, aceto e far marinare per 120 minuti, rigirare di tanto in tanto.
Cuocere il tutto per 60 minuti a pentola coperta ed a fiamma bassa.
Mescolare di tanto in tanto ed aggiungere qualche cucchiaio di olio evo se la preparazione asciugasse troppo.
Terminata la cottura mettere i pezzi di coniglio su di un piatto di portata con il suo sugo di cottura.
Servire in tavola su piatto di portata.
Nota
Il Coniglio alla Emiliana è un secondo piatto della tradizione culinaria emiliana.
Il Coniglio alla Emiliana si può accompagnare con p<atate al forno o con verdure cotte o crude a piacere, secondo la stagione.
Con il termine coniglio si definisce un gruppo di animali appartenente alla famiglia dei leporidi anche se il termine viene spesso usato per indicare la specie coniglio europeo Oryctolagus Cuniculus.
La parola italiana “coniglio”, come in francese, provenzale e portoghese, deriva dal latino cuniculus, cioè buca sotterranea, con riferimento alle tane scavate dagli animali.
Nonostante l’idea di animale placido che l’opinione pubblica ha dei conigli, questi animali possono rivelarsi particolarmente aggressivi fra loro: in particolare i maschi, pur mostrando rituali aggressivi come lo spruzzare la propria urina sui contendenti, generalmente rispondono a eventuali sfide attaccando immediatamente e ferendosi anche gravemente con morsi, graffi e calci.
I conigli sono animali erbivori, che si nutrono di una vasta gamma di materiali di origine vegetale, dall’erba alle foglie alle radici.
Per ricavare il massimo quantitativo di nutrimento disponibile dal cibo, i conigli sono soliti reingerire parte delle proprie feci (cosiddetti “ciecotrofi”) per rielaborarne il contenuto, degradato dalla flora batterica, ed ottenere così alcuni nutrienti essenziali.
Il coniglio è una fonte alimentare di carne bianca e magra, quindi molto adatta alle esigenze nutrizionali umane.
La carne di coniglio si può trovare in commercio da allevamento tradizionale o carne di coniglio da allevamento estensivo o meglio ancora da carne di coniglio ottenuta mediante il rispetto del “disciplinare biologico”.
La carne di coniglio è da molti considerata, come quella di trota e di vitello, un alimento ipoallergenico, perciò le sue proteine non producono alcuna allergia alimentare.
La carne di coniglio è utilizzata per la produzione di omogeneizzati per i neonati.
La carne di coniglio è estremamente magra e poco calorica, possiede un’ottima percentuale di proteine ed una quantità di colesterolo molto bassa.
La carne di coniglio contiene potassio, ferro, fosforo e vitamina PP.