Costolette di Vitello al Basilico
Le Costolette di Vitello al Basilico sono un secondo piatto ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici.
Per le Costolette di Vitello al Basilico disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di basilico, tritarle e tenere da parte.
Lavare le costolette di vitello, asciugarle con carta assorbente da cucina, batterle con il pesta-carne per rompere le fibre, salarle, peparle e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a scaldare 50gr di burro.
Allineare le costolette ordinatamente e far rosolare a fiamma vivace da ambo le parti.
Abbassare la fiamma e continuare la cottura per 15 minuti, rigirarle 1 sola volta.
Sgocciolarle sopra la padella di cottura.
Disporre le costolette su di un piatto di portata e tenere al caldo.
Nella padella con il fondo di cottura versare il vino bianco e far evaporare.
Unire 3 cucchiai di acqua calda, il basilico tritato e far addensare a fiamma moderata mescolando.
Fuori dal fuoco unire il restante burro e mescolare bene.
Versare la salsina al basilico appena preparata sulle costolette di vitello.
Servire in tavola direttamente su piatto di portata.
Nota
Le Costolette di Vitello al Basilico si possono accompagnare come contorno con verdura fresca di stagione.
Vitello (dal latino vitellus, diminutivo di vitulus) è il nome del bovino maschio di età inferiore ai 12 mesi, di peso inferiore ai 250 kg.
Rispetto alle relative carni da cucina, si distinguono due tipi di vitello:
Vitello comune, bovino precocemente svezzato e alimentato con foraggi e mangimi
Vitello sanato (o semplicemente “sanato”), vitello maschio castrato alimentato fino al raggiungimento del peso indicato, esclusivamente con latte e, negli ultimi mesi prima della macellazione, latte addizionato con uova
Data la giovane età di macellazione del bovino, la carne di vitello è considerata “bianca”.
Con questa denominazione s’intendono i bovini macellati in età compresa tra i 12 e i 18 mesi. La carne di vitellone, considerata anch’essa “bianca”, contiene meno acqua di quella del più giovane vitello, con differenze che vanno dal 20% al 30% in meno.
Si tratta di carne meno tenera, ma più gustosa di quella del vitello.