Ingredienti
- 6 fette mortadellaspessore 5mm
- 100gr Mozzarella
- 150cl Besciamella
- 80gr Pangrattato
- 1/2 litro olio arachidi
Direzione
Cotolette di Mortadella
Le Cotolette di Mortadella sono un piatto versatile si possono servire come antipasto o come secondo piatto o in un buffet, ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici.
Per le Cotolette di Mortadella
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Mettere il pangrattato in una ciotola e tenere da parte.
Sul piano di lavoro tagliare a fettine sottili la mozzarella,
depositarle su di un piatto piano e tenere da parte.
Distribuire le 6 fettine di mortadella tagliate allo spessore di 5 mm
su di un piatto di portata, se fossero troppo grandi tagliarle a metà e tenere da parte.
Mettere sopra ogni fetta di mortadella una fettina di mozzarella.
Mettere la besciamella, vedi nota, in una ciotola grande
e tenere da parte.
Passare le fettine con la mozzarella nella besciamella
in modo da farla aderire bene in ogni loro parte.
Passare le fettine nel pangrattato in ogni loro parte,
in modo che aderisca perfettamente.
In una padella antiaderente mettere a scaldare bene
l’olio di arachide.
Aggiungere le fettine di mortadella impanate a friggere,
un po’ per volta, in ogni loro parte, a fiamma moderata.
Prelevare con il mestolo forato le fettine impanate.
Depositarle su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.
Disporle su piatto di portata.
Servire in tavola su piatto di portata
o ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
Se non si vuole usare la besciamella già pronta e la si vuole fare in casa seguire la ricetta di seguito riportata:
Ingredienti: 1 l. latte – 70gr burro – 70 gr farina – sale – pepe – noce moscata In una pentola mettere a scaldare il latte con sale, pepe e noce moscata, fino al raggiungimento del punto di fumo cioè 80/90° C (non bollire).
In un’altra pentola mettere a sciogliere il burro, una volta sciolto aggiungere la farina e girare il tutto con una frusta.
Quando il burro e la farina cuociono aggiungere un po’ di olio di arachidi.(roux)
Togliere il roux dal fuoco e versarlo nel latte.
Il roux serve a dare densità alla besciamella.
Cuocere fino a quando il latte non bolle diventando denso (per circa 10 minuti).
Per quantità maggiori o minori si deve riproporzionare il tutto.
Le Cotolette di Mortadella si possono accompagnare con patatine fritte o con verdure cotte o crude.
La mozzarella è un latticino a pasta filata originario dell’Italia Meridionale prodotta da secoli anche nel Centro Italia, oggi la sua produzione è diffusa in vari paesi del mondo.
Viene preparata con latte bufalino oppure con latte vaccino, assumendo per legge le seguenti denominazioni.
“Mozzarella di bufala campana”: indica la mozzarella di latte bufalino a denominazione di origine protetta – fino al 1996 era la sola a poter essere chiamata semplicemente “mozzarella”.
“Mozzarella (nome marca) di latte di bufala”: indica la mozzarella di latte bufalino che non ha la denominazione di origine protetta.
“Mozzarella” (senza ulteriori specificazioni) o “mozzarella di latte vaccino” o “fior di latte”: indicano la mozzarella di latte vaccino.
“Mozzarella di bufala” e “Mozzarella bufalina” sono denominazioni non consentite dalla legge.
La mozzarella deve il suo nome all’operazione di mozzatura compiuta per separare dall’impasto i singoli pezzi durante la lavorazione artigianale, come testimonia anche la sua antica denominazione: mozza.
Le origini della mozzarella si perdono nel tempo e gli autori non sono d’accordo sull’epoca in cui fu inventato questo latticinio (più comunemente, ma meno correttamente, detto latticino); certamente esso ha una lunga storia. La mozzarella, a causa della necessità di essere consumata freschissima, sino all’avvento delle ferrovie era prodotta in piccole quantità ed era consumata esclusivamente nei pressi dei luoghi di produzione. Nei ricettari di epoca medioevale, tra i latticini più citati ci sono invece le provature, maggiormente conservabili della mozzarella, e dunque più facilmente commerciabili.
Oltre che da solo latte di bufala o solo latte vaccino, questo latticinio si può ricavare anche da latte misto ossia miscelato: in questo caso, i produttori sono tenuti a specificare le varie percentuali di latte bufalino e vaccino contenute adeguandosi alla legge che impone di apporre sull’etichetta il solo nome generico mozzarella, seguito dalla lista degli ingredienti.
Altre qualità sono quelle di solo latte pecorino e solo latte caprino la variante pecorina è tradizionalmente preparata in certe zone, mentre quella caprina è di origine recente. Esiste anche la variante definita da pizza che è riconosciuta da una norma legale; deve contenere meno acqua e grasso: 15-20% contro il 20-25% di quella da tavola.
La mozzarella è prodotta nelle tipiche forme tonde e sferoidali più o meno appiattite, in varie pezzature, ossia dal bocconcino di 80-100 grammi alle forme da mezzo chilo e più: certi pezzi da latte bufalino arrivano a 5 chili; altre forme sono quella a treccia e, recentemente, a rotolo; esiste anche in versione affumicata. Di produzione esclusivamente industriale, è la pezzatura a ciliegina. In Molise(in particolare a Bojano) ed in Puglia viene prodotta anche nelle tipiche forme a fiaschetto.
La mozzarella viene consumata soprattutto al naturale; a volte è accompagnata da prosciutto crudo, altre volte condita con olio o utilizzata in insalate: tipica la caprese, con pomodori, origano, basilico e olio evo.
La mozzarella è inoltre molto usata su pizze, calzoni, panzerotti, cresce e in moltissime altre ricette, tradizionali come le melanzane alla parmigiana e la mozzarella in carrozza, o anche innovative, come le mozzarelline impanate e fritte.
Per produrre la tradizionale Pizza Napoletana SGT bisogna utilizzare, secondo il disciplinare, esclusivamente la mozzarella STG o il fior di latte Appennino meridionale (per la “Pizza Napoletana Margherita” STG) oppure la mozzarella di bufala campana DOP (per la “Pizza Napoletana Margherita Extra” STG) tagliata a listelli.