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Cozze al Vino Bianco

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Ingredienti

Regolare le porzioni
1,5kg Cozze
1 bicchiere Vino bianco secco
1 Scalogno
1 alloro
1 ciuffetto Prezzemolo
30gr Burro
1 limone
1 cucchiaio Farina 00
qb Pepe

informazioni Nutrizionali

23,5g
Proteine
170k
Calorie
4,5g
Grassi
7,3g
Carboidrati
0,9g
Zuccheri

Cozze al Vino Bianco

Cozze al Vino Bianco

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Cozze al Vino Bianco:
Mettere le cozze cotte allineate su di un piatto di portata e tenere da parte.
Nella padella di cottura delle cozze mettere il rimanente scalogno tritato, il ½ bicchiere di vino rimasto e far evaporare quasi tutto a fiamma vivace.
Aggiungere il liquido filtrato delle cozze, ed il burro a fiocchetti impastato con la farina e portare ad ebollizione, cuocere per 2 minuti, unire il succo di limone e mescolare bene.
Versare sulle cozze la salsina appena preparata e spolverizzare con il prezzemolo tritato.

  • 60
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Cozze al Vino Bianco

Le Cozze al Vino Bianco sono un piatto versatile, gustoso e saporito si possono servire come antipasto o come secondo piatto, ideali per un pranzo od una cena importanti a base di pesce, in famiglia o con amici.

Per le Cozze al Vino Bianco disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, la foglia di alloro e tenere da parte.

Spremere un limone nello spremiagrumi e tenere il succo da parte.

Pulire, lavare, tritare lo scalogno e tenere da parte.

Mettere le cozze sotto acqua corrente, eliminare il bisso, la barbetta che esce dalle due valve.

Spazzolarle una ad una, sempre sotto acqua corrente per rimuovere completamente tutte le incrostazioni.

Mettere le cozze man mano che si spazzolano in una ciotola capiente con acqua ed una manciata di sale grosso.

Lasciar riposare per 3 ore, in modo che ogni residuo di impurità vengano espulse dall’interno del mitile.

Cambiare l’acqua 3 o 4 volte nelle 3 ore aggiungendo sempre una manciata di sale grosso.

Mettere le cozze in uno scola pasta e far sgocciolare.

In una padella antiaderente mettere a scaldare 15gr di burro, metà dello scalogno tritato, ½ bicchiere di vino bianco secco, la foglia di alloro e 3 macinate di pepe.

Aggiungere da subito le cozze e lasciar cuocere, a padella coperta, fino alla apertura di tutti i frutti di mare.

Versarli in un colapasta, con sotto una pentola, in modo da raccogliere il liquido di cottura, filtrarlo al colino fine e tenere da parte.

Mettere le cozze cotte allineate su di un piatto di portata e tenere da parte.

Nella padella di cottura delle cozze mettere il rimanente scalogno tritato, il ½ bicchiere di vino rimasto e far evaporare quasi tutto a fiamma vivace.

Aggiungere il liquido filtrato delle cozze, ed il burro a fiocchetti impastato con la farina e portare ad ebollizione, cuocere per 2 minuti, unire il succo di limone e mescolare bene.

Versare sulle cozze la salsina appena preparata e spolverizzare con il prezzemolo tritato.

Servire in tavola direttamente sul piatto di portata.

 

 

Nota

Le Cozze al Vino Bianco si possono accompagnare con delle fette di pane abbrustolito.

Il mitilo o cozza (Mytilus galloprovincialis), Regolamento (CE) N. 1638/2001 e Regolamento (CE) N. 216/2009), è un mollusco bivalve ed equivalve. I mitili vengono chiamati comunemente anche cozze, muscoli, peoci, pedoli, móscioli, a seconda della zona geografica italiana. Quando è necessario distinguere questa specie dalle altre del genere Mytilus, essa viene indicata con l’espressione mitilo mediterraneo.

È un mollusco lamellibranco, dotato cioè di branchie a lamelle che assorbono l’ossigeno per la respirazione e che trattengono contemporaneamente il cibo per l’alimentazione, costituita soprattutto da placton e particellato organico in sospensione.

La distribuzione naturale del mitilo mediterraneo comprende tutte zone ove vi siano scogli, emersi o sommersi, in tutto il Mediterraneo, il Mar Nero e la fascia costiera dell’Atlantico orientale, dal Marocco alle Isole Britanniche.

I mitili sono frutti di mare molto apprezzati. Per questo motivo essi sono allevati in vivai distribuiti in tutto il Mediterraneo ed in alcune zone, particolarmente vocate, si pratica la pesca dei mitili selvatici.

Molte sono le ricette gastronomiche che vedono i mitili come protagonisti come in pentola o padella (eventualmente con vino bianco, pepe o altri aromi) insieme ai loro gusci; come componente di spiedini; fritti in pastella; come componente di sughi per condire la pasta, da soli o con altri frutti di mare; gratinati al forno con pan grattato, prezzemolo, aglio ed olio di oliva; in pentola con solo pepe e cotte con il coperchio (dopo opportuna pulizia dei gusci e del bisso – il filamento tipo spago che le tiene ancorate). Nel napoletano questa preparazione si chiama “impepata di cozze”, mentre se vi si aggiunge l’aglio e l’olio si chiama “sauté di cozze”.

Il mitilo mediterraneo è edule, ma il suo consumo richiede molte precauzioni poiché esso, se cresciuto in zone marine prossime a scarichi urbani od in zone ove le correnti marine trascinano elementi provenienti da acque reflue, può essere facilmente ricettacolo di batteri e/o virus molto pericolosi. Infatti i mitili, come d’altro canto tutti i lamellibranchi, filtrano attraverso le loro branchie una gran quantità di acqua trattenendone particelle e microorganismi in essa sospesi. I mitili potrebbero essere utilizzati per la depurazione delle acque, in quanto possono filtrare fino a 1000 litri di acqua al giorno. Per i motivi suddetti è sconsigliabile l’uso comune di mangiarli crudi. In ogni caso nella cottura i mitili devono necessariamente aprirsi in modo tale da far fluire il calore al centro del mollusco uccidendo tutti i batteri.

 

Cozze alla Crema

 

Pasta Fagioli e Cozze

 

 

 

 

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