Crespelle alla Marmellata
Le Crespelle alla Marmellata sono ottime da servire come dessert a fine pasto ma anche per la merenda.
Per le Crespelle alla Marmellata
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In un pentoline mettere il brandy
e farlo scaldare per 3 minuti a fiamma vivace e tenere da parte.
Preparare le crespelle:
In un pentolino antiaderente far sciogliere il burro a fiamma bassa
e tenere da parte.
In una ciotola mettere la farina e farla sciogliere con il latte
mescolando con una forchetta.
Aggiungere le uova, il sale, il burro fuso tiepido
e frustare con lo sbattitore elettrico al fine di ottenere un composto liscio
ed omogeneo.
In una padella per crepes,
o in una padella antiaderente di 22cm di diametro,
far sciogliere 20gr di burro,
a fuoco moderato.
Versare 2 cucchiai di composto preparato,
agitare la padella in modo che il composto ricopra tutta la superfice della padella,
e far rassodare da una parte.
Montare l’altra parte di padella per crepes
e girarla per far rassodare la crepe anche dall’altra parte,
se non si possiede la padella apposita aiutarsi con un piatto piano
per girare la crepe dall’altro lato, come fare una frittata.
Depositare le crespelle cotte su di un piatto di portata
e continuare come sopra descritto fino ad esaurimento del composto.
Ogni tanto mescolare il composto per evitare che la farina depositi.
Far raffreddare le crespelle.
Spalmare, con una spatola per dolci, l
e crespelle con uno strato di crema pasticcera e arrotolarle su sé stesse,
depositarle su di una teglia da forno imburrata e cospargerle di zucchero.
Infornare a forno caldo a 180°C fino a doratura.
Sfornare, inclinare la teglia da un lato,
versare il brandy caldo in un angolo,
infiammarlo con un fiammifero e distribuirlo sulle crespelle.
Servire in tavola su piatto di portata
o su alzatina per dolci.
Nota
Nella lingua corrente italiana i termini confettura e marmellata sono generalmente sinonimi, con la prevalenza di quest’ultima espressione. Tuttavia dal 1982, per effetto di una direttiva comunitaria, solo i prodotti ottenuti da agrumi possono essere venduti nell’Unione Europea con la denominazione di “marmellata”, mentre tutte le preparazioni con frutta differente devono essere chiamate “confettura”.
La confettura è la mescolanza portata a consistenza gelificata appropriata di zuccheri e polpa di una o più specie di frutta e acqua. Il frutto, a norma di legge, deve essere fresco, integro e sano, al giusto punto di maturazione ben pulito e spuntato; sono equiparate al frutto le radici dello zenzero, il pomodoro, il rabarbaro (limitatamente alle parti commestibili dei fusti), le carote, le patate, i cetrioli, le zucche, i meloni ed i cocomeri. La legge in vigore dal 1982 ed emendata nel 1992, stabilisce una definizione precisa per quattro prodotti distinti: confettura (extra e no), gelatina (extra e no), marmellata, crema di marroni. Dal 2004 è stata distinta la marmellata gelatina dalla marmellata.
La confettura oltre a zuccheri, acqua e polpa di frutta, può contenere purea di frutta; per gli agrumi può essere ottenuta dal frutto intero, tagliato od affettato.
La confettura extra deve contenere polpa non concentrata di frutta; in alcuni casi (cinorrodi, confettura extra senza semi di lamponi, more, ribes neri,mirtilli e ribes rossi può essere ottenuta, parzialmente o totalmente, anche dalla purea.
Per gli agrumi può essere ottenuta dal frutto intero, tagliato o affettato. Le mele, le pere, le prugne, le frutta, in generale, a nocciolo aderente come i meloni, i cocomeri, l’uva, le zucche, i cetrioli ed i pomodori, non possono essere usati mescolati ad altri per le confetture extra.
Con polpa di frutta s’intende la parte commestibile del frutto, eventualmente schiacciata e setacciata, per i frutti di bosco, ma non ridotta in purea. La purea è la stessa cosa ma ridotta in poltiglia attraverso procedimenti meccanici.
Sono ammessi:
miele, in sostituzione dello zucchero, succhi di frutta, non nella confettura extra.
Succo di agrumi, nella confettura e nella confettura extra,
solo in prodotti ottenuti da altri frutti.
Succo di piccoli frutti rossi, nella confettura e nella confettura extra di cinorrodi,
fragole, lamponi, uva spina, ribes rossi, prugne e e rabarbaro.
Succo di barbabietole rosse, solo nella confettura prodotta con fragole,
lamponi, uva spina, ribes rossi e prugne.
Oli e grassi commestibili, pectina liquida, scorze di agrumi, foglie di malvarosa.
Sostanze alcoliche come: vino, vino liquoroso, noci, nocciole, mandorle, vaniglia, vanillina, spezie ed erbe aromatiche.
Secondo la legge vigente, la confettura e la confettura extra possono essere fatte a partire da agrumi mentre la marmellata deve essere fatta a partire da agrumi con l’aggiunta di estratti acquosi, succo e scorze.