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Crocchette di Patate e Mozzarella

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Ingredienti

Regolare le porzioni
150gr Mozzarella
100gr Prosciutto crudo 1 sol fetta
1kg Patate farinose
50gr Burro
30gr Farina 00
30gr Pangrattato
4 Uova
30gr Parmigiano Reggiano
1/2 litro olio arachidi
qb Noce moscata
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

1,87g
Proteine
88k
Calorie
0,8g
Grassi
20,1g
Carboidrati
0,9g
Zuccheri

Crocchette di Patate e Mozzarella

Crocchette di Patate e Mozzarella

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Crocchette di Patate e Mozzarella:
Prendere un po’ di preparazione per volta e formare con le mani delle crocchette formando anche una incavatura al centro dove inserire un po’ di mozzarella a dadini ed un po’ di prosciutto crudo a dadini, richiudere l’incavatura.
Passare le crocchette nella farina, nelle uova sbattute ed infine nel pangrattato.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio di arachidi.
Aggiungere le crocchette, friggerle in ogni loro parte, girandole ogni tanto fino a doratura completa.
Prelevarle dalla padella con un mestolo forato e disporle su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.

  • 60
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Crocchette di Patate e Mozzarella

Le Crocchette di Patate e Mozzarella sono un antipasto o un secondo piatto saporito ed appetitoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici o per un buffet.

 

Per le Crocchette di Patate e Mozzarella
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

In un piatto fondo mettere il pangrattato e tenere da parte.

In un pentolino mettere la farina e tenere da parte.

In un piatto fondo sbattere con una forchetta le 2 uova con pepe,
sale e tenere da parte.

Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato,
tagliare a dadini fini la mozzarella e tenere da parte.

Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato,
tagliare a dadini fini il prosciutto crudo e tenere da parte.

In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata,
mettere a lessare le patate per 30 minuti a fiamma moderata.

Scolarle, sbucciarle metterle in una pentolina
e passarle al minipimer ad immersione al fine di ottenere una purea.

Aggiungere il burro, il sale, noce moscata e scaldare per 5 minuti a fiamma moderata.

Togliere dal fuoco, unire 2 tuorli ed il parmigiano.

Prendere un po’ di preparazione per volta e formare con le mani delle crocchette
formando anche una incavatura al centro dove inserire un po’ di mozzarella a dadini
ed un po’ di prosciutto crudo a dadini, richiudere l’incavatura.

Passare le crocchette nella farina,
nelle uova sbattute ed infine nel pangrattato.

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio di arachidi.

Aggiungere le crocchette, friggerle in ogni loro parte,

girandole ogni tanto fino a doratura completa.

Prelevarle dalla padella con un mestolo forato
e disporle su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.

 

Disporle ordinatamente su di un piatto di portata.

 

Servire in tavola
direttamente su piatto di portata.

 

Nota

Le Crocchette di Patate e Mozzarella si possono accompagnare con verdure fresche a piacere.

La mozzarella è un latticino a pasta filata originario dell’Italia Meridionale prodotta da secoli anche nel Centro Italia, oggi la sua produzione è diffusa in vari paesi del mondo.

Viene preparata con latte bufalino oppure con latte vaccino, assumendo per legge le seguenti denominazioni.

“Mozzarella di bufala campana”: indica la mozzarella di latte bufalino a denominazione di origine protetta – fino al 1996 era la sola a poter essere chiamata semplicemente “mozzarella”.

“Mozzarella (nome marca) di latte di bufala”: indica la mozzarella di latte bufalino che non ha la denominazione di origine protetta.

“Mozzarella” (senza ulteriori specificazioni) o “mozzarella di latte vaccino” o “fior di latte”: indicano la mozzarella di latte vaccino.

“Mozzarella di bufala” e “Mozzarella bufalina” sono denominazioni non consentite dalla legge.

La mozzarella deve il suo nome all’operazione di mozzatura compiuta per separare dall’impasto i singoli pezzi durante la lavorazione artigianale, come testimonia anche la sua antica denominazione: mozza.

Le origini della mozzarella si perdono nel tempo e gli autori non sono d’accordo sull’epoca in cui fu inventato questo latticinio (più comunemente, ma meno correttamente, detto latticino); certamente esso ha una lunga storia. La mozzarella, a causa della necessità di essere consumata freschissima, sino all’avvento delle ferrovie era prodotta in piccole quantità ed era consumata esclusivamente nei pressi dei luoghi di produzione. Nei ricettari di epoca medioevale, tra i latticini più citati ci sono invece le provature, maggiormente conservabili della mozzarella, e dunque più facilmente commerciabili.

Oltre che da solo latte di bufala o solo latte vaccino, questo latticinio si può ricavare anche da latte misto ossia miscelato: in questo caso, i produttori sono tenuti a specificare le varie percentuali di latte bufalino e vaccino contenute adeguandosi alla legge che impone di apporre sull’etichetta il solo nome generico mozzarella, seguito dalla lista degli ingredienti.

Altre qualità sono quelle di solo latte pecorino e solo latte caprino la variante pecorina è tradizionalmente preparata in certe zone, mentre quella caprina è di origine recente. Esiste anche la variante definita da pizza che è riconosciuta da una norma legale; deve contenere meno acqua e grasso: 15-20% contro il 20-25% di quella da tavola.

La mozzarella è prodotta nelle tipiche forme tonde e sferoidali più o meno appiattite, in varie pezzature, ossia dal bocconcino di 80-100 grammi alle forme da mezzo chilo e più: certi pezzi da latte bufalino arrivano a 5 chili; altre forme sono quella a treccia e, recentemente, a rotolo; esiste anche in versione affumicata. Di produzione esclusivamente industriale, è la pezzatura a ciliegina. In Molise(in particolare a Bojano) ed in Puglia viene prodotta anche nelle tipiche forme a fiaschetto.

La mozzarella viene consumata soprattutto al naturale; a volte è accompagnata da prosciutto crudo, altre volte condita con olio o utilizzata in insalate: tipica la caprese, con pomodori, origano, basilico e olio evo.

La mozzarella è inoltre molto usata su pizze, calzoni, panzerotti, cresce e in moltissime altre ricette, tradizionali come le melanzane alla parmigiana e la mozzarella in carrozza, o anche innovative, come le mozzarelline impanate e fritte.

Per produrre la tradizionale Pizza Napoletana SGT bisogna utilizzare, secondo il disciplinare, esclusivamente la mozzarella STG o il fior di latte Appennino meridionale (per la “Pizza Napoletana Margherita” STG) oppure la mozzarella di bufala campana DOP (per la “Pizza Napoletana Margherita Extra” STG) tagliata a listelli.

 

 

Ricetta per  Crocchette di patate

Mozzarella in Terracotta

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Chef Ricettiamo

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La mia collezione personale di ricette. Provale sono tutte state preparate e provate personalmente. Buon appetito :D

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