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Crostini alla Genovese

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Ingredienti

Regolare le porzioni
12 fette Pancarrè
150gr Olive nere farcite
2 Cipolline novelle
70gr burro di acciuga o 1 tubetto

informazioni Nutrizionali

24,1g
Proteine
202k
Calorie
9,7g
Grassi
1g
Carboidrati
0,6g
Zuccheri

Crostini alla Genovese

Crostini alla Genovese

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Crostini alla Genovese:
Tagliare in diagonale il pancarrè e tostare le fettine triangolari nel tostapane o in forno e tenere da parte.
Spalmare sulle fette di pancarrè tostate il burro di acciuga, guarnire con le olive nere farcite, le cipolline tritate finemente e distribuirle ordinatamente su di un piatto di portata

  • 20
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Crostini alla Genovese

I Crostini alla Genovese sono un antipasto semplice, veloce, gustoso e saporito ideale per iniziare un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.

Per i Crostini alla Genovese disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Pulire, lavare, tritare finemente le cipolline novelle e tenere da parte.

Tagliare in diagonale il pancarrè e tostare le fettine triangolari nel tostapane o in forno e tenere da parte.

Spalmare sulle fette di pancarrè tostate il burro di acciuga, guarnire con le olive nere farcite, le cipolline tritate finemente e distribuirle ordinatamente su di un piatto di portata

Servire in tavola
direttamente sul piatto di portata preparato.

 

 

Nota

I crostini di pancarrè possono essere sostituiti da fette di pane casereccio tostato.

Il burro di acciuga si trova al supermercato già pronto, solitamente è in tubetto.

Per le olive nere farcite si trovano anche esse al supermercato già pronte, va bene qualsiasi tipo di farcitura.

L’oliva è il frutto dell’ulivo usato a scopo alimentare sia direttamente, dopo adeguata trasformazione, sia come materia prima per l’estrazione dell’olio.

Il processo di maturazione delle olive si distingue dal tipo di colorazione, dal verde giallo, durante lo sviluppo, al nero violaceo, a maturazione avvenuta.

Le olive vengono raccolte quando raggiungono il punto giusto di inolizione, di contenuto antiossidante e di proprietà organolettiche.

Nel sud Italia, il periodo di raccolta soprattutto è tra novembre e dicembre (ma per alcune si arriva sino a gennaio inoltrato) quando raggiungono il massimo delle loro dimensioni e sono ricche di olio.

Una volta prese, l’insieme dei frutti viene riposto in cassette forate e spostate in ambienti freschi e aerati, dopodiché, le olive vengono portate al frantoio e lavorate.

Ha un alto contenuto in polifenoli che le danno un sapore amaro.

Pertanto per poter essere destinata al consumo da tavola nera (matura) o verde (colta prima dell’invaiatura) deve prima subire un trattamento in salamoia, che può essere composto da varie sostanze, a dipendenza dal gusto che si vuole dare, a volte viene anche schiacciata per permettere agli aromi di insaporirla più facilmente.

Le più comuni sono acqua, sale, aceto e spezie varie.

Le principali varietà di olive provengono dall’Italia, Francia, Grecia, Portogallo, Spagna e Medio-Oriente.

L’Italia vanta il maggior numero di cultivar al mondo, molte delle quali diffuse solo in ambito regionale.

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