Crostini con Avocados e Gorgonzola

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Crostini con Avocados e Gorgonzola

I Crostini con Avocados e Gorgonzola sono un antipasto semplice, veloce, gustoso e saporito ideale per iniziare un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.

Per i Crostini con Avocados e Gorgonzola disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Tagliare in diagonale il pancarrè e tostare le fettine triangolari nel tostapane o in forno e tenere da parte.

Tagliare a metà gli avocados per la lunghezza, privarli del nocciolo e della pellicina marrone, ricavare la polpa utilizzando un cucchiaino, schiacciarla con i rebbi di una forchetta e metterla in una ciotola.

Aggiungere il gorgonzola a pezzi ed amalgamare bene con un cucchiaio al fine di ottenere un composto cremoso.

Spalmare sulle fette di pancarrè tostate la crema di avocados e gorgonzola e distribuirle ordinatamente su di un piatto di portata

Servire in tavola direttamente sul piatto di portata preparato.

Nota

Il gorgonzola può essere dolce o piccante a piacere, così come i crostini di pancarrè possono essere sostituiti da fette di pane casereccio tostato.

Il Gorgonzola è un formaggio erborinato, prodotto in Italia da latte intero di vacca. Si tratta di un formaggio DOP originario della provincia di Milano e le sue zone di produzioni storiche sono oltre che la provincia di Milano, le province di di Como di Pavia e di Novara. Quest’ultima ne è diventata nell’ultimo secolo la principale produttrice.

Il gorgonzola prende il nome dalla omonima cittadina che gli ha dato i natali. Alcune fonti viene datato all’anno 879, anche se sembra non contenesse venature colorate prima dell’XI secolo. Molte più tracce storiche se ne hanno a partire del XV secolo nella cittadina di Gorgonzola, nei pressi di Milano. Narra infatti la leggenda che un mandriano, arrivato a Gorgonzola, lasciò in un recipiente del latte cagliato; in una sosta successiva, essendo sprovvisto degli utensili necessari per la lavorazione del latte, aggiunse alla prima cagliata un’altra cagliata. Dopo diversi giorni si accorse di aver ottenuto un formaggio con delle venature verdi molto appetitoso per la mescolanza della cagliata fredda della sera con quella tiepida del mattino. Oggi con le nuove tecniche di fabbricazione si ottiene un prodotto igienicamente molto più valido. Nell’Ottocento la produzione di questo formaggio crebbe sensibilmente ed esso venne esportato, oltre che in altri territori italiani, anche in Inghilterra. Nel 1996, il formaggio gorgonzola è stato riconosciuto dalla Comunità Europea e registrato nella lista dei prodotti DOP con Reg. Cee n° 1107/96.

La forma, del peso di 12 kg circa, riporta su entrambe le facce il marchio di origine e viene avvolta in fogli di alluminio riportanti il contrassegno caratteristico della denominazione protetta “gorgonzola”. Esiste anche il gorgonzola DeCo, (Denominazione Comunale D’Origine), che dà la possibilità ai comuni come quello che ha dato il nome al formaggio, di produrlo e rivenderlo al di fuori dei consorzi DOP.

Nella provincia di Milano, nella Città di Gorgonzola è oggi ancora attiva la produzione del formaggio erborinato, anche se di tipo “piccola azienda agricola” e venduto al pubblico con la salvaguardia della DeCo, attiva dal 2009. Nella stessa città è presente anche la piccola produzione normata De Co del “gorgonzola” di pecora. Queste varietà sono offerte al pubblico durante la Sagra nazionale del gorgonzola, che si tiene dal 1999 ogni fine settembre. Il formaggio gorgonzola DOP per essere definito come tale, deve rispettare il disciplinare di produzione; lo stesso prevede che per la sua produzione si utilizzi unicamente latte vaccino, quindi l’utilizzo di latte di pecora non è consentito.

Il Gorgonzola oltre che essere consumato da solo o spalmato su una fetta di pane, il gorgonzola è ingrediente di molti piatti della cucina lombardo/piemontese, dal risotto alla pasta alle scaloppine, spesso abbinato con altri formaggi meno piccanti ma più consistenti. È ingrediente fondamentale della “pasta ai quattro formaggi”, sia nella versione “alla bava” sia quella gratinata (compresa quella fatta con il riso). Ancora, due classici abbinamenti del gorgonzola crudo, spesso combinati, sono con il mascarpone e noci. Il vino consigliato per gustare il formaggio Gorgonzola è un rosso robusto ed intenso, anche se è stato abbinato a vini bianchi o rosati e per il gorgonzola piccante a vini da dessert o passiti o porto o marsala vergine. Una classica associazione culinaria, soprattutto in uso nella provincia di Bergamo e Brescia, è rappresentata da polenta e gorgonzola, da abbinarsi al Moscato di Scanzo (vino rosso moscato prodotto nell’omonimo comune di Scanzorosciate nella provincia di Bergamo). Per l’ottimale conservazione del gorgonzola è sufficiente asportare la crosta ed avvolgere la fetta in foglio di alluminio, riponendola in una confezione salva-freschezza. Per grosse quantità invece, tagliato a fette sottili e avvolto sempre in fogli di alluminio, lo si ripone nel congelatore scongelando, volta per volta, la fetta da consumare entro breve tempo.

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