Crostini di Crostacei

Pubblicità

Crostini di Crostacei

I Crostini di Crostacei sono un antipasto, veloce, gustoso e saporito ideale per iniziare un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.

Per i Crostini di Crostacei
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

In un pentolino pieno di acqua bollente leggermente salata
far rassodare 2 uova per 9 minuti dalla ripresa del bollore.

Farle raffreddare sotto acqua corrente,
sgusciarle, tritarle e metterle in una ciotola.

 

Togliere dal frigorifero il burro
e lasciarlo a temperatura ambiente.

Tagliare in diagonale il pancarrè,
a fette triangolari e tostarle nel tostapane
o in forno e tenere da parte.

 

Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato,
tritare grossolanamente la polpa di crostaceo e tenere da parte.

 

Mettere il burro in una ciotola
e lavorarlo con un cucchiaio al silicone
fino a farlo diventare una crema.

Spalmare sulle fette di pancarrè tostate la crema al burro.

Cospargerle con la polpa di crostaceo tritata
e contornare con le uova sode tritate

 

Distribuire ordinatamente i crostini
su di un piatto di portata.

 

Servire in tavola
direttamente sul piatto di portata preparato.

 

 

 

 

Nota

Si possono usare i crostacei avanzati da preparazioni precedenti purché siano cotti.

I crostini di pancarrè possono essere sostituiti da fette di pane casereccio tostato.

L’aragosta (Palinurus elephas), conosciuta comunemente come aragosta mediterranea, aragosta spinosa europea, aragosta spinosa comune, è un crostaceo dell’ordine Decapoda che vive nei fondali del Mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico orientale. Ha una taglia medio – grande con una lunghezza media di 20–40 cm e massima di 50 cm ed un peso fino a 8 kg. Vive nei fondali rocciosi dai 20 m fino ai 150 m di profondità. È una specie gregaria, si trovano spesso insieme numerosi esemplari. Teoricamente questo crostaceo può vivere all’ infinito, dato che il suo DNA non invecchia, ma lo sforzo del cambio di carapace e le probabili infezioni a cui va incontro durante questa fase della sua crescita, sono la causa della sua morte.

Ne sono stati pescati esemplari di oltre 150 anni, più di uno con peso superiore ai 20 kg.

Si nutre di plancton, alghe,spugne, anellidi,echinodermi, briozoi,crostacei, pesci e alcune specie di coralli, a volte anche carcasse di questi.

In alcune ricette viene applicato il metodo della cottura a vivo in acqua bollente, in quanto è opinione diffusa che gli invertebrati non percepiscano dolore. Nel febbraio 2013 è stato pubblicato un nuovo studio di ricercatori irlandesi che ha smentito l’opinione comune ed il vecchio studio norvegese, evidenziando come i movimenti del crostaceo al momento dell’immersione non sarebbero dovuti a riflessi automatici, ma a reale percezione del dolore

Nelle aragoste, come per molti artropodi, la proteina tropomiosina è allergenica e può essere causa di allergia alimentare anche grave.

Per dare una colorazione vivida all’aragosta od all’astice, alcune poco raccomandabili pescherie, usano l’ammoniaca, fare molta attenzione all’acquisto, annusare bene il crostaceo.

L’aragosta assomiglia molto all’astice, la loro differenza è che l’astice è più grosso e possiede le cheli che l’aragosta non ha.

 

Insalata di Aragosta con Maionese

 

Ricetta per Antipasto Crostini con crema di formaggi

 

 

Crostini al Pomodoro

(Visited 59 times, 1 visits today)
Pubblicità
Pubblicità