Erbazzone dolce di Modena

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Erbazzone dolce di Modena

L’Erbazzone dolce di Modena è un ottimo ed insolito dessert, ideale come fine pasto da gustare con familiari ed amici o per un buffet.

Per l’Erbazzone dolce di Modena disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Togliere il burro dal frigorifero e tenere a temperatura ambiente.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di bietole e tenere Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, il limone grattugiare la scorza facendo attenzione a non prelevare la pellicina bianca sottostante e tenere da parte.

Mettere le mandorle nel tritatutto, tritarle e tenere da parte.

Preparazione della pasta:

Setacciare con cura la farina sulla spianatoia, formare la fontana, mettere al centro il burro, lo zucchero, 1 uovo, il latte un pizzico di sale ed impastare, al fine di ottenere un impasto liscio, omogeneo e piuttosto morbido.

Mettere l’impasto in una ciotola capiente e far lievitare per 30 minuti nel forno spento.

 

Preparazione del ripieno:

In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare le bietole per 25 minuti a fiamma moderata.

Scolarle, farle raffreddare, strizzarle e tritarle.

In una ciotola mettere la ricotta, lo zucchero, le bietole tritate finemente, le mandorle tritate, il rum, la scorza grattugiata del limone, 1 uovo, 1 tuorlo e mescolare bene il tutto.

Stendere la pasta formando una sfoglia da 0,5cm.

 

Mettere in una tortiera imburrata la sfoglia preparata e tagliare i bordi in eccedenza.

Versare nella tortiera il ripieno preparato e livellarlo con una spatola per dolci.

A piacere con i ritagli di pasta formare sul ripieno un reticolato.

Infornare a forno caldo a 180°C per 60 minuti.

Dopo 30 minuti coprire l’erbazzone con carta di alluminio per alimenti e terminare la cottura in forno, serve per non far dorare troppo la superficie dell’erbazzone.

Sfornare e depositare l’erbazzone su di un piatto di portata.

Servire in tavola direttamente su piatto di portata.

 

 

 

Nota

La ricotta (dal latino recocta) è un prodotto caseario, più precisamente un latticino.

Esistono ricotte da latte vaccino, ovino dal gusto più intenso, caprino o di bufala, così come ce ne sono di miste. Da un punto di vista strettamente nutrizionale viene annoverata tra i prodotti magri (130-240 kcal/100 gr, eccetto che non venga addizionata con latte o panna).

Ricca di proteine nobili, (circa 8% nella ricotta vaccina), fornisce un residuo di lavorazione detto scotta, che veniva spesso utilizzato dai pastori per l’alimentazione dei cani. Esiste anche la ricotta salata o ricotta secca che è ricotta addizionata di sale per la conservazione e fatta essiccare.

Viene prodotta in tutta Italia e quella ovina in particolare in Sardegna, Sicilia, Basilicata, Abruzzo, Puglia, Campania e Calabria e, se salata o infornata è usata grattugiata sulla pasta asciutta, nelle ricette siciliane come la pasta alla Norma

La ricotta è anche l’elemento base di molte ricette: tortelli maremmani, schianta pugliese, ‘mbignulata calabrese, pastiera napoletana, cannoli, rollò, cassata siciliana (rigorosamente ricotta di pecora), tortelloni di magro, la pàrdula sarda.

È prodotta in tutte le regioni italiane: fra le maggiormente commercializzate vi è quella di produzione laziale conosciuta come ricotta romana d.o.p. caratterizzata da una pasta compatta e asciutta. In molte delle regioni esistono ulteriori lavorazioni della ricotta, come quella stagionata, infornata, affumicata o salata.

Fuori dall’Italia si produce ricotta nei paesi mediterranei europei: Francia          (sèrac, brocciu corso), Grecia (myzithra, anthotvros), Spagna (requesòn) e Malta (rikotta). Nelle regioni alpine di lingua tedesca viene prodotta con il nome di Ziger. In Romania la ricotta è conosciuta da tempi immemorabili con il nome di urda ed è considerata come un prodotto tradizionale rumeno.

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