Fagioli alla Sarda
I Fagioli alla Sarda sono un contorno gustoso e saporito ideali per un pranzo od una cena
Per i Fagioli alla Sarda disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Mettere i fagioli secchi a bagno in una ciotola per 12 ore e tenere da parte.
Lavare il cavolo verza, tagliarlo a metà, affettare finemente e tenere da parte.
Togliere ai finocchi la parte verde superiore, togliere anche le prime foglie,
lavarli sotto acqua corrente, tritarli e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.
Pulire l’aglio, tritarlo e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato,
tritare il lardo e tenere da parte.
Scolare i fagioli, metterli in una pentola, coprirli con acqua fredda,
aggiungere la verza a fettine, la cipolla tritata, i finocchi tritati
e cuocere a fiamma moderata/bassa per 120 minuti
dal primo bollore.
Dopo 90 minuti di cottura aggiungere la passata di pomodoro,
sale e continuare la cottura.
A fine cottura aggiungere il lardo tritato, l’aglio tritato,
mescolare bene e far cuocere ancora per 5 minuti.
Mettere la preparazione in una zuppiera.
Servire in tavola
direttamente nella zuppiera.
Nota
I Fagioli alla Sarda sono ideali per accompagnare carni e pesci lessati.
Il fagiolo (Phaseolus vulgaris ) è una pianta della famiglia delle Leguminose anche detta Fabaceae o Papilionaceae, originaria dell’America Centrale. Fu importato, a seguito della scoperta dell’America, in Europa dove esistevano unicamente fagioli di specie appartenenti al genere Vigna, di origine Subsahariana. I fagioli del genere Phaseolus si sono diffusi ovunque soppiantando il gruppo del mondo antico, in quanto si sono dimostrati più facili da coltivare e più redditizi (rispetto al Vigna la resa per ettaro è quasi doppia).
Il fagiolo viene coltivato per i semi, raccolti freschi (fagioli da sgranare) o secchi, oppure per l’intero legume da mangiare fresco (fagiolini, o cornetti). Le varietà a ciclo vegetativo più lungo, nelle regioni temperate sono seminate in primavera, quelle a ciclo più breve in estate. Nel caso dei fagioli rampicanti è necessaria la collocazione di sostegni. I semi di fagiolo crudi ed anche i frutti acerbi sono spesso causa di avvelenamenti nei bambini, poiché i fagioli vengono da essi riconosciuti come alimento. Solo tramite una lunga cottura viene distrutta la proteina velenosa (fasina).
Varietà tipiche italiane:
Fagiolo tianese o fagiolo di Tiana. Prodotto agroalimentare tradizionale della Regione Sardegna. -Borlotto nano di Levada, Prodotto agroalimentare tradizionale – Fagiolino Meraviglia di Venezia Prodotto agroalimentare tradizionale – Fagiolo bianco di Pigna – Fagiolo della regina Gorga – Fagiolo di Atina – Fagiolo di Caria – Fagiolo di Mandia, inserito tra i prodotti tradizionali del Cilento della Regione Campania, sono coltivati sui terreni di Mandia di Ascea nel Parco Nazionale del Cilento. – Fagiolo di Controne Prodotto Agroalimentare Tradizionale – Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese IGP – Fagiolo di Negruccio di Biella -Fagiolo di Saluggia Prodotto agroalimentare tradizionale -Fagiolo di Sarconi IGP -Fagiolo di Sorana IGP -Fagiolo Gialèt Prodotto agroalimentare tradizionale -Fagiolo Scalda Prodotto agroalimentare tradizionale – Fagiolo Tondino di Villaricca (NA) – Fagiolo Zolfino – Fasola Posenata di Posina (var. fagiolo di Spagna) Prodotto agroalimentare tradizionale – Fasou de’ Brebbie (Fagiolo di Brebbia) – Fagiolo a pisello del Turano –