Ingredienti
- 500gr Fagioli cannellinisecchi
- 3 spicchi Aglio
- 5 grani Pepe
- 5 foglie Salvia
- 1/2 bicchiere Olio Evo
- qb Acqua
- 1 cucchiaino Sale
Direzione
Fagioli Cannellini nel Fiasco
I Fagioli Cannellini nel Fiasco sono un contorno originale e sfizioso della tradizione culinaria toscana, ottimo da servire per un pranzo o una cena con familiari ed amici.
Per i Fagioli Cannellini nel Fiasco
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di salvia e tenere da parte.
Pelare, schiacciare l’aglio
e tenere da parte.
Togliere il rivestimento di paglia o di plastica al fiasco
e tenere da parte.
Introdurre nel fiasco i fagioli secchi
fino ad arrivare alla metà del fiasco nel riempimento.
Aggiungere acqua fredda fino a riempire i 2/3 del fiasco.
Versare nel fiasco l’olio evo fino a superare di 2 dita l’acqua versata.
Aggiungere i grani di pepe,
l’aglio schiacciato e le foglie di salvia.
Tappare il fiasco con un tappo.
In una pentola mettere la retina per la cottura a vapore,
aggiungere l’acqua fin sotto la retina,
depositare il fiasco sulla retina e far bollire l’acqua,
cuocendo a bagnomaria per 3 ore.
Rabboccare con acqua se dovesse esaurirsi.
Quando i fagioli nel fiasco avranno assorbito tutta l’acqua,
dopo 3 ore circa, togliere il tappo,
versare il sale fino nel fiasco
e far cuocere ancora per 5 minuti.
Versare i fagioli cotti nel fiasco in una ciotola capiente.
Servire in tavola nella ciotola o ad ogni commensale su piatto individuale
o utilizzare per le preparazioni per cui sono richiesti.
Nota
Il fagiolo (Phaseolus vulgaris ) è una pianta della famiglia delle Leguminose anche detta Fabaceae o Papilionaceae, originaria dell’America Centrale. Fu importato, a seguito della scoperta dell’America, in Europa dove esistevano unicamente fagioli di specie appartenenti al genere Vigna, di origine Subsahariana. I fagioli del genere Phaseolus si sono diffusi ovunque soppiantando il gruppo del mondo antico, in quanto si sono dimostrati più facili da coltivare e più redditizi (rispetto al Vigna la resa per ettaro è quasi doppia).
Il fagiolo viene coltivato per i semi, raccolti freschi (fagioli da sgranare) o secchi, oppure per l’intero legume da mangiare fresco (fagiolini, o cornetti). Le varietà a ciclo vegetativo più lungo, nelle regioni temperate sono seminate in primavera, quelle a ciclo più breve in estate. Nel caso dei fagioli rampicanti è necessaria la collocazione di sostegni. I semi di fagiolo crudi ed anche i frutti acerbi sono spesso causa di avvelenamenti nei bambini, poiché i fagioli vengono da essi riconosciuti come alimento. Solo tramite una lunga cottura viene distrutta la proteina velenosa (fasina).
Varietà tipiche italiane:
Fagiolo tianese o fagiolo di Tiana. Prodotto agroalimentare tradizionale della Regione Sardegna. -Borlotto nano di Levada, Prodotto agroalimentare tradizionale – Fagiolino Meraviglia di Venezia Prodotto agroalimentare tradizionale – Fagiolo bianco di Pigna – Fagiolo della regina Gorga – Fagiolo di Atina – Fagiolo di Caria – Fagiolo di Mandia, inserito tra i prodotti tradizionali del Cilento della Regione Campania, sono coltivati sui terreni di Mandia di Ascea nel Parco Nazionale del Cilento. – Fagiolo di Controne Prodotto Agroalimentare Tradizionale – Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese IGP – Fagiolo di Negruccio di Biella -Fagiolo di Saluggia Prodotto agroalimentare tradizionale -Fagiolo di Sarconi IGP -Fagiolo di Sorana IGP -Fagiolo Gialèt Prodotto agroalimentare tradizionale -Fagiolo Scalda Prodotto agroalimentare tradizionale – Fagiolo Tondino di Villaricca (NA) – Fagiolo Zolfino – Fasola Posenata di Posina (var. fagiolo di Spagna) Prodotto agroalimentare tradizionale – Fasou de’ Brebbie (Fagiolo di Brebbia) – Fagiolo a pisello del Turano