Faraona alla Mediterranea in Terracotta

Faraona alla Mediterranea in Terracotta

La Faraona alla Mediterranea in Terracotta è un secondo piatto della tradizionale culinaria italiana, è una preparazione leggera, gustosa e dietetica, ideale per ogni occasione.

 

Per la Faraona alla Mediterranea in Terracotta
di
sporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:

  • la faraona, tagliarla a pezzi con il trinciapollo e tenere da parte
  • le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte
  • l’erba cipollina, tritarle e tenere da parte
  • le olive, togliere il nocciolo, tagliarle a fettine e tenere da parte
  • i pomodorini tagliarli a metà e tenere da parte
  • tritare la cipolla e tenere da parte
  • tritare l’aglio e tenere da parte.

Mettere, in una pentola di terracotta,
con lo spargifiamma sotto,
a scaldare l’olio evo a fiamma moderata.

Adagiare i pezzi di faraona e farli rosolare in ogni loro parte.

Unire l’erba cipollina tritata, le olive a fettine,
il prezzemolo, l’aglio tritato,
la cipolla tritata e mescolare per 1 minuto.

Versare il vino bianco che darà sapore
senza appesantire la preparazione
e contribuirà a rendere la carne morbida.

Abbassare la fiamma e cuocere per 60 minuti.

Aggiungere i pomodorini tagliati a metà
e continuare la cottura per 10 minuti.

Regolare di sale e controllare che i pezzi di faraona siano ben cotti,
bucando la carne vicino all’osso.

Se è tenera e non esce liquido la carne è cotta bene.

Servire in tavola la faraona alla mediterranea
con il suo sugo di pomodorini e olive
nella pentola di terracotta.

 

Nota
La faraona mitrata più nota popolarmente come gallina faraona (Numida meleagris [Linnaeus,1758]), è un uccello galliforme della famiglia dei Numididi, diffuso allo stato selvatico soprattutto nell’Africa settentrionale. È l’unica specie del genere Numida. Per la prelibatezza delle sue carni, è stato importato in Europa, Medio Oriente e nelle Americhe, dove è stato introdotto sia come animale da allevamento, sia, in misura minore, come selvaggina.

In origine l’area di diffusione dei Numididi era limitata all’Africa (compreso il Madagascar), ma questi uccelli furono introdotti in Europa come gallinacei domestici già nell’antichità e in tempi più recenti anche nelle Americhe. Nel Nuovo Mondo si sono acclimatati talmente bene che si possono incontrare spesso allo stato brado. Popolano in particolare l’Africa subsahariana e il Marocco.

Le singole specie si adattano a quasi tutti gli ambienti, sia in Africa sia nei paesi in cui sono ospiti, e si incontrano sia nelle foreste sia nelle praterie, sia nelle steppe, nelle boscaglie come nelle zone semi desertiche.

Le faraone addomesticate hanno abitudini alimentari praticamente identiche al pollo. Per ottenere una migliore qualità delle carni, tuttavia, è preferibile che siano libere di pascolare in ampi spazi erbosi. Pur essendo prevalentemente monogame, nell’allevamento familiare è frequente trovare gruppi di 5-6 femmine governate da un solo maschio, il che rende la conduzione dell’allevamento ancora più simile al pollaio di galline; tuttavia una grande differenza si riscontra nella deposizione delle uova: contrariamente alle galline, infatti, le femmine di faraona non sono solite deporre in un nido comune costruito ad arte, ma scelgono siti di nidificazione solitari sul terreno, comportamento simile alle femmine di fagiano.

La gallina faraona può essere cotta al forno con le patate ed insaporita con spezie e aromi, come alloro, salvia, aglio, scalogno, menta, pepe, coriandolo o altri miscugli comprendenti ginepro, timo e rosmarino o aromi esotici come curry zenzero e pimento. In Toscana è solito cucinare la faraona in casseruola con conserva di pomodoro e olive nere. Un’altra variante della cucina toscana è la faraona al forno con l’aggiunta di finocchio selvatico, di nepetella e un pizzico di rosmarino selvatico.

 

Pollo ai Peperoni dolci in Terracotta

 

(Visited 598 times, 1 visits today)
faraonaFaraona alla Mediterranea in TerracottaTerracotta