Ingredienti
- 600gr Fegato di vitello
- 60gr Burro
- 12 fette Prosciutto crudo
- 1 cucchiaio Semi di finocchio
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Fegato di Vitello alla Lodigiana
Il Fegato di Vitello alla Lodigiana è un secondo piatto ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici.
Per il Fegato di Vitello alla Lodigiana disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare il fegato, asciugarlo con carta assorbente da cucina, tagliarlo in 12 pezzi da 50gr l’uno circa.
Mettere i pezzi di fegato nelle fette di prosciutto, condire con pepe, sale e semi di finocchio, avvolgere su sé stessa ogni fetta di fegato, come un involtino e bloccarli con uno stuzzicadenti.
In una padella antiaderente mettere a sfrigolare il burro.
Aggiungere gli involtini di fegato e rosolarli in ogni loro parte a fiamma vivace.
Abbassare la fiamma e continuare la cottura per 15 minuti, rigirarli di tanto in tanto.
Depositare gli involtini di fegato allineati su di un piatto di portata ed irrorarli con il sugo di cottura.
Servire in tavola direttamente su piatto di portata.
Nota
Il Fegato di Vitello alla Lodigiana si accompagna con verdure fresche o cotte di stagione a piacere o con patate al forno.
Vitello (dal latino vitellus, diminutivo di vitulus) è il nome del bovino maschio di età inferiore ai 12 mesi, di peso inferiore ai 250 kg.
Rispetto alle relative carni da cucina, si distinguono due tipi di vitello:
Vitello comune, bovino precocemente svezzato e alimentato con foraggi e mangimi
Vitello sanato (o semplicemente “sanato”), vitello maschio castrato alimentato fino al raggiungimento del peso indicato, esclusivamente con latte e, negli ultimi mesi prima della macellazione, latte addizionato con uova
Data la giovane età di macellazione del bovino, la carne di vitello è considerata “bianca”.
Con questa denominazione s’intendono i bovini macellati in età compresa tra i 12 e i 18 mesi. La carne di vitellone, considerata anch’essa “bianca”, contiene meno acqua di quella del più giovane vitello, con differenze che vanno dal 20% al 30% in meno.
Si tratta di carne meno tenera, ma più gustosa di quella del vitello.