Fettine alla Chateaubriand
Le Fettine alla Chateaubriand sono un secondo piatto saporito ed appetitoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena importante o con familiari ed amici in ogni occasione.
Per le Fettine alla Chateaubriand
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Togliere il burro dal frigorifero
e farlo ammorbidire a temperatura ambiente.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Spremere il ½ limone nello spremiagrumi
e tenere il succo da parte.
In un pentolino sciogliere 80gr di burro a fiamma bassa
e tenere da parte.
Mettere in una ciotola il pangrattato.
Pelare le patate, lavarle, tagliarle a cubetti
e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le bistecche, batterle leggermente
e tenere da parte.
Impanare nel pangrattato le bistecche
e passarle nel burro fuso.
In una piastra di ghisa o una graticola
mettere le bistecche a cuocere per 15 minuti a fiamma moderata,
girarandole spesso.
Preparare il Burro alla Colbert:
in una ciotola mettere 1 cucchiaio di estratto di carne,
aggiungere 100cl di acqua calda, mescolare per far sciogliere.
Unire il restante burro ammorbidito
e mescolare bene.
Aggiungere il prezzemolo tritato,
il succo di limone, pepe, sale
e mescolare bene.
Mettere le bistecche su di 1 piatto di portata caldo
e versare il burro alla Colbert sopra le bistecche.
In una padella antiaderente
mettere a scaldare l’olio di arachidi.
Aggiungere le patate a friggere a fuoco moderato,
mescolare bene.
Contornare le bistecche depositate sul piatto di portata
con le patate fritte a cubetti.
Servire in tavola su piatto di portata.
Nota
Le Fettine alla Chateaubriand si possono accompagnare con le patate fritte in padella o con verdure cotte o crude a piacere.
Il manzo è il nome comune che indica l’utilizzo culinario della carne dei bovini, specialmente del bue domestico. La denominazione “manzo” si applica alla carne di bovino, in genere maschio castrato, macellata tra il terzo ed il quarto anno di età. Il manzo può essere anche ottenuto da mucche, tori e giovenche. Il bovino macellato entro il primo anno di vita viene invece chiamato vitello. L’accettabilità di questa carne come cibo varia in diverse parti del mondo. Il manzo è il terzo tipo di carne più consumata al mondo e rappresenta circa il 25% della produzione di carne mondiale, dopo la carne di maiale e la carne di pollo, rispettivamente al 38% e al 30%. In termini assoluti, Stati Uniti, Brasile e Cina sono i tre principali Paesi consumatori di manzo al mondo. I maggiori esportatori sono invece Brasile, India, Australia e Stati Uniti. La produzione di carne bovina è importante per tutte le economie del Sud America, soprattutto per Argentina, Uruguay, Paraguay e Brasile, ma anche per Messico, Canada, Nicaragua, Bielorussia e altri Stati.
Il manzo muscolare può essere tagliato per arrosti, costatine o bistecche (lombo, scamone, costata di manzo). Alcuni tagli sono trattati (carne in scatola, jerky ) e talvolta mescolato con carne di bovini di età superiore, più magri, macinata o utilizzata in salsicce.
Il sangue viene utilizzato in alcune varietà di sanguinaccio. Altre parti che si mangiano comprendono la coda, la lingua, il fegato, la trippa (dal reticolo al rumine), alcune ghiandole (in particolare il pancreas ed il timo, chiamato animella), il cuore, il cervello (anche se in alcuni casi si può incorrere in BSE), i reni e anche i testicoli del bue (negli Stati Uniti cucinati in un piatto chiamato Rocky Mountain oysters). Alcuni intestini sono cotti e mangiati così come sono, ma spesso vengono prima puliti per essere utilizzati come involucro naturale di salsicce. Le ossa, infine, sono usate per preparare il brodo di manzo.
Il manzo da bue domestico e da giovenca è molto simile, ossia tutti i trattamenti sono svolti allo stesso modo, anche se il bue è leggermente più grasso. La carne di vacca e di toro è più anziana e più difficile da trattare, quindi viene spesso utilizzata per essere tritata o macinata. Il bestiame allevato per la carne può essere lasciato crescere liberamente su praterie oppure il bacino di nutrimento può essere circoscritto a un recinto come parte di un’operazione di alimentazione chiamata foraggio. In questo tipo di impianti sono usati solitamente grano, proteine, crusca e preparati di vitamine.
La religione Indù considera la mucca un animale sacro, pertanto la macellazione e il consumo dei bovini è vietato nella maggior parte degli stati che costituiscono l’India.