Ingredienti
- 4 grossi filetti Pesce persico
- 200gr Spinaci
- 1 Pompelmo rosa
- 1 Arancio
- 1 Scalogno
- 250ml Panna
- 1 cucchiaio Latte
- 2 cucchiai Vino bianco
- 300gr Farina 00
- 70gr Burro
- 2 Uova
- 1 cucchiaio Olio Evo
- qb Sale
- alcuni grani Pepe verdein salamoia
- 200gr fiocchi di avena
Direzione
Filetti di persico con spinaci in crosta
I Filetti di persico con spinaci in crosta è un secondo piatto di pesce lacustre che appartiene alla tradizione culinaria italiana.
I Filetti di persico con spinaci in crosta
sono un secondo piatto di pesce veloce e gustoso.
Una ricetta semplice ideale per le ricorrenze importanti familiari.
Per i Filetti di persico con spinaci in crosta
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lasciare il burro a temperatura ambiente
e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di spinaci e tenere da parte.
Pulire, lavare,
tritare o scalogno e tenere da parte.
Mettere nel mixer i fiocchi d’avena e frullarli.
Trasferirli sulla spianatoia
ed aggiungere la farina bianca setacciata.
Mescolare i due ingredienti,
unire 50 grammi di burro molto morbido ridotto a pezzettini,
1 tuorlo ed iniziare ad impastare aggiungendo poco alla volta
un bicchiere scarso di acqua.
Lavorare la pasta con le mani
fino a quando si otterrà un composto liscio ed omogeneo.
Ottenuto il panetto,
avvolgerlo in un foglio di pellicola per alimenti
e lasciarlo riposare in frigorifero per 1 ora.
In una pentola capiente cuocere a vapore
i filetti di pesce persico.
In una pentola con pochissima acqua leggermente salata
scottare le foglie di spinaci,
raccoglierle con un mestolo forato
e farle gocciolare su un panno pulito.
Suddividere gli spinaci in 4 parti,
stendere delicatamente le foglie
e usarle per avvolgere i 4 filetti di pesce persico ben asciutti.
Sulla spianatoia stendere la pasta con il mattarello
in una sfoglia sottile,
tagliarla in 4 rettangoli di uguale misura.
Adagiare su ogni rettangolo di pasta
un filetto di pesce avvolto negli spinaci,
richiudere la pasta e saldare bene i bordi
premendo con la punta delle dita.
Spennellare la superficie di ogni involucro
di pasta con 1 uovo sbattuto con 2 cucchiai di latte.
Sistemare i fagottini sulla placca del forno
rivestita di carta da forno ed infornare
a forno caldo a 200°C per 25 minuti.
Pelare a vivo l’arancia ed il pompelmo,
raccogliendo il succo in una ciotola.
In una padella rosolare dolcemente
in 20gr di burro lo scalogno tritato.
Unire 2 cucchiai di vino bianco,
cuocere dolcemente per 10 minuti,
frullare il tutto con minipimer ad immersione.
Rimettere il composto in una casseruola,
unire la panna,
il succo degli agrumi,
sale e qualche grano di pepe pestato.
Mescolare e far bollire per 5 minuti.
Togliere i filetti dal forno,
lasciarli intiepidire.
Sistemare su piatti individuali,
decorarli con gli spicchi di agrumi
e versare sopra la salsa al pepe verde ben calda.
Servire subito.
Vino consigliato:
Lugana DOC Bianco
Nota
I Filetti di persico con spinaci in crosta
è un secondo piatto di pesce lacustre
che appartiene alla tradizione culinaria italiana.
Una ricetta semplice ideale per le ricorrenze importanti familiari.
Il “Persico” è un pesce di acqua dolce,
anche se esistono varie specie piuttosto differenti tra loro.
Quelli più noti sono il persico reale (Perca fluviatilis),
il persico africano (o persico del Nilo – Lates niloticus)
e il persico spigola (Morone saxatilis X Morone chrysops).
Esistono altre 3 pesci diffusi nelle acque italiane e sono:
il persico trota,
il persico sole,
il luccio-perca (luccio persico).
Di tutte quelle menzionate,
il persico reale (Perca fluviatilis)
è l’unica specie autoctona italiana.
Questo pesce popola prevalentemente le acque interne,
ma vanta discrete capacità eurialine
(sopporta notevoli variazioni del grado di salinità dell’acqua).
Il persico reale raggiunge i 50cm di lunghezza.
Presenta un corpo ovale dalla forma piuttosto arcuata;
la testa è di notevoli dimensioni.
Il colore è verde sul dorso e prosegue in rigature dritte o a Y verso il ventre;
il fianco è giallo e sbiadisce sulla pancia.
Le pinne ventrali, anale e caudale sono gialle e rossastre;
le altre tendono al verdognolo.
Il persico reale si nutre di placton,
pesci, crostacei, vermi, larve e insetti,
è cannibale e predato da altri pesci,
rettili e uccelli.
Non è considerato tra le specie a rischio,
anche se, eccezion fatta per i laghi,
la sua densità di popolazione ha risentito
pesantemente della riduzione della vegetazione
algale e dell’immissione di creature acquatiche aliene
(ad es. il luccio-perca).
Il persico reale è tipico delle nostre acque interne;
pescato a livello professionale soprattutto nei laghi maggiori
(come Garda, Como e Maggiore),
viene cucinato per pietanze come i filetti alla griglia o frittii.
Tuttavia, avendo la pazienza di spinarlo accuratamente,
dal persico reale si può ricavare un risotto prelibato.
Altre preparazioni tipiche sono il “brustico”
toscano e il “carpione” alla gardesana.
In cottura tende a seccarsi rapidamente;
non è un caso che, in certe zone,
per la cottura alla brace del persico reale
si scelga di impiegare il legno di canna
(poco calorifero e che si consuma velocemente).
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