Ingredienti
- 1kg Filetti di pesce
- 50gr Farina 00
- 40gr Pangrattato
- 1 Uova
- 1/2 litro olio arachidi
- 1 limone
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Filetti di Pesce Impanati
I Filetti di Pesce Impanati sono un secondo piatto gustoso e saporito, da proporre in un pranzo o cena con familiari ed amici.
Per i Filetti di Pesce
Impanati disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare i filetti di pesce,
asciugare con carta assorbente da cucina
e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina il limone,
tagliarlo a fettine e tenere da parte.
In una ciotola mettere la farina
e tenere da parte.
In una ciotola mettere la farina
e tenere da parte.
In una ciotola sbattere l’uovo con una forchetta,
unire sale e pepe e tenere da parte.
Passare i filetti nella farina poi nelle uova sbattute,
quindi nel pangrattato e depositarli su di un piatto.
In una padella antiaderente
mettere a scaldare l’olio di arachidi.
Mettere a friggere un po’ per volta i filetti di pesce
in ogni loro parte fino ad ottenere una completa doratura.
Depositarli su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.
Depositare i filetti di pesce su di un piatto di portata.
Servire in tavola su piatto di portata
o ad ogni commensale su piatto individuale guarniti con le fettine di limone.
Nota
Per questa ricetta si possono utilizzare qualsiasi tipo di filetto di pesce come il merluzzo, il nasello, l’orata, il branzino, il san Pietro, la platessa ecc.
I Filetti di Pesce Impanati si accompagnano con foglie di insalata, con patatine fritte, con fiori di cavolfiore impanati o con patatine al forno.
Il nasello è un pesce d’acqua salata appartenente alla famiglia delle Merluciidae. Il nome nasce nel termine medievale Maris Lucius, “luccio di mare”, per la sua somiglianza con il luccio. Questa specie si trova nel Mar mediterraneo, nel sud del Mar Nero e nell’Oceano Atlantico orientale tra l’ Islanda e la Mauritania. Predilige i fondali di tipo sabbioso o melmoso a profondità comprese tra i 30 ed i 370 metri. I giovani tendono ad essere più costieri e gli adulti possono essere rinvenuti fino a 1000 metri. Si presenta con un corpo allungato e slanciato, i denti prominenti sono distribuiti sulle due mascelle: quella inferiore è più lunga di quella superiore. La bocca, profondamente incisa e rettilinea, armata di forti denti, ricorda quella del Luccio. Le pinne dorsali sono due, la prima alta e stretta, la seconda allungata, con una profonda intaccatura centrale. La pinna anale è simmetrica alla seconda dorsale, e ha la stessa forma. Può raggiungere grosse dimensioni: 140 cm di lunghezza per un peso di 15 kg. Le forme giovanili si nutrono prevalentemente di crostacei, mentre all’avvicinarsi dell’età adulta sembrano cambiare dieta rivolgendosi dapprima a pesci di taglia piccola, per dedicarsi infine esclusivamente a cefalopodi e pesci di una certa dimensione nell’età adulta. Gli adulti sono cannibali e predano spesso giovani della loro specie. Si riproduce in inverno fino all’inizio della primavera. Predatore notturno, di giorno passa il tempo sul fondo. È una specie di grandissima importanza per le marinerie mediterranee ed europee. Viene pescato sia con reti a strascico che con palamiti. Le carni sono delicate e molto digeribili, consumate spesso lesse. Prima che l’Unione Europea ne vietasse la cattura, i piccoli esemplari erano impiegati per la caratteristica frittura di paranza.