Ingredienti
- 4 Filetto di manzospesse 2cm
- 4 Uova
- 80gr Burro
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Filetto con Uova all’Occhio di Bue
Il Filetto con Uova all’Occhio di Bue è un secondo piatto raffinato, ottimo da gustare a pranzo od a cena importanti con familiari ed amici.
Per il Filetto con Uova all’Occhio di Bue
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare i filetti di manzo, asciugarli con carta assorbente da cucina,
batterli leggermente con il pesta-carne per rompere le fibre
e tenere da parte.
In una padella capiente
far sfrigolare 40gr di burro.
Aggiungere i filetti di manzo, pepe,
sale e cuocere a fiamma moderata
per 5 minuti per parte.
Depositare i filetti su di un piatto di portata caldo
e tenere da parte.
In una padella capiente a bordi bassi
far sfrigolare i restanti 40gr di burro.
Rompere le uova,
friggerle fino a quando l’albume si sia rappreso
e salare.
Con un coppapasta rotondo,
sufficientemente grande da contenere tuorlo e un po’ di albume,
incidere ciascun uovo fritto in modo da ricavare l’occhio di bue.
Prelevare, con una paletta,
un occhio di bue per volta e depositarlo su ciascun filetto cotto.
Riunire in una sola padella i condimenti della carne
e quelli delle uova, scaldarli per 2 minuti
e versare il sugo nel piatto di portata con la carne
e le uova.
Servire in tavola su piatto di portata.
Nota
Il Filetto con Uova all’Occhio di Bue si accompagna con patate fritte o al forno, con verdure cotte o crude a piacere.
Il manzo è il nome comune che indica l’utilizzo culinario della carne dei bovini, specialmente del bue domestico. La denominazione “manzo” si applica alla carne di bovino, in genere maschio castrato, macellata tra il terzo ed il quarto anno di età. Il manzo può essere anche ottenuto da mucche, tori e giovenche. Il bovino macellato entro il primo anno di vita viene invece chiamato vitello. L’accettabilità di questa carne come cibo varia in diverse parti del mondo. Il manzo è il terzo tipo di carne più consumata al mondo e rappresenta circa il 25% della produzione di carne mondiale, dopo la carne di maiale e la carne di pollo, rispettivamente al 38% e al 30%. In termini assoluti, Stati Uniti, Brasile e Cina sono i tre principali Paesi consumatori di manzo al mondo. I maggiori esportatori sono invece Brasile, India, Australia e Stati Uniti. La produzione di carne bovina è importante per tutte le economie del Sud America, soprattutto per Argentina, Uruguay, Paraguay e Brasile, ma anche per Messico, Canada, Nicaragua, Bielorussia e altri Stati.
Il manzo muscolare può essere tagliato per arrosti, costatine o bistecche (lombo, scamone, costata di manzo). Alcuni tagli sono trattati (carne in scatola, jerky ) e talvolta mescolato con carne di bovini di età superiore, più magri, macinata o utilizzata in salsicce.
Il sangue viene utilizzato in alcune varietà di sanguinaccio. Altre parti che si mangiano comprendono la coda, la lingua, il fegato, la trippa (dal reticolo al rumine), alcune ghiandole (in particolare il pancreas ed il timo, chiamato animella), il cuore, il cervello (anche se in alcuni casi si può incorrere in BSE), i reni e anche i testicoli del bue (negli Stati Uniti cucinati in un piatto chiamato Rocky Mountain oysters). Alcuni intestini sono cotti e mangiati così come sono, ma spesso vengono prima puliti per essere utilizzati come involucro naturale di salsicce. Le ossa, infine, sono usate per preparare il brodo di manzo.
Il manzo da bue domestico e da giovenca è molto simile, ossia tutti i trattamenti sono svolti allo stesso modo, anche se il bue è leggermente più grasso. La carne di vacca e di toro è più anziana e più difficile da trattare, quindi viene spesso utilizzata per essere tritata o macinata. Il bestiame allevato per la carne può essere lasciato crescere liberamente su praterie oppure il bacino di nutrimento può essere circoscritto a un recinto come parte di un’operazione di alimentazione chiamata foraggio. In questo tipo di impianti sono usati solitamente grano, proteine, crusca e preparati di vitamine.
La religione Indù considera la mucca un animale sacro, pertanto la macellazione e il consumo dei bovini è vietato nella maggior parte degli stati che costituiscono l’India.