Ingredienti
- 1,5 kg Cavolfiore
- 50gr Farina 00
- 80gr Burro
- 1 foglia alloro
- 2 Uova
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Fiori di Cavolfiore Impanati
I Fiori di Cavolfiore Impanati sono un contorno particolare e sfizioso, anche vegetariano, ideale per un pranzo od una cena con familiari ed amici.
Per i Fiori di Cavolfiore Impanati
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Togliere le foglie, il torsolo al cavolfiore,
togliere i fiori, lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
e tenere da parte.
In una ciotola sbattere con una forchetta le 2 uova con 1 pizzico di sale e pepe
e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata,
mettere a lessare i fiori del cavolfiore con la foglia di alloro,
per 15 minuti, scolarli, e tenere da parte.
Infarinare uno per uno i fiori di cavolfiore,
passarli nelle uova sbattute in ogni loro parte.
In una padella antiaderente capiente
mettere a scaldare il burro.
Mettere a friggere un po’ per volta i fiori,
depositarli su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’unto in eccesso.
Metterli su di un piatto di portata.
Servire in tavola su piatto di portata.
Nota
I Fiori di Cavolfiore Impanati sono ottimi per accompagnare le Cotolette alla Milanese.
Per limitare il cattivo odore, emanato dai cavoli, mettere nell’acqua di cottura del cavolfiore 1 foglia di alloro.
Il cavolfiore (Brassica oleracea L. var. botrytis) è una varietà di Brassica Olearacea. Il cavolfiore è caratterizzato da un’inflorescenza, detta testa o palla, costituita da numerosi peduncoli fiorali, molto ingrossati e variamente costipati. L’infiorescenza a corimbo, che può assumere una varia colorazione (bianca, paglierina, verde, violetta) costituisce la parte commestibile dell’ortaggio. Il cavolfiore ha numerose varietà, che vengono distinte in base all’epoca di maturazione, per cui vi sono varietà precocissime (raccolte ad ottobre), precoci (raccolte a novembre-dicembre), invernali (raccolte a gennaio-febbraio) e tardive (raccolte da marzo a maggio). Oltre alle più diffuse varietà con l’infiorescenza bianca esistono altre con differenti colorazioni, come ad esempio il cavolfiore verde di Macerata o il cavolfiore violetto di Catania. Il cavolfiore può essere consumato bollito, fritto, arrostito o cotto al vapore. Può essere usato come contorno o anche come piatto principale, nella preparazione di zuppe di verdura. Contrariamente a ciò che si pensa, questo ortaggio può essere mangiato anche crudo, misto alle insalate. Si deve prendere solo la parte superiore del “fiore”, le cosiddette testine, il resto si può usare cotto come al solito, e tagliarle a fettine sottili il più possibile. Queste, aggiunte alle verdure miste, saranno una prelibatezza. Un buon misto può essere fatto da varietà diverse di cicorie, lattughe e indivie. E ancora, spinaci, cavolo cappuccio o verza, sempre tagliati sottili, cetriolo, pomodoro, rucola, valerianella o gallinella che dir si voglia, erba cipollina, tarassaco e infine cipolla, sempre tagliata sottile e da aggiungere alla fine. Il tutto condito con sale, limone e olio d’oliva.