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Fricco alla Friulana

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Ingredienti

Regolare le porzioni
300gr Mele Ranette
300gr formaggio molle come il Montasio Friulano
70gr Burro
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

1,5g
Proteine
51k
Calorie
1,7g
Grassi
8,6g
Carboidrati
1g
Zuccheri

Fricco alla Friulana

Fricco alla Friulana

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Fricco alla Friulana:
In una padella antiaderente mettere a sfrigolare 50gr di burro.
Unire le fettine di mele e formaggio e cuocere a fiamma moderata, mescolare fino a che il formaggio non abbia avvolto le fettine di mela.
Alzare la fiamma e far dorare la preparazione da una parte.
Depositarla su di un piatto di portata.
Nella stessa padella far sfrigolare il burro restante, versare la preparazione dall’altro lato e far dorare
Togliere il fricco dal fuoco e depositarlo su di un piatto di portata.

  • 45
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Fricco alla Friulana

Il Fricco alla Friulana è un secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.

Per il Fricco alla Friulana disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Pelare le mele con il pela-verdure, togliere il torsolo, tagliarle a fettine sottili e tenere da parte.

Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tagliare a fettine sottili il formaggio come le mele e tenere da parte.

Mettere il una ciotola le mele ed il formaggio affettati, salare, pepare e mescolare delicatamente.

In una padella antiaderente mettere a sfrigolare 50gr di burro.

Unire le fettine di mele e formaggio e cuocere a fiamma moderata, mescolare  fino a che il formaggio non abbia avvolto le fettine di mela.

Alzare la fiamma e far dorare la preparazione da una parte.

Depositarla su di un piatto di portata.

Nella stessa padella far sfrigolare il burro restante, versare la preparazione dall’altro lato e far dorare

Togliere il fricco dal fuoco e depositarlo su di un piatto di portata.

Servire direttamente in tavola il piatto di portata preparato.

 

 

 

 

Nota

La mela, dal latino malum, è il falso frutto del melo.

Il melo ha origine in Asia Centrale (Kazakistan) e l’evoluzione dei meli botanici risalirebbe al Neolitico.

La specie è presente in Italia nominalmente con circa 2000 varietà, ma la definizione più precisa è difficile data la sovrapposizione storica delle denominazioni, e le specie estinte o irreperibili.

Il termine “mela” deriva dal latino melum, o malum, e, a sua volta, dal greco antico mêlon; la radice del termine potrebbe ricongiungersi all’indoeuropeo Mal- dal significato di “essere molle”, “dolce” e avere così un legame con “malva” e “miele”.

La mela è il “frutto” più destagionalizzato (si trova tutto l’anno) e ciò richiede la presenza di impianti che provvedono alla conservazione e ne distribuiscano la disponibilità su di un ampio arco di tempo.

La maturazione naturale varia da fine agosto a metà ottobre.

La disponibilità alla conservazione naturale dei frutti è drasticamente diversa nelle differenti varietà; dati gli elevati contenuti in acidi organici, di norma la conservazione va da uno a quattro mesi.

La mela ha un potere antiossidante, ORAC, con un indice di valore 4275 poiché provitamina A, vitamine B1, B2, B6, E e C, acido citrico, acido malico, niacina e acido folico, insieme a flavoidi e carotenoidi.

Le mele sono destinate prevalentemente al consumo casalingo, per quello immediato ma anche in cucina per la preparazione di primi, secondi e diversi dolci. Inoltre si presta anche ad essere utilizzata per preparare in casa maschere di bellezza..

La mela è da sempre alleata della bellezza: ha un apporto calorico piuttosto basso e, grazie alla pectina, aiuta ad eliminare dal corpo le sostanze tossiche. Altre destinazioni per le mele in industria sono: produzione di succhi, sidro, olio di semi di mela (molto utilizzato nei paesi del nord Europa ed ottenuto come sottoprodotto dalla produzione del succo e del sidro), creme, fette di mela essiccate, produzione di alcol da distillazione da fermentati.

Esistono circa 7000 varietà di mele di diversa origine nei vari paesi, differenti per colore, consistenza, sapore e contenuti nutrizionali.

Alcune di queste varietà sono tradizionali, altre sono note per la loro denominazione commerciale.

Di seguito alcuni esempi:

Annurca: di piccole dimensioni rispetto alle altre mele, di forma rotondeggiante con epidermide rossa striata. La polpa è bianca, compatta, croccante, succosa, dolce, gradevolmente acidula.

Braeburn: buccia colore rosso scuro o scarlatto, polpa compatta e croccante, sapore dolce-acidulo;;

Elstar: frutto di colore rosso e giallo, saporita, succosa;

Fuji: forma tondeggiante, buccia colore rosso-rosato, polpa croccante e succosa, sapore dolce, ricca di fruttosio;

Golden Delicius: forma tondeggiante, buccia colore giallo, polpa croccante e compatta, sapore dolce leggermente acidulo, varietà di origine americana;

Granny Smith: buccia verde intenso, polpa croccante, particolarmente ricca di magnesio;

Jonagold: sapore succoso, agrodolce, molto aromatico, incrocio fra Golden Delicius e Jonathan, 1953;

Pink Lady: questa varietà è nata dall’ ibridazione di due varietà già note quali la “Lady Williams” e la “Golden Delicious”. La sua buccia ha delle sfumature di colore rosa;

Renetta: forma irregolare, buccia rossa e verde;

Renetta Grigia: prodotto tipico della zona di Barge forma schiacciata, buccia ruvida e rugginosa, polpa grossolana dal colore bianco-crema, sapore dolce-acidulo;

Royal Gala: buccia rosso intenso con venature giallo chiaro, polpa soda e croccante, sapore dolce leggermente aspro;

Seuka: autoctona della provincia di Udine e molto diffusa nelle Valli del Natisone;

Stark Delicius: buccia rossa, polpa fine e croccante, sapore aromatico, particolarmente ricca di carotene e retinolo;

Stayman Winesap: buccia ruvida di colore giallo-verde punteggiata di rosso, polpa soda e croccante, sapore agrodolce.

 

 

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