Ingredienti
- 6 Uova
- 150gr mortadella
- 150gr Carne trita di manzo
- 70gr Burro
- 4 cucchiai Olio Evo
- 3 cucchiai Vino bianco secco
- 2 cucchiai Panna
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Frittata alla Modenese
La Frittata alla Modenese è un secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per la Frittata alla Modenese
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato,
tritare la mortadella e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a scaldare 3 cucchiai di olio evo.
Aggiungere la carne trita e far rosolare per 5 minuti a fiamma vivace,
mescolare.
Versare il vino bianco e cuocere per 25 minuti a fiamma bassa ed a padella coperta,
mescolare di tanto in tanto.
In una ciotola sbattere con una forchetta le 6 uova, mettere 1 pizzico di sale, il pepe,
la carne arrostita, la mortadella tritata, la panna e sbattere ancora con una forchetta per emulsionare il tutto.
Nella padella apposita per frittata mettere a sfrigolare il burro
con 1 cucchiaio di olio evo o in una padella antiaderente.
Versare il composto preparato, mescolare velocemente con un cucchiaio al silicone.
Quando la frittata inizia a rapprendersi scuotere la padella
in modo che la frittata si stacchi dal fondo della padella.
Agganciare l’altra padella e girare la frittata, oppure mettere sopra la padella un coperchio
od un piatto girare la frittata in modo che rimanga sul coperchio o sul piatto
e farla scivolare in padella, aggiungere a piacere 1 noce di burro.
Cuocere fino a doratura.
Togliere la frittata dal fuoco
e depositare su di un piatto di portata.
Servire direttamente in tavola
il piatto di portata preparato.
Nota
La mortadella è un grosso insaccato originario di Bologna, composto da carne di suino cotta e triturata finemente, mescolata con cubetti di grasso di maiale (principalmente il grasso duro del collo), generalmente di forma cilindrica o ovale. È tradizionalmente aromatizzata con grani di pepe nero, alcune versioni possono contenere anche pistacchi o più raramente bacche di mirto. La versione più conosciuta è la Mortadella Bologna ma se ne trovano altre varietà, anche fatte con altre carni.
L’origine del nome “mortadella” è dibattuta. Una teoria fa derivare il nome dal termine latino mortarium (mortaio), attrezzo tradizionalmente usato per pestare la carne.
Una prova dell’esistenza di produttori di mortadelle già in epoca romana è il ritrovamento a Bologna di una stele dell’età imperiale raffigurante sette maialetti condotti al pascolo e un mortaio con pestello, attrezzo solitamente usato dai Romani per lavorare le carni.
La mortadella di puro suino è un insaccato cotto, dalla forma cilindrica od ovale, di colore rosa e dall’odore intenso e leggermente speziato. Per la sua preparazione vengono impiegati tagli di carne e lardelli, triturati adeguatamente allo scopo di ottenere una pasta fine. Una volta tagliata, la superficie generalmente si presenta vellutata e di colore rosa.
La mortadella è un prodotto utilizzato in diverse preparazioni, può essere consumata affettata abbinata con il pane o tagliata a cubetti come antipasto.
È usata in diversi piatti della tradizione bolognese, per esempio è un ingrediente del ripieno dei tortellini, frullata compone la “spuma di mortadella” e compare come ingrediente dello Stecco petroniano.