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Frittata con Asparagi e Funghi

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Ingredienti

Regolare le porzioni
6 Uova
300gr Asparagi
20gr Burro
150gr Funghi freschi o coltivati
75gr Prosciutto crudo 1 sol fetta
50gr Parmigiano Reggiano
5 cucchiai Olio Evo
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

1,2g
Proteine
42k
Calorie
1,7g
Grassi
8,5g
Carboidrati
0,9g
Zuccheri

Frittata con Asparagi e Funghi

Frittata con Asparagi e Funghi

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Frittata con Asparagi e Funghi:
In una ciotola sbattere con una forchetta le 6 uova, mettere 1 pizzico di sale, il pepe, i funghi con il prosciutto crudo a listarelle, il parmigiano, 1 pizzico di sale e sbattere ancora con una forchetta per emulsionare il tutto.
Nella padella apposita per frittata mettere a sfrigolare 2 cucchiai di olio evo o in una padella antiaderente.
Versare il composto preparato, mescolare velocemente con un cucchiaio al silicone.
Quando la frittata inizia a rapprendersi scuotere la padella in modo che la frittata si stacchi dal fondo della padella.
Agganciare l’altra padella e girare la frittata, oppure mettere sopra la padella un coperchio od un piatto girare la frittata in modo che rimanga sul coperchio o sul piatto e farla scivolare in padella, aggiungere a piacere 1 noce di burro.

  • 60
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Frittata con Asparagi e Funghi

La Frittata con Asparagi e Funghi è un secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.

Per la Frittata con Asparagi e Funghi disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Pulire con carta assorbente da cucina i funghi, togliere i gambi, tagliare la parte terrosa dai gambi, pulirli con carta assorbente da cucina, affettare finemente teste e gambi e tenere da parte.

Pulire gli asparagi, tagliare ed eliminare la parte terminale bianca e tenere da parte.

Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tagliare a listarelle sottili il prosciutto crudo e tenere da parte.

In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare gli asparagi per 30 minuti a fiamma moderata.

Scolarli, tagliare solo le punte degli asparagi a pezzetti, i rimanenti gambi utilizzare per altre preparazioni, mettere le punte a pezzetti in una ciotola e tenere da parte.

In una padella antiaderente mettere a scaldare 3 cucchiai olio evo con il burro.

Aggiungere le fettine di funghi, 1 pizzico di sale e far rosolare per 5 minuti a fiamma vivace, mescolare.

Aggiungere il prosciutto crudo a listarelle e cuocere per 15 minuti a fiamma moderata, mescolare di tanto in tanto.

In una padella antiaderente mettere a sfrigolare 30gr di burro.

Aggiungere i funghi a fettine e far insaporire a fiamma moderata per 10 minuti, mescolare.

In una ciotola sbattere con una forchetta le 6 uova, mettere 1 pizzico di sale, il pepe, i funghi con il prosciutto crudo a listarelle, il parmigiano, 1 pizzico di sale e sbattere ancora con una forchetta per emulsionare il tutto.

Nella padella apposita per frittata mettere a sfrigolare 2 cucchiai di olio evo o in una padella antiaderente.

Versare il composto preparato, mescolare velocemente con un cucchiaio al silicone.

Quando la frittata inizia a rapprendersi scuotere la padella in modo che la frittata si stacchi dal fondo della padella.

Agganciare l’altra padella e girare la frittata, oppure mettere sopra la padella un coperchio od un piatto girare la frittata in modo che rimanga sul coperchio o sul piatto e farla scivolare in padella, aggiungere a piacere 1 noce di burro.

Cuocere fino a doratura.

Togliere la frittata dal fuoco e depositare su di un piatto di portata.

Servire direttamente in tavola il piatto di portata preparato.

 

 

 

 

Nota

Il prosciutto crudo è un salume tipico italiano (prodotto agroalimentare tipico italiano) ottenuto dalla salatura a secco dalla coscia del maiale, in particolare da animali che hanno raggiunto un peso intorno ai 150 kg.

Specialità ottenute dallo stesso taglio anatomico in nazioni diverse dall’Italia assumono nomi specifici e non possono essere assimilate al prodotto italiano, soprattutto in virtù del fatto che la specificità del prosciutto crudo italiano risiede nelle particolari tecniche produttive e nella stagionatura in microclimi specifici.

Le prime notizie della produzione di prosciutto in Italia possono ricondursi alla civiltà Etrusca del VI E V secolo A.C., ma soprattutto alla civiltà dell’antica Roma, esiste tuttora una via romana denominata “Panisperna” (panis=pane e perna=coscia di maiale).

Le testimonianze di storici dell’epoca romana non mancano, ed infatti Ippocrate nel V secolo A.C. considerava la carne di maiale ” quella che fornisce più energia al corpo e la più digeribile”.

Ancora, Catone nel II secolo A. C. nel suo De Agricoltura spiegava i metodi di conservazione della coscia di suino.

Il maiale che abita per lo più nella Maremma Toscana e nella Pianura Padana è considerato fonte di sostentamento ideale. Inoltre grazie ai processi messi in atto, seppur in maniera ancora rudimentale, diviene il pasto più facile per gli eserciti.

La conservazione a lunga durata per i tempi permetteva a questo prodotto di essere una provvista eccellente e duratura, in grado di fornire anche le proteine necessarie per essere fonte di sostentamento per qualche giorno.

Il prosciutto crudo si ottiene tramite salatura e successiva stagionatura della coscia (arto posteriore) del maiale; tale taglio di carne è detto infatti “prosciutto”. In nessun caso può essere utilizzato il termine “prosciutto crudo” per definire specialità salate ottenute da altre parti anatomiche del suino, ivi compresa la spalla.

Il prosciutto crudo viene conciato a secco e lavorato con sale marino. Alcuni disciplinari di prosciutti DOP escludono tassativamente l’impiego di conservanti, mentre nella maggior parte dei prosciutti prodotti in Italia è consentito l’uso di nitrati nelle quantità previste dalla legge. L’utilizzo di nitrati è comunque molto raro. Dopo la salatura iniziale e l’inizio dei processi di fermentazione, il prosciutto crudo viene stagionato (e in questa fase perde una buona percentuale di acqua: la parola prosciutto deriva, infatti, dal latino perexsuctum che significa “prosciugato”).

Dal punto di vista prettamente tecnico, il processo di stagionatura può essere equiparato a quello di una naturale mummificazione per disidratazione

Alcune varietà italiane di prosciutto sono: Prosciutti di Parma in essiccazione, prosciutto del Carso, p. di Carpegna, p. di casaletto, p. di Castelnuovo, prosciutto di cinta senese, p. di Cormons, p. di Cuneo, p. di Faeto, p. di Faleria, p. di Modena, p. di Monte, p. dei Nebrodi, p. di Norcia, p. di Parma, p. di Pietraroja, p. di San Daniele, p. Toscano, prosciutto Pratomagno, prosciutto Veneto-Berico- Euganeo, p. Sardo, p. di Sauris, Jambon de Bosses, p. di Trevico, p. di Venticano, prosciutto di  Villagrande Strisaili.

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La mia collezione personale di ricette. Provale sono tutte state preparate e provate personalmente. Buon appetito :D

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